Alitalia, di più non si poteva fare

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“Forse di più non si poteva fare, anche se ci abbiamo provato, ma la situazione economico-finanziaria di Alitalia e le rigide condizioni poste dagli azionisti e dall’Azienda non ci hanno permesso di raggiungere il risultato che avremmo voluto”. Così commenta in una nota il Segretario generale della Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi, il risultato ottenuto questa notte al tavolo della vertenza Alitalia, dopo giorni di intense trattative, sintetizzato in un verbale di confronto tra Azienda, Governo e Sindacati. “Siamo riusciti ad evitare i licenziamenti dei dipendenti a tempo indeterminato, facendo leva sugli ammortizzatori sociali conservativi, mentre in ambito salariale e normativo il confronto ha raggiunto un esito di gran lunga migliorativo rispetto alle richieste iniziali dell’azienda – continua la nota.
“Ora la parola passa ai lavoratori attraverso il referendum, sulla base del quale ogni dipendente sarà chiamato ad esprimere il proprio giudizio, con l’esercizio della partecipazione democratica ad una decisione così importante per la continuità dell’azienda.
“Nel confronto della trattativa sono emersi anche impegni di sviluppo dell’Azienda, con investimenti in aeromobili che potrebbero anticipare quanto previsto da un piano industriale che continuiamo a giudicare debole.
“Ancora una volta i lavoratori sono chiamati a contribuire fattivamente al risanamento dell’azienda – spiega Tarlazzi – facendosi carico di colpe non proprie, ma il nostro senso di responsabilità ci ha impegnati nell’evitare conseguenze ancor più drammatiche per l’occupazione e per il Paese.
“Ad un esito positivo del referendum dovrà, pertanto, seguire una gestione aziendale attenta a concretizzare quello sviluppo industriale ed economico che da tempo attendiamo, che dovrà necessariamente passare dalla valorizzazione dei lavoratori e da un sistema che li coinvolga nella partecipazione alle scelte strategiche dell’azienda, che finiscono poi sempre per incidere sulla vita dei dipendenti”.

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