Porto di Ravenna: presentato il progetto definitivo Hub portuale Ravenna 2017

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Si è svolta questo pomeriggio, nella sala Nullo Baldini della Provincia, la conferenza stampa di presentazione del progetto definitivo denominato “Hub Portuale Ravenna 2017”. A seguire le dichiarazioni del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore regionale ai tarsporti, Raffaele Donini, del sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, del presidente della Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro-settentrionale, Daniele Rossi. Dichiarazione di Stefano Bonaccini, presidente Regione Emilia-Romagna
“Il potenziamento di una piattaforma fondamentale per l’economia e la logistica dell’Emilia-Romagna come il Porto di Ravenna rappresenta per noi un obiettivo strategico e quello di oggi è un passo avanti importante per centrarlo. Lo avevamo detto fin dal giorno del nostro insediamento: questa è una legislatura nella quale intendiamo impegnare ogni energia per contribuire a sbloccare o avviare gli interventi e le opere necessarie a dotare i nostri territori di quella rete infrastrutturale che consenta alla nostra regione di aumentare ancora di più la propria attrattività e competitività sul mercato nazionale, europeo e su quelli internazionali”.

Dichiarazione di Raffaele Donini, assessore regionale ai Trasporti
“Si tratta di un progetto che nasce grazie all’impegno delle istituzioni, dell’autorità portuale e anche dei privati. Il nuovo porto, più grande e capace, sarà una importante occasione di ulteriore sviluppo e occupazione per la città di Ravenna e non solo. L’intervento si inserisce nel più ampio progetto che riguarda le reti infrastrutturali regionali. Sono infatti collegati a questo progetto i lavori ferroviari, previsti dall’accordo da 21 milioni di euro con Rfi, Autorità portuale e Comune di Ravenna, per migliorare l’accessibilità al porto”.

Dichiarazione di Michele de Pascale, sindaco di Ravenna
"Questa giornata rappresenta uno snodo cruciale nella storia del porto di Ravenna.
Il lavoro portato avanti fianco a fianco a supporto dell’Autorità portuale in questi pochi mesi dall’insediamento del presidente Rossi, è stato l’assillo di questa amministrazione. Non è trascorso un solo giorno nel quale, anche personalmente, non abbia fatto una riunione, una telefonata, un incontro al fine di cercare di dare il massimo dell’aiuto e del sostegno.
Il progetto presentato oggi è molto lineare e meravigliosamente semplice; si sono operate tutte le scelte che avessero la percentuale più alta di possibilità di successo. Il progetto iniziale è stato rimodulato, pur non diminuendone l’ambizione, per offrire la certezza al sistema delle imprese ravennati e ai tanti investitori che guardano con interesse al porto di Ravenna, che già nei prossimi anni si inizierà a scavare.
Devo sinceramente ringraziare tutte le forze politiche di maggioranza e di opposizione e tutte le realtà economiche e sociali della nostra città per il clima di questi sette mesi. Su questo tema tutta la città si è unita, ha accantonato polemiche, particolarismi, interessi legittimi, fisiologici scontri politici, per raggiungere l’obiettivo. Questo è un progetto che appartiene all’intera città.
Ora lo scadenziario proposto è prudenziale e contempla tutte le possibili condizioni. Da oggi, insieme al presidente Rossi, lavoreremo per far sì, non solo che il progetto venga approvato e si proceda con l’escavo, ma che parallelamente si cerchino tutte le soluzioni idonee ad accelerare i tempi.
La fase due vedrà la realizzazione delle banchine già predisposte per i 14,5 metri e l’ulteriore approfondimento del canale, fondamentale per garantire alcuni investimenti importanti come ad esempio quello del nuovo terminal container. Per quanto riguarda il tema del collocamento dei sedimenti generati da questa seconda fase, abbiamo sollecitato l’Autorità portuale perché, nel tempo minore possibile, si lavori per rendere funzionante un impianto di trattamento più volte annunciato e che nel medio/lungo periodo rappresenta la soluzione strutturale al problema degli escavi. La realizzazione di un grande impianto, come ce ne sono in Europa, è necessaria per consentirci di poter raggiungere profondità adeguate ad un porto competitivo e all’avanguardia".

