Con il Rotary parte da Fabriano la rete città creative

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“Quello di stasera” ha esordito la presidentessa del Rotary Club di Fabriano, Maura Nataloni “è il primo evento nel corso del quale i gruppi di città accomunati dalla stessa categoria di creatività si presentano agli altri Club per promuovere il progetto di Rete, un vero punto di forza del Rotary aggregante e propositivo, che ha come obiettivo quello di proteggere e valorizzare le identità storiche delle rispettive comunità.”

Così si aperto, dopo il saluto della Nataloni alle autorità rotariane, ai sindaci, a tutti i soci dei Club delle città creative, ai rappresentanti di associazioni ed istituzioni e numerosi ospiti collegati online (da Bologna a Torino da Milano al resto d’Italia) l’importante Interclub tra Fabriano, Biella, Carrara.

In questo contesto le associazioni si sono incontrate, come detto in videoconferenza, per condividere le specificità di ognuna, rafforzare la reciproca conoscenza e mantenere vivo l’interesse intorno a quella che è una grande opportunità per i rispettivi territori, individuandone oltre alle specificità̀, anche problematiche e risorse ponendosi come parte attiva per trasferire le proposte emanate dall’Unesco sul proprio territorio le indicazioni ed impegnarsi a ricercare e proporre al settore pubblico e privato buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile.

Per meglio comprendere la dimensione dell’appuntamento va detto che in rappresentanza di Biella è intervenuto il Governatore Distrettuale Michelangelo De Biasio, il sindaco, Claudio Corradino, il presidente del Rotary Gabriele Mello Rella; per Carrara il Governatore Letizia Cardinale, il sindaco, Francesco De Pasquale, il presidente Gianvincenzo Passeggia; per Fabriano, il Governatore Rossella Piccirilli, il sindaco Gabriele Santarelli, il presidente Maura Nataloni.

“Il Rotary” ha dichiarato quest’ultima “ha con Unesco una lunga storia di collaborazione per condivisione di principi ispiratori, valori e visioni simili per un mondo più pacifico. Nel 1945, quarantanove Rotariani erano presenti a San Francisco per stilare la Carta costitutiva delle Nazioni Unite, per cui da quella data corre uno stretto rapporto che si manifesta anche attraverso il programma Polio Plus e la collaborazione con le agenzie delle Nazioni Unite, così come ha nell’Unesco il più alto ruolo consultivo offerto ad un’organizzazione non governativa. Per il legame esistente tra Rotary  ed  Unesco – ha sottolineato – il nostro Club è stato designato come realtà per la creazione di una Rete tra le nostre Associazioni delle città creative Unesco nell’intento di proteggere e valorizzare identità̀ storiche delle rispettive collettività e far sì che la creatività e l’industria culturale diventino il motore ed il centro dei propri piani di sviluppo: il 2/12/2020 è stata accettata e condivisa da 11 Club una Carta Costitutiva allo scopo di regolamentare il lavoro e collaborazione tra le città, con Fabriano riconosciuta nel ruolo di Segreteria Operativa.”

“La presenza dei Sindaci – ha rimarcato la Nataloni – dà un particolare rilievo all’incontro ed è espressione del potenziale rapporto di cooperazione tra Unesco come Istituzione e Rotary che detiene nell’Unesco il più alto status consultivo offerto ad un’organizzazione non governativa ed ha con questo ultimo una lunga storia di collaborazione e condivisione di visioni simili per un mondo più pacifico.”

Ai sindaci è spettato il compito di presentare sotto il profilo storico, artistico, culturale e socio economico peculiarità ed eccellenze delle rispettive realtà amministrate, illustrandole con immagini fotografiche e documentari ricchi di particolari posti in risalto anche da singoli esperti dei settori della Carta, della Lana e del Marmo: da qui la proposta di costruzione di una via della Carta, della Lana e del Marmo, crocevia di lavori, del saper fare, dell’artigianato, del commercio e di socialità

Dal loro canto i tre Governatori intervenuti, hanno evidenziato “la forza che hanno le tre città riunite in squadra” accentuando il ruolo di ognuna chiamata “a fare della creatività̀ e dell’industria culturale il centro dei propri piani di sviluppo a livello locale, cooperando attivamente a livello internazionale. Grazie alla Rete – è stato detto – si crea un legame ancora più forte tra i rispettivi centri, condividendo esperienze, organizzando iniziative comuni e confronti su come valorizzare al meglio la propria creatività, coniugando una solida identità storica e culturale con la necessaria innovazione che garantisca lo sviluppo futuro. Inoltre, la Rete si propone di diffondere con efficacia le ricchezze intangibili che hanno permesso alle Città di essere riconosciute dall’Unesco come Città Creative, cosicché tale spiccata creatività possa essere conosciuta e diventare con ancora più forza una fonte di sviluppo non soltanto culturale, ma anche economico. I Rotary Club possono e devono essere parte attiva per portare sul territorio le indicazioni e le proposte emanate dall’Unesco e possono e devono impegnarsi a ricercare e proporre al settore pubblico e privato buone pratiche innovative per rafforzare la partecipazione alla vita culturale e per integrare la cultura nelle politiche di sviluppo urbano sostenibile.”

In chiusura d’incontro, quale degno coronamento di un momento al quale il Rotary di Fabriano, continua prodigiosamente a lavorare al fine di far conoscere il proprio orgoglio cittadino, la “filigrana”, candidata a “Patrimonio Immateriale Unesco”, è arrivata la preziosa testimonianza di Francesca Merloni.

 

 

 

Questa ultima ha prima commentato l’importanza per la città di aver ospitato la XIII Annual Conference Unesco delle città creative “segno che riconosce a Fabriano la sua importanza in vari settori dall’artistico all’imprenditoriale”, ponendo poi l’accento, con un toccante poema sul tema della Città Ideale  “fragile, sostenibile, ferite, ma capace di rialzarsi”. Infine, la promotrice ed ispiratrice di questo straordinario avvenimento, ha parlato di quelle giornate caratterizzate da numerosi appuntamenti che hanno coinvolto l’intero tessuto della città che in questo caso, s’è trasformata in più di uno Stato “luogo di apertura, di ricezione e di elaborazione” in quanto dal 10 al 15 giugno 2019 a Fabriano 180 città da tutto il mondo si sono riunite, proprio in occasione del principale evento delle città creative Unesco “per confrontarsi sulle sfide della contemporaneità tra creatività, anti fragilità, cultura e futuro”.

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