La Bicipolitana di Ancona

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Cosa abbiamo perso rispetto ai nostri avi? Semplice… la capacità di sognare!!!

Stiamo vivendo nel bel mezzo di una rivoluzione epocale, forse non ce ne rendiamo conto ma la verità è questa. Il vecchio modello di mobilità dell’auto ha fallito ed è evidente. Le città più lungimiranti hanno innescato una rigenerazione urbana che mira a città più ecologiche e green ed è lì che dobbiamo puntare, lavorando affinché nei prossimi anni avvenga anche nella nostra meravigliosa città e in quelle limitrofe.

Tutti sappiamo come l’Italia sia indietro rispetto questi processi ma sicuramente, anche a seguito di questi stop forzati dal periodo di pandemia, i cittadini hanno riscoperto la bellezza di godere degli spazi aperti e del proprio territorio; tutto ciò sta incentivando l’uso della bicicletta in maniera importante da parte delle persone che di conseguenza chiedono sempre più infrastrutture leggere per la mobilità alternativa all’auto.

Fortunatamente il Legislatore è venuto incontro alle difficoltà delle Amministrazioni Comunali con alcune modifiche al Codice della Strada per favorire la sicurezza ciclabile e creare spazi di circolazione più “smart” dedicati alle biciclette .

Allora perché non sfruttare queste opportunità per realizzare la Bicipolitana di Ancona? Fiab Ancona Conero ha già studiato una rete di percorsi che possano collegare i quartieri periferici (Pinocchio, Tavernelle, Grazie, Posatora, Brecce Bianche, Q2, Q3, Pietralacroce etc…) al centro e viceversa. Intanto sicuramente realizzare la ciclabile sul percorso già abbastanza fruibile dell’Antico Sentiero del Borghetto, collegando il quartiere di Torrette, con l’ospedale Regionale e la sua Università di Medicina, donando la possibilità agli Anconetani e non solo, di godere di un bellissimo contesto naturalistico e paesaggistico e valorizzando un’area ferita ormai da 39 anni, dopo la grande frana di Ancona. Ultimare gli espropri ed iniziare prima possibile la fondamentale ciclovia del Conero che congiunge Vallemiano a Portonovo. Abbiamo a poca distanza il modello vincente ciclabile di Pesaro riconosciuto in tutta Italia come una delle città che ha saputo sviluppare una delle migliori rete di percorsi ciclabili d’Italia. Si certo, Pesaro è pianeggiante e la morfologia del territorio è importante ma l’uso della bicicletta come mezzo di mobilità dolce ad Ancona è ormai alla portata di tutti. Le e-bikes permettono di fare spostamenti a tutte le età; è giusto permettere a tutti le persone che vogliono contribuire a tutelare l’ambiente scegliendo di lasciare l’auto a casa per andare a lavoro (bike to work), accompagnare i figli a scuola (bike to school), fare commissioni o la spesa, di poterlo fare. Ancona proprio quest’anno è entrata a far parte di Comuni Ciclabili di Fiab ed ha ricevuto la rinomata Bandiera Gialla, premiando il lavoro svolto fino ad oggi. Ora è il momento di cambiare marcia e iniziare a progettare l’Ancona ciclabile del futuro, una visione che dovrà prendere le mosse dal redigendo PUMS-piano urbano della mobilità sostenibile che speriamo possa essere ultimato a breve.

 

 

 

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