Sub muore ucciso dalla barca di un collega

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Un sub di 39 anni è morto in un incidente mentre lavorava alle vasche di un impianto ittico a poche miglia dalla costa di Piombino (Livorno). A trovarlo i colleghi che lo hanno portato a terra in stato d’incoscienza, una rapida corsa all’ospedale dove, però, non hanno potuto fare altro che constatarne la morte.

L’uomo, residente a Castagneto Carducci (Livorno), aveva una profonda ferita alla testa che si suppone sia potuta essere provocata dall’elica di una barca della stessa ditta.

Stabilire la dinamica dell’incidente non sarà semplice, è facile che il pilota della barca, se non ha visto il sub in acqua, non si sia accorto di nulla e per questo non gli abbia prestato soccorso immediato. C’è anche la possibilità, per quanto remota, che a uccidere l’uomo sia stata una barca da diporto che passava in zona.

Solitamente il lavoro dei subacquei addetti alle vasche non è particolarmente rischioso, le profondità alle quali operano sono basse e le zone ben segnalate, tanto che gli incidenti sono rari. Per capire cosa sia accaduto bisognerà riuscire a ricostruire i 30 minuti prima dell’incidente , minuto per minuto e in assenza di testimoni non sarà un lavoro semplice.

La prima ipotesi che viene in mente è che il sub per qualche motivo non sia stato ben segnalato e il pilota della barca non si sia accorto che il collega era a pochi centimetri sotto la superficie dell’acqua investendolo. Il rumore dei motori deve aver coperto il rumore dell’urto non permettendo al pilota di capire cosa stava accadendo.

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