Dichiarazione di Daniele Rossi, presidente Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centro-settentrionale
“Quello che lunedì andremo a depositare a Roma è un progetto articolato, del valore di 235 milioni di Euro, che comprende l’approfondimento dei fondali della zona di accesso al porto sino a -13,50 metri, l’approfondimento del canale, Candiano a -12,50 m sino a San Vitale, in modo uniforme con il dragaggio di 4.700.000 metri cubi di sabbia, la realizzazione di una nuova banchina di oltre 1.000 metri nell’area denominata “Penisola Trattaroli” destinata prevalentemente a terminal container, che sarà raggiunta dalla linea ferroviaria, l’adeguamento strutturale – non un semplice restyling- di oltre 6.500 metri di banchine portuali – banchine costruite 50 anni fa quando la normativa antisismica non esisteva – la realizzazione di nuove piattaforme logistiche urbanizzate ed attrezzate in area portuale per circa 200 ettari utilizzando parte del materiale di risulta dai dragaggi opportunamente trattato.
Questo progetto si integra con altre azioni di valorizzazione del Porto. Pensiamo, tra le altre, al potenziamento della rete di collegamento ferroviario con investimenti per circa 30 milioni, per i quali sono in corso accordi con RFI, che consentiranno di realizzare un importante sottopasso ferroviario e due stazioni merci in area portuale per evitare il transito dei treni provenienti dal porto nella stazione centrale cittadina e rendere più veloci le manovre ed i collegamenti; al completamento della digitalizzazione dei processi documentali per migliorare ulteriormente le procedure doganali di pre-cleaning e sdoganamento in mare; all’innalzamento del livello di sicurezza in ambito portuale con l’installazione di un sofisticato sistema di videosorveglianza che coprirà gran parte dell’area e delle vie di accesso al porto per il quale si stanno definendo gli accordi operativi con Prefettura, Comune di Ravenna e Forze dell’ordine, ed ancora, all’ampliamento del terminal RO-RO destinato allo stoccaggio e trasporto di rimorchi. Un progetto, dunque, la cui linearità è il frutto di una sintesi difficile e complessa.
Saranno implementate tutte le azioni di monitoraggio ambientale che garantiscano il rispetto non solo della normativa vigente in materia, ma anche dei luoghi che sono interessati dal progetto, delle loro vocazioni e delle persone che in questo territorio abitano e lavorano.
Andremo avanti, certamente, con l’impianto di trattamento dei materiali di dragaggio ed il loro riutilizzo, impianto per la realizzazione del quale è in preparazione il relativo bando di gara.
Proseguiamo anche con tutti gli operatori del porto il ragionamento sulla cantierizzazione del progetto per individuare le azioni atte a limitare in ogni modo possibile l’impatto dei lavori sulla piena operatività dello scalo. Il progetto è in sé funzionale ma ci sono azioni di miglioramento che lo possono affiancare e che ne possono accelerare gli effetti benefici, anche, eventualmente, accorciando i tempi oggi previsti. Confidiamo nel fatto che la consapevolezza del valore di questo progetto per il territorio possa indurre a superare le visioni “particolari” a beneficio di un interesse generale, di una opportunità unica di sviluppo economico che il “sistema Porto” è oggi in grado di offrire alla nostra città”.

SCHEDA INFORMATIVA PROGETTO “HUB PORTUALE DI RAVENNA”

Premessa
Il Porto di Ravenna è costituito da un canale principale, il Canale Candiano della lunghezza di circa 12 chilometri e due secondari, Baiona a Piombone. Nel complesso sono attualmente presenti 24km di banchine disponibili, di cui 18.5km operative. Le merci trattate dai terminalisti privati sono principalmente rinfuse, liquidi e container.
A seguito delle analisi del traffico e degli scenari futuri, il Piano Regolatore Portuale ha fissato come priorità per lo sviluppo del Porto l’approfondimento dei fondali per permettere l’ingresso di navi di dimensioni maggiori rispetto alle attuali, oltre alla realizzazione di un nuovo Terminal Container e nuove aree destinate alla logistica.

