Impariamo a fotografare senza macchina fotografica

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Corso di storia e tecniche della fotografia alla Luas. Con viva attenzione alla Luas è stata accolta la lezione, certo interessantissima e ben documentata, tanto storicamente quanto tecnicamente, sul cliche verre, tenuta alla Biblioteca comunale dal fotografo e pittore Alfonso Napolitano, coadiuvato dal direttore del Museo comunale d’Arte moderna, prof. Carlo Emanuele Bugatti. L’autore ha illustrato fasi, tecniche e materiali per la preparazione del clichè verre, mostrando esiti di stampa e matrici, conservati dal Musinf nella raccolta prodotta dagli artisti che fanno parte dell’Osservatorio del clichè verre del Musinf. “L’Osservatorio senigalliese è presieduto da Nunzio Solendo, storico esponente della pop art romana e professore emerito dell’Accademia di Belle Arti Roma” ha ricordato il prof. Bugatti. Da Napolitano poi è venuta anche un’illustrazione degli esiti e delle tecniche rayografiche praticate da Giorgio Pegoli. Di Giorgio Pegoli Napolitano ha mostrato al pubblico le stampe rayografiche, conservate dall’Archivio del Musinf. Ma tecnicamente cosa è il clichè verre? La denominazione clichè verre si riferisce alla lastra di vetro rivestita di vernice nera o dipinta con vernici coprenti o semitrasparenti, sulla quale è possibile agire con vari interventi. Una volta preparata dall’artista la lastra di vetro è utilizzata quale matrice negativa per stampe fotografiche a contatto. La tecnica del clichè verre consentente all’autore di svolgere in autonomia il proprio ruolo creativo di un negativo , sostituendosi alla macchina fotografica. Messa a punto in lnghilterra tra 1835 e il 1839 da William Henry Fox Talbot, dai fratelli Havell e da J.T. Willmore la tecnica del clichè verre è stata usata nella seconda metà dell’Ottocento dal celebre pittore Corot e da altri famosi artisti della scuola di Barbizon in Francia, ma anche in Italia da autori come Fontanesi e Cabianca. Il prof. Bugatti ha chiuso il piacevole incontro ricordando che: “Il cliché verre è stato riproposto nel Novecento da Pablo Picasso e anche di recente da Nino Migliori, ospite del Musinf di Senigallia”.

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