Lanciata la sfida per prevedere i disastri ambientali

2026

Per le aziende a rischio rilevante, in particolare quelle del settore della chimica, la sicurezza passa attraverso una previsione puntuale dei momenti in cui ogni singolo componente degli impianti entra nell’area del rischio. Questo il concetto alla base della sfida che Bureau Veritas Italia presenta al Chimivigila, l’evento organizzato da Edam (specializzata in interventi complessi di bonifica, risanamento e manutenzione) in collaborazione con Federchimica e con il Comando provinciale dei Vigili del fuoco di Milano.
La manutenzione “predittiva” – come evidenzia il nome – è in grado, attraverso visite programmate, indipendentemente dal rispetto generale delle norme di legge sulla manutenzione degli impianti, nonché dell’applicazione di modelli matematici, di prevedere quando ogni singolo componente dell’impianto (con focus in particolare sulle valvole) subisce un’usura o danni derivanti ad esempio dalla pressione e quindi entra nell’area del rischio. Area all’interno della quale possono essere valutati preventivamente percentualmente i pericoli di malfunzionamento, rottura e incidenti.
L’ingegneria di manutenzione predittiva è in grado, attraverso una virtuale sfera di cristallo tecnologica, di abbattere drasticamente la possibilità di incidenti e quindi di danni rilevanti all’ambiente, affermando una filosofia del tutto nuova di controlli. 

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