Slovenia – Italia si rafforza la collaborazione transfrontaliera

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Quello tenutosi in un luogo fortemente
simbolico come la piazza della Transalpina, una volta divisa a
metà dal confine tra Italia e Slovenia, è stato – ha rilevato
l’assessore all’ambiente del Friuli Venezia Giulia, Sara Vito,
intervenendo all’evento di lancio dei progetti d’investimento del
Gect Go – un confronto importante sia dal punto di vista politico
sia tecnico per fare in modo che l’esperienza innovativa del
gruppo europeo di cooperazione territoriale Gect Go riesca a
compiere passi corretti e diventi così un modello di riferimento
a livello comunitario.

Borut Pahor

“Il dialogo tra Italia, Friuli Venezia Giulia e Slovenia – ha
aggiunto Vito nel corso della manifestazione a cui hanno preso
parte, tra gli altri, il presidente della Slovenia, Borut Pahor,
i sindaci di Gorizia, Rodolfo Ziberna, di Nova Gorica, Matej
Arcon, e di Sempeter-Vrtojba, Milan Turk, nonché del presidente
del Gect Go, Robert Golob – segna un passaggio significativo
perché un futuro migliore dal punto di vista ambientale non passa
dallo sfruttamento delle risorse ma dalla valorizzazione del
patrimonio ambientale. In questo ambito la collaborazione tra
Arpa Fvg e Arso è la prova della chiara volontà di unire le
forze. Inoltre non a caso la nostra regione è focal point per la
European green belt”.

L’evento, denominato “L’Europa che vogliamo. Il libro bianco sul
futuro dell’Europa: quali impatti avranno i futuri scenari sulle
politiche transfrontaliere”, segna l’avvio delle azioni pilota
dei progetti parco transfrontaliero Isonzo-Soca e costruzione di
un network di servizi sanitari transfrontalieri (cofinanziati dal
programma Interreg Ita-Slo 2014-20), la prima esperienza europea
di attuazione di una strategia cross border integrata attuata
nell’ambito delle politiche di coesione.

Vito ha specificato che “il Gect Go, con la collaborazione dei
Comuni di Gorizia, Nova Gorica e Sempeter-Vrtojba, si sta
dimostrando un’esperienza di primo piano con la concretizzazione
della collaborazione tra realtà italiane e slovene e lo sviluppo
di due progetti di assoluta rilevanza, finanziati ognuno con 5
milioni di euro, nei comparti sanitario e ambientale. In
quest’ultimo ambito, in particolare, con la valorizzazione del
fiume Isonzo ciò che una volta era un simbolo di divisione oggi
diventa un importante corridoio ecologico”.

Sottolineando la forte collaborazione con la Regione Friuli
Venezia Giulia, Pahor ha spiegato che “con la coesione tra
Gorizia e Nova Gorica stiamo creando qualcosa che non ha simili
in tutta Europa” e ha spronato tutti coloro che vivono a ridosso
del confine “a cogliere ogni occasione possibile per rendere il
connubio tra le due città un tema della vita quotidiana”. Pahor
ha quindi evidenziato l’importanza di supportare con fondi
rilevanti l’attività del Gect Go e dei progetti di cooperazione.
Inoltre, affrontando il delicato argomento del recente
antieuropeismo diffuso in molti Paesi, ha chiarito che “dobbiamo
affrontare i pregiudizi e collaborare per trovare soluzioni
innovative a problemi che altrimenti sarebbero irrisolvibili”.

L’Isonzo rappresenta per Gorizia, Nova Gorica e Šempeter-Vrtojba
un patrimonio di identità condivisa per il valore del paesaggio,
la quantità di risorse naturali e la biodiversità, quindi il
progetto sviluppato dal Gect Go si pone l’obiettivo di restituire
il fiume alle città attraverso interventi di miglioramento
dell’accessibilità, l’incremento dell’attrattività turistica a
fini ricreativi e la costruzione di un brand identificativo
capace di intercettare anche flussi di visitatori non locali.

Il progetto Isonzo-Soca porterà quindi alla realizzazione di una
rete transfrontaliera comune di percorsi ciclabili e pedonali che
formerà un parco urbano transfrontaliero per accrescere
l’attrattività dell’area agli occhi di visitatori e turisti e a
migliorare la mobilità sostenibile della popolazione.

Il progetto costruzione di un network di servizi sanitari
transfrontalieri si pone, invece, l’obiettivo di migliorare la
fruizione e le performance dei servizi sanitari e socio-sanitari
nel territorio del Gect Go mediante un percorso pilota
d’integrazione dei servizi e delle strutture sanitarie dell’area
transfrontaliera.

L’iniziativa prevede la costituzione di equipe congiunte
transfrontaliere negli ambiti medici della salute mentale,
dell’autismo e della gravidanza, nonché la creazione in via
sperimentale di un centro unico per le prenotazioni (Cup)
condiviso dai servizi sanitari italiano e sloveno.

Al fine di proporre un’integrazione con l’ambito
socioassistenziale, il progetto, che è svolto in stretta
collaborazione con il ministero della Salute sloveno e con la
Regione, dedicherà un’azione ai servizi ed agli interventi
transfrontalieri per l’inclusione sociale delle fasce deboli
della popolazione.

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