L’aeroporto di Bologna ottiene la certificazione ambientale di “livello 3 – optimisation” da aci europe ed entra nel “gotha” degli scali attivi nel contrasto al cambiamento climatico

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L’Aeroporto di Bologna ha ottenuto l’accreditamento al Livello 3 – Optimisation
nell’ambito del programma internazionale “Airport Carbon Accreditation”, la
certificazione promossa da ACI Europe (l’associazione europea dei gestori aeroportuali)
rivolta alle società di gestione aeroportuali che intendono perseguire obiettivi di “carbon
neutrality” ovvero neutralizzare le emissioni di CO2 sotto il proprio diretto controllo
attraverso programmi di efficientamento energetico e ricorso a fonti rinnovabili di energia.
Al progetto “Airport Carbon Accreditation”, cui il Marconi partecipa dal 2009, prima con il
riconoscimento del Livello 1 – Mapping e fino ad oggi con il Livello 2 – Reduction,
aderiscono attualmente 182 aeroporti in Europa, 98 in America, 60 in Asia e 22 in Africa.
Nel gruppo europeo del Livello 3, cui da oggi appartiene l’Aeroporto di Bologna, ci sono
aeroporti di primaria importanza quali: Francoforte, Monaco, Madrid, Barcellona, Londra
Heathrow e i tre aeroporti di Parigi.
Il Marconi è stato ammesso con la seguente motivazione: “in riconoscimento del lavoro
esemplare svolto dall’aeroporto nel ridurre le emissioni di CO2 e nel coinvolgere altre parti
interessate a fare lo stesso, come parte della risposta dell’industria aeroportuale globale
alla sfida del cambiamento climatico”.
“Questo importante riconoscimento – ha commentato l’amministratore delegato di AdB
Nazareno Ventola – è un passaggio importante, seppur non conclusivo, del nostro
percorso di decarbonizzazione e conferma che stiamo lavorando nella direzione giusta in
tema di sostenibilità e rispetto ambientale, anche in un periodo condizionato dall’impatto
della pandemia da Covid-19. Naturalmente non vogliamo fermarci qui, pertanto
continueremo a lavorare con l’obiettivo di diventare “carbon neutral” nel più breve tempo
possibile”.
In particolare, nel corso degli ultimi 5 anni la società di gestione del Marconi ha ridotto
del 38,8% le emissioni di CO2 sotto il proprio diretto controllo (la riduzione è stata del
25% nel periodo 2015-2019, prima della pandemia). La realizzazione di interventi di
efficientamento, unito alla cogenerazione e alla produzione di energia con impianti
fotovoltaici ha inoltre consentito un risparmio annuo dei consumi elettrici di 5 milioni di
Kwh, pari a 2.380 tonnellate di CO2.
Nel 2020, inoltre, l’Aeroporto di Bologna ha acquistato elettricità proveniente al 100% da
fonti rinnovabili ed ha compensato al 50% le emissioni prodotte dalla combustione
del gas naturale consumato, tramite il sostegno economico a progetti internazionali di
riduzione o assorbimento dei gas ad effetto serra.
Per i prossimi anni il Marconi sta lavorando alla progettazione e realizzazione di importanti
opere di compensazione ambientale fra cui una fascia boscata a nord della pista, la
installazione di nuovi impianti fotovoltaici, l’ulteriore efficientamento energetico degli
impianti di illuminazione e di climatizzazione esistenti e l’attivazione di partnership per lo
sviluppo di soluzioni innovative nell’ambito della transizione energetica in campo
aeroportuale.

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