Il sindacato dei marittimi rilancia sulla modifica del Registro Internazionale e sulla richiesta di Costa Crociere supportata da un emendamento del Direttore Generale di Confitarma Luca Sisto
“Non c’è bisogno di modificare la Legge 30/98 basta dare applicazione alla Legge Cociancich per disciplinare il regime fiscale per gli armatori delle navi traghetto che imbarcano equipaggi Italiani e o Comunitari sulle rotte di cabotaggio tra porti nazionali, aggiungendo semplicemente la dicitura “navi da crociera” ed eliminando la distanza di 100 miglia marine tra porti nazionali . Lo scrive la Federmar Cisal che in una nota aggiunge: “Purtroppo a distanza di 2 anni dalla sua applicazione, questa Legge giace nei meandri della Unione Europea, per espressa volontà della stessa Confitarma supportata dall’allora Ministro dei Trasporti Del Rio. Lo sblocco di questa Legge – continua la nota – darebbe la possibilità alla Costa Crociere ed a tanti altri Armatori che con le loro navi per ragioni geografiche non raggiungono le 100 miglia tra porti Nazionali di salvaguardare Aziende e Bilanci, ma – aggiunge il sindacato dei marittimi – darebbe un grande sbocco occupazionale ai tanti marittimi Italiani che hanno perso il lavoro e non hanno reddito neppure dai Decreti Cura Italia e Rilancio, oltre al risparmio di spesa per la Cassa Integrazione data a quei pochi marittimi ed amministrativi che ne hanno avuto diritto. Dando Vita al Mare, ai Lavoratori e alle Aziende Armatoriali si da vita al Turismo e all’ economia della nostra Italia”.