Ubi compra Nuova Banca Marche

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Addio a Nuova Banca Marche che passa ad UBI e si chiamerà Banca Adriatica. Insieme a Nuova Banca Marche Ubi ha acquisito anche Banca Etruria e Carichieti. Previsti tagli importanti. Dopo la pulizia dei crediti in sofferenza e la ricapitalizzazione, le tre good bank sono così state definitivamente cedute a Ubi banca che le ha acquistate per la cifra simbolica di 1 euro. Ubi però ha anche annunciato, dopo l’acquisizione, che provvederà a ridurre entro il 2020 di circa 200 milioni gli oneri operativi delle tre banche. Come? Tagliando l’organico di 1569 risorse e ottimizzando le altre spese amministrative.

I numeri sono contenuti nell’aggiornamento del piano industriale e prevede a livello di gruppo l’uscita di circa 4 mila risorse, di cui 2.170 con accesso al fondo di solidarietà e l’ingresso di circa 900 persone in aggiunta alle circa 200 risorse assunte nella seconda parte del 2016. Un forte ricambio generazionale, quindi con un saldo negativo, tra ingressi e uscite, di circa 3.000 risorse. Il passaggio alla banca unica comporterà la chiusura di circa 370 punti vendita, di cui 140 nell’ambito del perimetro delle good bank.

“E' stata quasi una mission impossible, ma alla fine siamo riusciti a portare a termine l'operazione di cessione di Banca Marche. Abbiamo affrontato una mole di ostacoli non banale, anche nel 2016 abbiamo corso dei rischi”. Queste le parole di Luciano Goffi, ex amministratore delegato di Nuova Banca Marche che oggi cede il posto ad Alberto Pedroli, nuovo ad di quella che fino alla fusione in Ubi Banca Unica sarà “Banca Adriatica”.

Massiah la riorganizzazione è necessaria
Banca Marche, Banca Etruria e Carichieti, ha spiegato Massiah (n.1 di Ubi) , «giungono da un contesto di grande crisi, di grande difficoltà, che implica inevitabilmente delle azioni cosiddette di turnaround che vanno innanzitutto a incidere sulla struttura dei costi e sulla qualità del credito». Per questo motivo serviranno «importanti riorganizzazioni, ci saranno delle uscite di personale inevitabili e allo stesso tempo, però, la pulizia che è stata fatta sulla situazione del credito non performante migliorerà nettamente il costo del rischio».

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