La data del 26 marzo è la prima nella quale si comincerà il pagamento delle pensioni di questo mese ma sussistono numerose criticità che Anci Marche ha voluto evidenziare con l’obiettivo di trovare soluzioni condivise.
«Bene che Poste Italiane abbia diversificato su più giorni il pagamento delle pensioni – dice Maurizio Mangialardi, Presidente di Anci Marche – ma occorre l’apertura di sportelli postali temporanei. Nella logica del contenimento del contagio e del DPCM, occorre evitare comunque la concentrazione di soggetti per altro deboli come gli anziani, e tutelare al contempo anche i dipendenti di Poste Italiane che devono poter offrire il servizio nella massima sicurezza».
Resta poi il tema degli spostamenti per raggiungere gli sportelli postali ed eventualmente la possibilità che gli anziani non automuniti possano essere accompagnati da un familiare.
«Riteniamo fondamentale investire della questione anche la Prefettura per definire i criteri per autorizzare gli spostamenti dei pensionati verso gli sportelli postali in deroga a quanto previsto dal DPCM e alla specifica autocertificazione eventualmente da utilizzare» – ha aggiunto Mangialardi che ricorda come in alcuni piccoli comuni dell’entroterra gli uffici postali sono stati chiusi e che quindi sarebbe da prevedersi una deroga per uscire dal proprio comune di residenza. Da rimarcare poi l’attenzione a garantire la sicurezza per quei pensionati che ritirano il corrispettivo in contanti e che devono poter rientrare nelle proprie abitazioni.
«Auspichiamo che le nostre richieste siano accolte, attuate già per questo scadenza, e che possano andare a regime per il tempo nel quale dovremo affrontare tale emergenza sanitaria» – ha concluso il Presidente di Anci Marche.