Rifiuti, la Sicilia è fanalino di coda in Italia

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Il Presidente di FISE Assoambiente (l’Associazione delle imprese che operano nei servizi di igiene ambientale, recupero e smaltimento dei rifiuti e delle bonifiche)  – Chicco Testa è intervenuto  all’evento promosso a Palermo da FPCgil Sicilia dal titolo “I rifiuti in Sicilia. Un problema o una risorsa?”.

All’iniziativa hanno preso parte, tra gli altri, anche l’Assessore regionale dell’energia e servizi di pubblica utilità – Alberto Pierobon e il Segretario Generale della Cgil Sicilia Michele Pagliaro.

In base agli ultimi dati pubblicati da ISPRA la produzione pro capite dei rifiuti urbani in Sicilia è pari a circa 466 kg/ab anno, mentre il tasso di raccolta differenziata a livello regionale è pari a circa il 15,4% (con evidenti differenze tra le diverse province) a questo si affianca un contesto di necessaria pianificazione impiantistica finalizzata a valorizzare i rifiuti nell’ottica degli obiettivi comunicari e nazionali richiamati anche nel recente Pacchetto sull’Economia circolare europeo.

Il mezzogiorno d’Italia”, ha osservato il Presidente Testa, “è contraddistinto nel settore dei rifiuti da un paradosso. Costi e tariffe per i cittadini e le imprese più alti che nel resto del paese e qualità del servizio nettamente peggiore.
La Sicilia in particolare presenta una decisiva arretratezza in tutta la filiera, dalla raccolta all’impiantistica, alle tecnologie necessarie. Situazione che determina una pemanente incertezza e un rischio continuo di emergenze ambientali. Occorre investire e le imprese private sono pronte a farlo autonomamente e in collaborazione con il settore pubblico
”.

 

 

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