Il recupero del castello di Colloredo di Monte Albano

1856

“Il recupero del compendio
del castello di Colloredo di Monte Albano rappresenta per la
storia, le comunità locali e più in generale per tutti i friulani
il simbolo della rinascita post terremoto, quale conferma della
ferrea volontà di un popolo di non arrendersi di fronte alla
calamità”.

Questo il concetto espresso dall’assessore regionale alle
Infrastrutture e trasporti e delegato alla ricostruzione del
Castello, Graziano Pizzimenti, durante il novantacinquesimo
Congresso della Società Filologica Friulana, svoltosi nella
località di Mels di Colloredo nell’ambito del quale è stato
presentato il volume “Coloret”, curato da Carlo venuti e dedicato
proprio alla storia dell’importante borgo e del suo maniero.

Rimarcando l’importante opera di tutela della lingua e delle
tradizioni friulane condotta dalla Filologica e portando il
saluto della Giunta, Pizzimenti ha voluto ribadire l’impegno
della Regione per il recupero del castello di Colloredo.
“Quest’opera rappresenta – ha spiegato – la conclusione del
percorso che ha preso il via da quel tragico 1976, ma soprattutto
è il simbolo della rinascita di una parte importantissima del
Friuli, perché oggi il castello ha potenzialità enormi dal punto
di vista turistico e congressuale. Grazie alla bellezza e alla
dimensione delle sue sale interne sarà infatti il luogo ideale
per ospitare qualsiasi tipo di evento”.

Evidenziando quindi il prossimo avvio dei lavori di
consolidamento e recupero del mastio centrale dell’antica
costruzione, l’assessore ha spiegato che “con il consolidamento
delle murature superstiti del mastio operiamo sulla parte
centrale del castello e puntiamo al totale recupero del maniero.
L’intervento, del valore di 2 milioni di euro, è stato infatti
anticipato per mettere in sicurezza i muri dell’edificio, che
sono alti fino a 12 metri. Si tratta di operazioni complesse, ma
siamo certi che i lavori verranno eseguiti nei tempi previsti e
con risultati brillanti”.

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