Fiere, sostegni proporzionati a dramma settore

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I sostegni al sistema fieristico italiani siano “proporzionati al dramma” che sta vivendo il settore. Lo chiede il vicepresidente di Aefi (l’associazione che riunisce i maggiori quartieri fieristici italiani), Antonio Bruzzone, direttore generale della Fiera di Bologna, commentando l’appello lanciato ieri dall’assessore allo Sviluppo economico dell’Emilia-Romagna, Vincenzo Colla (ovvero, l’invito a sbloccare i 408 milioni già stanziati per le Fiere, inserendoli nel prossimo decreto Sostegni). “Il tema posto dall’assessore Colla è assolutamente importante e speriamo che entri presto nell’agenda di governo. Bisogna uscire dall’equivoco che il settore fieristico non sia strategico e non rivesta importanza per la politica industriale italiana e che i comportamenti sia conseguenti. Occorre un ragionamento complessivo e che gli importi siano proporzionati al dramma che sta vivendo il settore”, scandisce Bruzzone parlando alla ‘Dire’.

“Il 2021 è più brutto del 2020, visto che almeno a gennaio e fe braio avevamo lavorato”, osserva. Intanto, il Paese sta affrontando la terza ondata della pandemia e deve fare i conti con i ritardi del piano vaccinale, quando mancano pochi mesi al ritorno in presenza delle manifestazioni programmate per giugno. “Incrociamo le dita per giugno, sicuramente le manifestazioni sono a calendario”, spera Bruzzone.

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