Direttore Tecnico Impianti Rifiuti: come ottenere il “lavoro green” a prova di futuro

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Il recente WAS Report 2021 ha evidenziato come il settore dei rifiuti in Italia sia in crescita: il comparto è stato dinamico e resiliente alla crisi, con un valore della produzione nel 2020 solo per i rifiuti urbani di 12,1 miliardi, investimenti in aumento, numerose acquisizioni e alleanze.

È cresciuto l’interesse verso i rifiuti speciali, sempre più spesso gestiti anche da aziende attive negli urbani. E le utility dei servizi di “nettezza urbana” si evolvono e ampliano il proprio business, acquisendo imprese industriali e allargandosi alle attività imprenditoriali del riciclo e dei materiali.

A fronte di ciò ANSA ha segnalato che per conseguire gli obiettivi al 2035 del pacchetto UE sull’economia circolare, servono all’Italia oltre 30 impianti per il trattamento rifiuti, fra termovalorizzatori e impianti di compostaggio. Le problematiche relative al fabbisogno impiantistico sono aggravate dalla mancanza sul mercato di figure professionali adeguatamente preparate a lavorare negli impianti.

Tra queste spicca sopra tutte quella del Responsabile Tecnico Impianti Rifiuti, senza dubbio una delle figure professionali più interessanti nella cosiddetta “filiera green”, sia sotto il profilo dell’importanza della mansione sia sotto il profilo economico (nell’immediato e nel lungo periodo). Si tratta di una figura specifica che si prende cura degli impianti prevenendo i rischi al loro interno ed è identificabile come responsabile in caso di incidenti.

Essendo un ruolo obbligatorio e imprescindibile per ogni impianto, la domanda di Responsabili Tecnici è cresciuta a dismisura in pochissimo tempo e l’offerta attuale non è sufficiente a soddisfarla a pieno.

Ma non ci si può improvvisare Direttore Tecnico Impianto Rifiuti, anzi questo professionista deve essere “opportunamente formato”: così prevede la Circ. Min. 1121 del 2019 (Linee guida per la gestione operativa degli stoccaggi negli impianti di gestione dei rifiuti e per la prevenzione dei rischi). Le responsabilità delle mansioni sono importanti, approcciarsi con leggerezza a un ruolo del genere è un rischio enorme, tanto per il professionista quanto per l’ambiente.

Per questo è stato creato un percorso di formazione specifico, il primo corso “su misura” creato proprio per questa importante figura dalla TuttoAmbiente SpA, specializzata nella consulenza e nella formazione certificata di professionisti dell’ambiente,

Il corso Direttore Tecnico Impianti Rifiuti si rivolge ai direttori e gestori di impianti rifiuti o a chi lo vuole diventare: il suo scopo è fornire approfondita conoscenza e idonei strumenti tecnici, pratici e legislativi per poter gestire correttamente il ciclo dei rifiuti senza incorrere in sanzioni per mancanze formali e sostanziali nell’applicazione della normativa.

Il corso fa parte della Scuola Green Jobs di TuttoAmbiente, dedicato alle nuove professioni “verdi” che si stanno imponendo di recente sul mercato del lavoro, ed è destinato a ingegneri, direttori e gestori di impianti rifiuti, responsabili ambientali e HSE Manager di aziende private e pubbliche, operatori nel settore ambientale. Offre un’opportunità importante per chi sta cercando lavoro o vuole cambiarlo.

Il coordinamento scientifico è a cura di Stefano Maglia – già docente universitario di “Diritto ambientale” all’università di Parma, Presidente ASS.IEA (Associazione Italiana Esperti Ambientali), Fondatore e Presidente di TuttoAmbiente SpA, autore del primo Codice dell’Ambiente italiano (1989) – e di Marco Casadei – componente del Comitato dell’Albo Nazionale Gestori Ambientali e segretario della sua Sezione Regionale del Veneto.

Il corso prevede ben 28 ore di lezione, erogate a distanza tramite webinar in diretta. Due le edizioni del corso in partenza a breve, il 9 marzo 2022 e il 6 giugno 2022.

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