Morto Valeriano Trubbiani

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Lo scultore maceratese Valeriano Trubbiani è morto ad Ancona, sua città d’adozione, a 82 anni dopo una lunga malattia.

Dopo gli inizi come pittore nell’ambiente artistico romano, aveva cominciato a realizzare sculture in metallo nell’officina di ferraio del padre, che lo portarono alla Biennale dei giovani artisti a Parigi del 1963, poi alla Biennale di San Paolo del Brasile nel 1965 e alla Biennale di Venezia del 1966. Noto per l’immagine ricorrente del rinoceronte, si è dedicato agli animali in generale e alle cosiddette macchine belliche. Sue le scenografie relative ai rinoceronti di ‘E la nave va di Fellini, le installazioni di uccelli a Recanati per le celebrazioni leopardiane. Le sue opere sono in tutto il mondo, molte ad Ancona, come il gruppo Mater amabilis in piazza Pertini, il sipario tagliafuoco del Teatro delle Muse, piccole sculture al Museo Tattile Omero e in Pinacoteca, all’Università Politecnica delle Marche. E’ citato in un libro del premio Nobel José Saramago.

“Lui era un vero Maestro. Ancona ne è fiera e lo ricorderemo come merita.” L’Amministrazione comunale sulla scomparsa di Valeriano Trubbiani
“Se ne va un uomo e un artista fondamentale per noi. Ha segnato il Novecento di Ancona e ha realizzato alcuni dei più importanti simboli della città. Ha amato Ancona che lo ha ricambiato con passione, la città e lui condividono un carattere forte e passionale.”
 Così il sindaco Valeria Mancinelli sulla scomparsa di Valeriano Trubbiani “negli ultimi anni avevamo portato avanti alcuni progetti di valorizzazione, con mostre come Ecce homo e altre che hanno visto la partecipazione di grandi marchigiani del Novecento, con la nuova illuminazione dei rinoceronti e, di recente, con la procedura di acquisizione di alcune opere per la Pinacoteca, all’interno di un più ampio progetto su di lui con cui abbiamo vinto un bando. Ha sempre partecipato, a volte anche con quello spirito polemico ma pieno di amore per la città che ho avuto modo di apprezzare nei nostri incontri.”
L’amministrazione piange Trubbiani lasciando all’assessore alla cultura, Paolo Marasca il compito di un ricordo: “a Valeriano ” dice Marasca “sono legato sin da piccolo, è parte della mia famiglia. Ho passato con lui molto tempo e ho migliaia di ricordi, tra cui la mia tesi di laurea su di lui. Ma questi sono ricordi personali. Da amministratore, posso solo dire che se ne va uno dei più grandi scultori del novecento, la cui coerenza a volte non è piaciuta al mercato, ma è stata un tesoro raro. Le Marche hanno il novecento più impressionante del Paese, grazie a uomini e donne come lui, che hanno vissuto sempre l’arte come un impegno totale. In questi anni abbiamo fatto con lui delle cose, abbiamo anche incontrato delle difficoltà e rallentato dei progetti. Questo è un cruccio, perché aveva tanto da insegnare anche nei suoi ultimi giorni. Lui era un vero Maestro. Ancona ne è fiera e lo ricorderemo come merita.”

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