Cosa prevede il progetto
Le opere oggetto del presente intervento, si inserisco in un più ampio programma denominato “HUB PORTUALE RAVENNA 2017”, e consistono, in una prima fase:
– nell’approfondimento dei fondali a -13,50 m del canale marino e dell’avamporto e nell’approfondimento del Canale Candiano a -12,50 m fino alla Darsena San Vitale, con il dragaggio di oltre 4.700.000 mc di materiale;
– nella realizzazione di una nuova banchina, della lunghezza di oltre 1.000 m, destinata a terminal container sul lato destro del Canale Candiano in Penisola Trattaroli, che sarà raggiunta dalla linea ferroviaria;
– nell’adeguamento strutturale alla normativa antisismica ed ai nuovi fondali di oltre 2.500 m di banchine esistenti;
– nell’approfondimento dei fondali di ulteriori banchine (già adeguate) per uno sviluppo lineare di oltre 4.000 m;
– nella realizzazione di nuove piattaforme logistiche urbanizzate ed attrezzate in area portuale per circa 200 ettari utilizzando parte del materiale di risulta dai dragaggi opportunamente trattato.

Nella seconda fase, che avrà inizio non appena ultimati i lavori della prima fase e sarà stato realizzato l’impianto di trattamento dei materiali risultanti dall’escavo, si completerà l’escavo dei fondali sino alla profondità di 14,5 metri.

Costi di realizzazione
Il quadro economico prevede una spesa di 235.000.000 di Euro per il completamento della prima fase di lavori.

Fonti di finanziamento
Il CIPE nel 2012 ha approvato il progetto preliminare del «Hub portuale di Ravenna», con l’assegnazione definitiva dell’importo di 60 milioni di euro, a valere sulle risorse del «Fondo infrastrutture ferroviarie, stradali e elativo a opere di interesse strategico».
La Banca Europea per gli Investimenti (BEI) nel 2013 ha approvato l’erogazione di un finanziamento di scopo sino a 120 milioni di euro per il progetto “Hub Portuale di Ravenna”.
L’Autorità Portuale investirà fondi propri già disponibili per 55 milioni di Euro.

Tempi di esecuzione
Il cronoprogramma dell’intervento risente principalmente dei tempi necessari all’espletamento di tutti gli iter autorizzativi connessi ad un progetto complesso che coinvolge una numerosa serie di soggetti istituzionali e, dal punto di vista tecnico, dei tempi necessari per la corretta gestione dei materiali risultanti dall’escavo.
Il progetto definitivo sarà depositato il giorno 18 settembre 2017 al Ministero Infrastrutture e Trasporti per la relativa istruttoria presso tutti gli enti competenti. I tempi di istruttoria sono previsti in circa un anno. I lavori della prima fase sono previsti durare circa quattro anni per la realizzazione delle infrastrutture e contemporaneamente sarà realizzato l’impianto di trattamento dei materiali di dragaggio. La fase di approfondimento dei fondali durerà altri due anni circa.
Non appena completato l’iter autorizzativo ed ottenuta la delibera del CIPE, si provvederà ad indire la gara di appalto, per avviare i lavori nei primi mesi del 2019.

HUB PORTUALE RAVENNA 2017
Il progetto di potenziamento infrastrutturale si inserisce nel più ampio programma di valorizzazione del Porto di Ravenna, denominato HUB PORTUALE RAVENNA 2017, che prevede investimenti:
o nel potenziamento della rete di collegamento ferroviario con investimenti per circa 30 milioni, per i quali sono in corso accordi con RFI, che consentiranno di realizzare un importante sottopasso ferroviario e due stazioni merci in area portuale per evitare il transito dei treni provenienti dal porto nella stazione centrale cittadina e rendere più veloci le manovre ed i collegamenti;
o nel completamento della digitalizzazione dei processi documentali per migliorare ulteriormente le procedure doganali di pre-cleaning e sdoganamento in mare;
o nella realizzazione di una rete di trasmissione dati su banda larga per tutta la lunghezza della area portuale;
o nel potenziamento della sicurezza in ambito portuale con l’installazione di un sofisticato sistema di videosorveglianza che coprirà gran parte dell’area e delle vie di accesso al porto per il quale si stanno definendo gli accordi operativi con Prefettura, Comune di Ravenna e Forze dell’ordine;
o nella realizzazione di un impianto di trattamento dei materiali di dragaggio ed il loro riutilizzo, per il quale è in preparazione il relativo bando di gara;
o nella costruzione delle opere infrastrutturali di supporto alla realizzazione di un impianto di stoccaggio e distribuzione di GNL, che sarà un investimento privato, per il quale è in corso il relativo iter autorizzativo;
o nell’ampliamento del terminal RO-RO destinato allo stoccaggio e trasporto di rimorchi.

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