Il racconto del femminicidio sui media

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“Era un brav’uomo”, “salutava sempre”, “ultimamente era un po’ depresso, perché lei voleva lasciarlo”.  Comincia solitamente così il racconto del femminicidio sui media ‘cosiddetti’ tradizionali. Oppure ancora: “Colto da un raptus…”, “era troppo innamorato per sopportare la separazione”. Se si continua a trattare il femminicidio come un episodio sporadico, un delitto dovuto a motivi passionali, non si arriva al nodo della questione: la violenza maschile sulle donne è un fenomeno strutturale che coinvolge nel mondo un miliardo di donne e ragazze, in Italia* 7 milioni con un sommerso oltre al 90% (* Istat 2019) . Lo dicono le Nazioni Unite, lo dicono i numeri, lo sanciscono le leggi (v. Convenzione di Istanbul), lo ribadiscono i centri antiviolenza.

Eppure la narrazione fatica a riportare la realtà dalla giusta prospettiva.

 

Da questa esigenza, sentita da chi affronta ogni giorno la lotta alla violenza di genere, si struttura la seconda parte di Laboratori di Parola, un ciclo di incontri formativi e informativi dedicato all’orientamento e al corretto utilizzo del linguaggio di genere. Finanziato dal bando indetto nel 2018 dalla Fondazione Wanda di Ferdinando e realizzato dall’Associazione di promozione sociale Percorso Donna, ente capofila, in collaborazione con le associazioni Villaggio dei ragazzi sorridenti Onlus, Non da sola Onlus e con il contributo del Comune di Fano e della Società cooperativa San Giovanni di Dio, Laboratori di Parola ha realizzato la prima parte con il progetto “Siamo Pari!” nella scuola primaria Luigi Rossi di Fano concludendosi a giugno 2020 nonostante le difficoltà causate dal periodo di isolamento imposta dalla pandemia di Covid-19.

 

Dal 13 novembre al 4 dicembre il progetto concretizza la sua seconda parte con il ciclo di incontri rivolti alla cittadinanza tutta e alle figure professionali che più si incontrano/scontrano con le parole e con il linguaggio che descrive la nostra società. Il primo è previsto già per questo venerdì 13 novembre alle ore 17 in streaming sulle pagine social di Percorso Donna: Luisa Betti Dakli, Lella Mazzoli e Franco Elisei saranno moderati dalla giornalista Simonetta Marfoglia nel webinar che si rivolge principalmente alla Stampa e alla Pubblica Amministrazione. Seguiranno gli altri tre appuntamenti rivolti agli educatori ed educatrici delle scuole primarie, agli/alle insegnanti delle scuole superiori e universitari, per terminare con i/le giuristi/e e la rete antiviolenza dove interverranno la giudice Paola di Nicola e la linguista dell’Accademia della Crusca, Cecilia Robustelli.

 

Gli incontri, previsti precedentemente come convegni in modalità frontale, hanno raccolto la sfida imposta dalla pandemia di Covid-19 e sono fruibili sulla pagina Facebook e sul canale YouTube Percorso Donna Pesaro. Per tutte le info e il programma completo visita il sito percorsodonna.com .

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