Presentato alla sede ENIT di Roma il ROF 2017

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È stata presentata nella sede ENIT Agenzia nazionale del Turismo di Roma, la XXXVIII edizione del Rossini Opera Festival, che si terrà a Pesaro dal 10 al 22 agosto. Il calendario della manifestazione, unico Festival internazionale dedicato a Gioachino
Rossini, prevede quattro opere liriche ed un fitto programma di concerti, incontri ed
iniziative varie.
Inaugurerà il ROF 2017 il 10 agosto all’Adriatic Arena la prima assoluta in edizione
critica di Le siège de Corinthe, diretta da Roberto Abbado e messa in scena da Carlus
Padrissa del collettivo catalano La Fura dels Baus. Abbado dirigerà l Orchestra
Sinfonica Nazionale della Rai, all’esordio pesarese, e il Coro del Teatro Ventidio
Basso. Nel cast, accanto a Nino Machaidze, debuttano al Rof Luca Pisaroni, John
Irvin, Sergey Romanovsky e Carlo Cigni, cui si aggiungono giovani talenti formatisi
negli ultimi anni all Accademia Rossiniana quali Xabier Anduaga, Iurii Samoilov e
Cecilia Molinari.
Seguirà, sempre all Adriatic Arena, La pietra del paragone, già proposta nel 2002 al
ROF da Pier Luigi Pizzi e rielaborata nel nuovo spazio scenico. Daniele Rustioni
dirigerà l Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio Basso.
Nella compagnia di canto, debuttano Gianluca Margheri e William Corrò al fianco di
ex-allievi dell Accademia Rossinana ed ormai cantanti affermati come Aya Wakizono,
Aurora Faggioli, Marina Monzó, Maxim Mironov, Davide Luciano e Paolo Bordogna.
In scena al Teatro Rossini è la terza opera in cartellone, Torvaldo e Dorliska, firmata
da Mario Martone e riproposta dopo il successo del 2006. Francesco Lanzillotta
dirigerà l Orchestra Sinfonica G. Rossini e il Coro del Teatro della Fortuna M.
Agostini. Nei ruoli del titolo Dmitry Korchak e Salome Jicia, al loro fianco Nicola
Alaimo, Carlo Lepore, Raffaella Lupinacci e Filippo Fontana.
L ultima opera in programma è Il viaggio a Reims interpretato al Teatro Rossini dagli
allievi dell Accademia Rossiniana Alberto Zedda e Michele Spotti alla guida della
Filarmonica G. Rossini. A completamento del cartellone un fitto programma di
concerti (Luca Pisaroni; Margarita Gritskova; John Irvin, Sergey Romanovsky e
Michael Spyres; Ildar Abdrazakov; Rossinimania), incontri e iniziative varie.
Il Festival si chiuderà il 22 agosto al Teatro Rossini con lo Stabat Mater (con Daniele
Rustioni alla direzione dell Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e del Coro del
Teatro Ventidio Basso, solisti Salome Jicia, Enkelejda Shkoza, Dmitry Korchak e
Erwin Schrott), anche videotrasmesso in diretta in Piazza del Popolo.
Alla conferenza stampa, preceduta da un omaggio video dedicato ad Alberto Zedda,
già direttore artistico del ROF e direttore dell’Accademia Rossiniana, ha fatto gli
onori di casa Gianni Bastianelli, Direttore esecutivo di ENIT: L'immagine dell'Italia è
indissolubilmente legata alla musica, alla lirica, al nostro immenso patrimonio
immateriale. La musica lirica italiana è conosciuta in tutto il mondo e si identifica
con il genio, la passione, l arte di vivere e l identità culturale del nostro Paese.
ENIT ha tra i suoi obiettivi quello di rafforzare e promuovere all'estero in chiave
turistica l'offerta dei festival musicali e della musica dal vivo, anche oltre USA,
Canada, Giappone, Nord e Mitteleuropa che già apprezzano. Lo ha fatto stringendo
ufficialmente un accordo di collaborazione con Agis, Federculture e Italia Festival; lo
conferma concretamente qui oggi con il supporto al Rossini Opera Festival,
ambasciatore di cultura arte e bellezza in Italia e nel mondo.
La parola è passata al Sovrintendente del ROF Gianfranco Mariotti: La particolarità
del nostro festival è quella del massimo rigore musicologico e massima apertura nel
linguaggio teatrale. Il festival di quest’anno avrà una forte impronta registica. Le
opere in calendario coprono la intera gamma della produzione rossiniana, passando
dal genere seri (Le siège de Corinthe) a quello semiserio (Torvaldo e Dorliska) per
arrivare al buffo (La pietra del paragone). La stessa formula si ripeterà nel 2018
quando proporremo Ricciardo e Zoraide (nuova produzione), Adina (nuova
produzione) e Il barbiere di Siviglia (ripresa del celebre allestimento di Luca Ronconi
del 2005). Il Festival è intitolato ad Alberto Zedda, come anche l Accademia
rossiniana. Inoltre lo spettacolo di chiusura, Stabat mater, sarà preceduto
dall’esecuzione del Preludio religioso della Petite messe solennelle, orchestrato dallo
stesso Zedda.
