Il presidente Francesco Acquaroli ha visitato il padiglione delle Marche al Vinitaly di Verona. Lo stand, curato dalla Regione, ospita 69 piccoli produttori sulle 107 cantine marchigiane presenti alla prestigiosa manifestazione internazionale dedicata al vino e ai distillati. A Verona le Marche partecipano anche al Sol&Agrifood, il Salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, in collaborazione con l’Associazione produttori agroalimentari Marche-Foodbrandmarche e la presenza di dieci aziende, di cui sette del settore olivicolo. Quella del 2022 è un’edizione che, nell’auspicio degli organizzatori e dei produttori, dopo due anni di stop forzato per la pandemia, deve segnare la ripartenza di un comparto di primordine per l’economia nazionale e marchigiana in particolare. Un settore, quest’ultimo, che ha fatto registrare (dati Istat) un +5,45 di crescita delle esportazioni sul 2021, per un corrispettivo di oltre 57,6 milioni di euro. Non a caso, alla concomitante Bit di Milano, uno dei primi sport turistici promozionali presentati dalle Regione, con Roberto Mancini testimonial, era incentrato sull’agroalimentare dove le Marche del vino rivestono un ruolo fondamentale. “Dalla Bit e da Vinitaly si percepisce tantissima voglia di ripartire e di costruire un futuro basato su progetti importanti – ha affermato Acquaroli a Verona – Chiaramente il contesto internazionale che stiamo vivendo sta creando dubbi, incertezza e perplessità negli imprenditori. Ma siamo fiduciosi che la buona qualità di nostri prodotti, insieme ai momenti brutti che siamo stati in grado di superare, potranno essere l’elemento dirimente per proiettarci in una fase di ripresa che sia costante e non interrotta da variabili non riconducibili a nessuno di noi”. Il presidente, visitando gli operatori marchigiani presenti a Vinitaly e al Sol, ha esaltato “la qualità del nostro territorio, il lavoro di tantissimi imprenditori e aziende che, negli anni, hanno costruito un settore che oggi è divento un settore all’avanguardia. Il vino e l’olio non promuovono solo il prodotto ma anche il territorio e le sue specificità. Le Marche vantano un’offerta, non solo enologica, variegata, che sta alzando moltissimo la qualità e che sta avendo una serie di riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Al Vinitaly la qualità la fa veramente da padrona, legandosi armoniosamente con l’ambente e il turismo”. Secondo Alberto Mazzoni, direttore Istituto marchigiano di tutela vini, quella del 2022 è stato “un Vinitaly inaspettato: non avevamo mai immaginato tanta folla come in questi giorni. Ogni giornata di fiera triplica le presenze nel nostro stand. C’è un grande entusiasmo. Il mondo enologico nazionale si è rimesso in pista, dando un bel segnale a tutta l’Italia”.
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