Superjet, continua il lavoro per tutelare stabilimento

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La diplomazia per salvare la Superjet di Tessera (Venezia). E’ ancora questa la exit strategy a cui lavora il ministero degli Esteri. “La continua azione di sensibilizzazione nei confronti della direzione generale della Commissione europea competente per materia ha come obiettivo primario quello di tutelare le attività produttive dello stabilimento di Tessera”, garantisce il sottosegretario agli Esteri, Manlio Di Stefano in una risposta scritta, fornita nei giorni scorsi alla Camera, a deputati di Coraggio Italia, Italia viva e Forza Italia. In ballo c’è sempre il problema di consentire a Superjet di acquisire la certificazione di produttori, perché questo documento consentirebbe di aggirare il problema rappresentato dal venir meno del Bilateral Agreement che finora ha consentito all’azienda veneziana di allestire e commercializzare in Europa i velivoli realizzati nella Federazione Russa. “L’esigenza rappresentata dagli onorevoli interroganti di tutelare i posti di lavoro della Superjet è pienamente condivisa”, ha riscontrato Di Stefano nella risposta scritta visionata dalla ‘Dire’.
In particolare, sull’asse tra il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, e il ministro dell’industria e del commercio russo, Denis Manturov, co-presidenti del Consiglio italo-russo di Cooperazione economica industriale e finanziaria (Circeif), con la sua Rappresentanza permanente all’Unione europea, nei mesi scorsi la Farnesina ha avviato “a un’articolata interlocuzione con la Commissione europea” per “conciliare gli obiettivi industriali e occupazionali con il diritto eurounitario in vigore”.

La Commissione europea ha detto però che il Bilateral Aviation Safety Agreement non è emendabile e quindi la Farnesina ha concentrato gli sforzi sulla “certificazione di aeronavigabilità e conformità ambientale di aeromobili e relativi prodotti, oltre che delle imprese di progettazione e produzione, da parte della Superjet International, così come suggerito dalla Commissione europea”. I russi sono stati informati e condividono la strategia, si specifica nella risposta ai deputati.
A settembre la palla è stata passata ad Enac da SuperJet International: è l’Ente nazionale di aviazione civile che deve certificare l’organizzazione di produzione e Superjet ha spedito una lettera di intenti con la quale dichiara il pieno impegno ad acquisire la certificazione come organizzazione di produzione. Della cosa è stata immediatamente informata la Commissione europea e il ministero degli Esteri “sta ora facilitando, tramite la nostra Rappresentanza a Bruxelles, una costante interlocuzione fra Enac e Commissione europea, affinché quest’ultima riceva informazioni dettagliate anche sui tempi necessari per la conclusione della procedura di certificazione”, ha ribadito Di Stefano.

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