Così il Direttore artistico del ROF Ernesto Palacio: Le opere in cartellone sono state
eseguite al festival solo due volte. Le siège de Corinthe sarà proposto nella nuova
edizione critica, con tanta musica inedita, realizzata da Damien Colas. Anche La
pietra del paragone è in una versione rivisitata in vista della pubblicazione del
volume in edizione critica ad opera della Fondazione Rossini. Complessivamente ben
14 cantanti vengono dall’Accademia rossiniana ed 11 debuttano al festival.
Debuttano al festival anche La Fura dels Baus con Carlus Padrissa e l Orchestra
sinfonica nazionale della RAI, da quest’anno orchestra principale del Rossini Opera
Festival. Quanto al 2018, il cartellone prevede 3 nuove produzioni: Ricciardo e
Zoraide avrà come protagonisti Juan Diego Florez e Pretty Yende, diretti da Giacomo
Sagripanti per la regia di Marshall Pyncoski al debutto al festival; Adina sarà diretta
da Diego Matheuz e firmata da Rosetta Cucchi; Il viaggio a Reims nella versione di
Babilonia Teatri. Accanto ad essi la ripresa de Il barbiere di Siviglia di Ronconi.
Oriano Giovanelli, Presidente della Fondazione Rossini ha dichiarato nel suo
intervento: Siamo lieti di continuare questo cammino di riscoperta della musica di
Rossini al fianco del Rossini Opera Festival. Il 2017 è stato un anno molto delicato
per la Fondazione per le perdite di Alberto Zedda e di Philip Gosset, due colonne
della musicologia internazionale fondamentali nella storia della Fondazione.
Quest’anno abbiamo organizzato un convegno internazionale con 18 relatori da 16
università internazionali. Il ROF 2017 propone la nuova edizione critica de Le siège
de Corinthe e la rivisitazione de La pietra del paragone, oltre alla nuova serie di
Incontri di guide all’ascolto delle opere in programma.
Carlus Padrissa, regista di Le siège de Corinthe, ha raccontato l idea alla base dello
spettacolo: Le siège de Corinthe è incentrato sul tema della guerra. Un tema
costante della storia dell’uomo che nello spettacolo viene tematizzato come guerra
per l acqua. L acqua è simbolo della vita, e la mancanza di acqua è quindi mancanza
di vita. La mancanza di vita spinge i popoli a combattersi tra loro. Le motivazioni dei
contrasti possono essere svariate: il potere, la religione, il denaro. L ambientazione
dello spettacolo è atemporale proprio a rappresentare l eternità dei conflitti che
dividono l umanità. Questo è il nostro debutto in Rossini, nonostante la Fura abbia la
stressa età del ROF, ed è stato possibile grazie alla lunga conoscenza e
frequentazione con il Maestro Zedda a Valencia. Veniamo dalla musica elettronica,
ma abbiamo trovato in Rossini un ritmo comune.
Francesco Lanzillotta, direttore di Torvaldo e Dorliska, ha dichiarato: Fare Rossini a
Pesaro non è la stessa cosa cha farlo altrove, è un emozione particolare. Torvaldo è
un opera rara ma non ne capisco la ragione, dato il suo grande valore musicale e la
presenza di alcuni pezzi musicali splendidi. Il soggetto è di derivazione francese e il
tema è quello della ribellione alla tirannia. Altro aspetto interessante di quest’opera
è il genere semiserio, e il personaggio del Duca, la cui nobiltà di fondo e assenza di
elementi grotteschi sono evidenziati dalla musica.
Ha chiuso l incontro il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, presidente del ROF: Grazie ad
ENIT che ci ha ospitato e con la quale è in atto una partnership fondamentale per
portare avanti il progetto di diffondere Rossini a livello planetario, proprio nell’anno
della ricorrenza del 150enario della sua scomparsa. Il ROF ha dimostrato che la
qualità e la bellezza italiana sono il miglior biglietto da visita per il nostro Paese nel
mondo. È in corso di approvazione il progetto di legge speciale per le celebrazioni
rossiniane che inaugureranno un ciclo di 4 anni in cui il nostro Paese sarà raccontato
nel modo da 4 testimonial ad iniziare da Rossini (2019 Leonardo; 2020 Raffaello,
2021 Dante). La presenza dell’Orchestra sinfonica nazionale della RAI al ROF,
ribadisce la partnership con l emittente di stato, media partner del comitato delle
celebrazioni rossiniane.
Sono intervenuti all’incontro anche la Sovrintendente dell Orchestra sinfonica
nazionale della Rai Paola Carruba, il Maestro Michele Antonelli della Filarmonica
Gioachino Rossini e Domenico Fagnano di Intesa Sanpaolo.

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