I “millennial” dominano la scena italiana dell’agricoltura 4.0

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L’agricoltore 4.0 italiano è giovane, diplomato o laureato, vive e  lavora nel Nord Italia ed è alla guida di una azienda con una superfice  coltivabile superiore ai 50 ettari. A EIMA, il salone internazionale  delle macchine agricole di Bologna, una ricerca di Nomisma promossa  dell’Informatore Agrario fa il punto sull’evoluzione digitale  dell’agricoltura. L’indagine ha coinvolto circa mille imprenditori. Il  18% usa trattori a guida assistita o semi automatica.

A livello mondiale i sistemi digitali per l’agricoltura valgono 3,5  miliardi, cifra che si riduce notevolmente in Europa (700 milioni) e in  Italia (100 milioni), dove la superficie agricola “digitalizzata”  rappresenta solo l’1% del totale. Eppure sta avanzando una schiera di  nuovi imprenditori che vedono nell’agricoltura 4.0 la risposta ai  cambiamenti climatici e all’aumento della popolazione: appartenenti alla  generazione dei “millennial” sono capaci di rivoluzionare il settore,  soprattutto nelle regioni del Nord del Paese, per ridurre il gap che  ancora separa l’Italia dall’Europa Settentrionale. Questa nuova leva di  imprenditori è infatti costituita da giovani, in prevalenza uomini, con  una laurea o un diploma in tasca, quasi sempre alla guida di aziende di  grandi dimensioni a cui fanno capo superficie agricole superiori ai 50
ettari. Il ritratto dell’agricoltore italiano 4.0 è stato tratteggiato  da una ricerca condotta da Nomisma e promossa dell’Informatore Agrario  in collaborazione con FederUnacoma, presentata oggi al convegno  “Agricoltura 4.0. L’approccio delle imprese agricole italiane”,  nell’ambito di EIMA, il salone internazionale delle macchine agricole,  in questi giorni in corso nei padiglioni fieristici di BolognaFiere.  L’indagine ha coinvolto circa mille agricoltori, attraverso un  questionario, partendo da uno scenario nazionale che conta 1,1 milioni  di aziende agricole, il 60% delle quali di piccole dimensioni, e che  deve anche fare i conti con il digital divide: nelle aree rurali solo il  77% della popolazione ha infatti accesso a Internet. Condizioni non  favorevoli che però non incidono sulla propensione all’innovazione, considerata fondamentale per la sopravvivenza dell’impresa dal 72% degli  intervistati. La grande maggioranza degli imprenditori coinvolti nella  ricerca è proprietaria dei trattori che utilizza, acquistati nei tre  quarti dei casi con capitale proprio. Il 18% degli agricoltori usa  trattrici a guida assistita a o semi automatica. Il 22%, infine, se  avesse a disposizione 10mila euro da investire li userebbe per aumentare  la dotazione tecnologica della propria azienda.

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