Via della Seta: enorme opportunità per l’intero Paese

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“La Via della Seta rappresenta un’enorme
opportunità per l’intero Paese ed è una partita da dentro e fuori
che va colta, con il Friuli Venezia Giulia pronto a essere
partner degli interlocutori cinesi non solo come terminale
marittimo della Via e piattaforma logistica, ma anche con tutta
la sua industria e la sua offerta turistica”.

Lo ha affermato l’assessore regionale ad Attività produttive e
Turismo, Sergio Emidio Bini, intervenuto alla tavola rotonda
“The China-Italy business relationship. Partnership building the
future” organizzata alla Stazione marittima di Trieste dalla
Fondazione Italia-Cina, da Costa Group e Price Waterhouse Coopers.

Nel 2017 l’Italia ha esportato in Cina l’equivalente di 20
miliardi di euro di prodotti, per lo più manifatturieri secondo
le dogane cinesi, con una crescita tendenziale del 22 per cento.
Tuttavia si tratta ancora solo un quinto di quanto esporta la
Germania, come ha ricordato il direttore della Fondazione
Italia-Cina, Vincenzo Petrone. “Le possibilità di ulteriore
crescita vanno allora colte”, ha rilevato Bini.

Si calcola che nel 2050 Europa e Cina rappresenteranno il 32 per
cento del Pil planetario. Bini ha posto l’accento sull’interesse
che il Friuli Venezia Giulia può destare nel sistema produttivo e
nel mercato cinese anche al di fuori dell’asset
logistico-portuale.

“Disponiamo – ha spiegato l’assessore regionale alla platea
italo-cinese – di una ricerca scientifica di alto livello e di un
sistema industriale che ha punte d’eccellenza nelle costruzioni
navali, nel design, nei macchinari, nella siderurgia,
nell’agrifood e nelle biotecnologie che beneficiano di un numero
elevatissimo di professionisti preparati ad aprirsi a un percorso
di internazionalizzazione, nonché di infrastrutture con alto
indice di sviluppo”.

“La Regione Friuli Venezia Giulia – ha assicurato Bini – si mette
a disposizione delle nostre imprese, oltre il 90 per cento delle
quali è di piccola e media dimensione, affinché quei mercati
comincino a diventare più semplici, più friendly e quindi più
affrontabili”.

Approfittando dell’occasione che sarà offerta dall’inaugurazione
a Trieste della Costa Venezia il prossimo 1 marzo, Bini ha
ricordato che “nei giorni di permanenza a Trieste la nave
ospiterà circa 1500 persone provenienti dall’Asia (Cina, Corea,
Giappone) e dall’Europa. Tra queste – ha sottolineato – anche un
centinaio di media internazionali e blogger”.

Si tratterà di una “vetrina di altissimo livello e di una
grandissima opportunità per il Friuli Venezia Giulia che sta
lavorando e lavorerà con impegno per fornire un’offerta turistica
mirata a far conoscere un variegato panorama di arte, cultura,
enogastronomia e natura in grado di sorprendere il turista
cinese”.

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