Al via la “Tre giorni di archeologia al Conero”

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Con il taglio del nastro dell’Archeodromo del Conero, unico delle Marche, è partita ufficialmente la Tre giorni di Archeologia al Conero. Ad inaugurare l’insediamento che ha previsto la ricostruzione di una casa picena del V secolo a.C., con annessa struttura in legno dotata di tettoia per lo svolgimento di attività didattiche, come la realizzazione di strumenti, utensili e vasellame del periodo piceno, è stato Daniele Silvetti, Presidente dell’Ente Parco del Conero, il sindaco di Sirolo Filippo Moschella, l’Assessore regionale Francesco Baldelli, il consigliere regionale Mirko Bilò, il Presidente dell’Assemblea Legislativa Dino Latini, la Direzione Regionale dei Musei e la Soprintetendenza An-Pu Archeologia, Belle Arti, e Paesaggio delle Marche. “L’evento – ha detto Silvetti – si inserisce in una tre giorni dedicata al cluster della cultura e che costituisce il primo passo verso la realizzazione di un vero e proprio parco archeologico che collega il Centro Visite del Parco, l’Area Archeologica i Pini di Sirolo e il rinnovato Antiquarium di Numana. La mattinata ha previsto l’illustrazione del progetto “Archeopassaggio al Conero, nuovi spazi e nuove pratiche per scoprire, conservare e vivere il territorio del Parco” realizzato con il contributo della Fondazione Cariverona a cura di Filippo Invernizzi Responsabile dell’Ufficio Cultura dell’Ente Parco mentre la conferenza stampa con gli interventi di tutti gli attori istituzionali coinvolti si è tenuta presso il comune di Numana a cui è seguita la visita all’Antiquarium Statale dove sono stati presentati il riallestimento e le novità della Tomba della Regina. All’evento sono intervenuti tutti i rappresentanti istituzionali che hanno contribuito a questa importante iniziativa, i sindaci dei due comuni coinvolti nel progetto, il direttore dei Musei Marche Luigi Gallo, il funzionario Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino Stefano Finocchi, il ricercatore Giacomo Bardelli del Romisch-Germanisches Zentralmuseum di Mainz e il direttore dell’Antiquarium statale di Numana Nicoletta Frapiccini. Al termine della mattinata è stato servito un aperitivo a cura degli studenti dell’Istituto Einstein-Nebbia di Loreto. Per l’assessore regionale Francesco Baldelli presente al’inaugurazione dell’Archeodromo: “Questa era l’Italia prima dell’Italia” – ha detto riferendosi alla casa picena del V secodlo A.c. ricostruita con tecnhiche di archeoologia sperimentale. Se parliamo poi dei piceni, direi che sono le Marche prima delle Marche. Si dice che i piceni siano giunti dalla Sabina, sotto la guida di un picchio che indicò il cammino ai capostipiti. E il picchio è divenuto il simbolo della nostra Regione. Noi abbiamo una visione unitaria di un territorio che si declina al plurale grazie al suo patrimonio paesaggistico, artistico, storico e culturale unico. E questo luogo ne è una testimonianza concreta”. Con l’Assessore Baldelli ha partecipato all’evento anche Luigi Cantamessa, Direttore Generale di Fondazione FS. Per ilconsigliere regionale Mirko Bilò «l’Archeodromo arricchisce con un altro prezioso tassello l’offerta turistica della Riviera del Conero, finora conosciuta soprattutto per le bellezze paesaggistiche, per le acque cristalline del suo mare e per le spiagge, che da anni ottengono l’ambito riconoscimento di Bandiera Blu». «Il Conero non è solo mare e Numana e Sirolo vantano anche un importante patrimonio storico, culturale e archeologico, che può finalmente essere valorizzato grazie alla sinergia tra l’Ente Parco del Conero e la Regione Marche».

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