Foodbusters “adotta” Bring The Food, l’App che fa risparmiare le aziende virtuose

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Dal mese di giugno l’associazione Foodbusters ODV, attiva dal 2017 nel recupero e nella redistribuzione delle eccedenze alimentari alle mense sociali delle Marche e oltre, ha adottato e collegato al proprio sito l’App antispreco BTF (Bring The Food)

Attraverso questo sistema l’associazione permette alle attività agricole, produttrici e trasformatrici di cibo oltre che commerciali, ricettive e distributrici di generi alimentari di risparmiare sulla tassazione.

Infatti le eccedenze alimentari fresche, cotte e/o confezionate donate sono considerate distrutte ai fini iva. Ciò significa che per le aziende che aderiranno al “sistema Foodbusters” non dovrà essere applicata l’imposta sulla merce in uscita oltre al fatto che potranno dedurre l’iva assolta per l’acquisto dei beni.

Per le imprese agricole e produttrici di cibo in particolare, i costi deducibili delle eccedenze alimentari donate sono le materie prime utilizzate e il costo del lavoro per la produzione del cibo ceduto.

Inoltre le cessioni di beni alimentari ai fini solidaristici fra l’altro non sono considerati ricavi ai fini del calcolo del reddito d’impresa per l’ires o l’irpef con tutto ciò che ne comporta.

BTF dice Diego Ciarloni presidente della Foodbusters consente di tracciare e documentare in tempo reale tutto il cibo donato dalle aziende fornendo a quest’ultime tutta la documentazione necessaria per recuperare ingenti risorse, che in altro modo andrebbero sprecate al pari delle eccedenze destinate al pattume”.

E i vantaggi fiscali per le imprese che decideranno di donare e di non buttare le eccedenze alimentari non finiscono qui, continua Diego Ciarloni, poiché con la buona volontà dei comuni, grazie alla Legge Gadda si potrebbero applicare in aggiunta anche coefficienti di riduzione della Tari”.

Il progetto è “aperto” alle altre associazioni solidali e di lotta allo spreco del territorio che vorranno aderire e con cui Foodbusters in alcuni casi ha già avviato delle collaborazioni embrionali.

Recuperare il cibo buono in eccedenza con questo progetto conviene a tutti e a tutti i livelli, persino all’ambiente, grazie alla riduzione della CO2 risultato della prevenzione allo spreco.

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