E’ cominciata la guerra in Ucraina

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Putin ordina l’invasione. Esplosioni in tutto il Paese. Il presidente russo: reagiremo a chi interferisce con l’attacco

Alle 4 del mattino italiane, Vladimir Putin ha lanciato quella che ha definito «un’operazione militare speciale» in Ucraina, che col passare dei minuti si è rivelata un attacco totale. È stato lo stesso presidente russo ad annunciarla in un discorso in tv, dopo lunghe ore in cui gli ultimi tentativi diplomatici per evitare il conflitto erano falliti, e mentre era in corso il Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Al Consiglio di Sicurezza dell’Onu momenti di tensione  tra il rappresentante russo e quelli ucraini. L’ambasciatore ucraino, Sergiy Kyslytsya, ha attaccato quello russo: “Voi avete dichiarato la guerra, è responsabilità di questo organismo fermare la guerra. È ormai tardi per parlare di de-escalation”. L’ambasciatore russo, Vassily Nebenzia, ha risposto con tono minaccioso: “Noi stiamo monitorando il cessate il fuoco. Ma non andremo leggeri con chi lo trasgredirà. Una nuova avventura militare potrebbe costare molto cara all’Ucraina”. Per protesta i rappresentanti ucraini hanno lasciato il loro posto.

Putin ha detto che il suo obiettivo è «demilitarizzare ma non occupare» l’Ucraina , aggiungendo che intende «denazificare» il Paese vicino. Ha anche lanciato un monito al mondo: «Chiunque provi a interferire o a minacciarci, deve sapere che la risposta della Russia sarà immediata e porterà a conseguenze mai sperimentate nella storia». Il leader del Cremlino non ha specificato la portata territoriale dell’operazione, ma le bombe hanno iniziato a colpire in tutto il territorio ucraino, e truppe hanno iniziato a entrare in Ucraina anche dal confine Nord (Bielorussia) e Sud (Crimea), con attacchi nei porti strategici di Mariupol e Odessa.

Il presidente americano Joe Biden ha definito l’attacco «non provocato e ingiustificato», aggiungendo che Putin «ha scelto una guerra premeditata che porterà una perdita catastrofica di vite umane e di sofferenza», e che dovrà «renderne conto» al mondo.

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