Mercato auto europeo in flessione da dodici mesi consecutivi, con l’ulteriore ribasso di giugno

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Immatricolazioni ancora giù per tutti i maggiori mercati, sempre in difficoltà per via della scarsa reperibilità di alcune materie prime e componenti. Il perdurare di queste condizioni e l’avvio della stagione estiva non lasciano sperare in un veloce recupero nei prossimi mesi. Intanto, il primo semestre chiude a -13,7%

 

Secondo i dati diffusi oggi da ACEA, nel complesso dei Paesi dell’Unione europea allargata all’EFTA e al Regno Unito1 a giugno le immatricolazioni di auto ammontano a 1.066.137 unità, il 16,8% in meno rispetto a giugno 2021. Nel primo semestre del 2022, i volumi immatricolati raggiungono 5.597.656 unità, con una variazione negativa del 13,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. “Con l’ulteriore ribasso delle immatricolazioni registrato dal mercato auto europeo a giugno, arriviamo a dodici mesi consecutivi in flessione – afferma Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA. Tutti i maggiori mercati registrano una flessione nel mese, continuando a riscontrare difficoltà nel reperimento di alcune materie prime e componenti, una condizione che si protrae ormai da molto tempo e che, unita all’avvio della stagione estiva, notoriamente caratterizzata da volumi bassi, non lascia sperare in un veloce recupero nei prossimi mesi. Tra i cinque major market (UK incluso) è il Regno Unito a riportare la contrazione più marcata nel mese (-24,3%), seguito dalla Germania (-18,1%), dall’Italia (-15%), dalla Francia (-14,2%) e dalla Spagna (-7,8%). Nel complesso, questi Paesi rappresentano il 70,6% del totale immatricolato nel mese. Nel primo semestre tutti e cinque i Paesi – che, insieme, si attestano al 69,7% delle immatricolazioni complessive – presentano ribassi a doppia cifra e la chiusura per il mercato europeo è a -13,7%. Il mercato italiano mantiene la stessa flessione a doppia cifra del mese di maggio e presenta riduzioni di volumi per tutte le alimentazioni, incluse le vetture ricaricabili (BEV e PHEV) che chiudono il primo semestre a -8,7%”.

In Italia, i volumi totalizzati a giugno 2022 si attestano a 127.209 unità (-15%). Nei primi sei mesi del 2022, le immatricolazioni complessive ammontano a 684.228 unità, con un decremento del 22,7% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2021. Secondo i dati ISTAT, a giugno l’indice nazionale dei prezzi al consumo registra un aumento dell’1,2% su base mensile e dell’8% su base annua (da +6,8% del mese precedente). L’ulteriore accelerazione della crescita su base tendenziale dell’indice generale dei prezzi al consumo si deve prevalentemente ai prezzi dei Beni energetici (la cui crescita passa da +42,6% di maggio a +48,7%) e in particolare degli Energetici non regolamentati (da +32,9% a +39,9%; i prezzi dei Beni energetici regolamentati continuano a registrare una crescita molto elevata, ma stabile a +64,3%). Nel comparto dei beni energetici non regolamentati, guardando all’andamento dei prezzi dei carburanti, accelerano i prezzi del Gasolio (da +25,1% a +32,3%, +6,7% il congiunturale) e quelli della Benzina (da +15,1% a +25,3%; +9,8% sul mese). Rallentano invece i prezzi degli Altri carburanti (da +42,2% a +38,2%, -3% il congiunturale). Analizzando il mercato per alimentazione, a giugno le autovetture a benzina si riducono del 17,8%, con una quota di mercato del 29,4%, mentre le diesel calano del 21,7% e hanno una quota del 20,5%. Nei primi cinque mesi del 2022, le immatricolazioni di vetture a benzina si sono ridotte del 33,2% e quelle di vetture diesel del 34,8%. Le immatricolazioni delle auto ad alimentazione alternativa rappresentano invece il 50,1% del mercato di giugno 2022, in calo del 10,1% nel mese e dell’8,4% nel cumulato, dove hanno invece una quota di mercato del 52%. Le autovetture elettrificate rappresentano il 39,3% del mercato di giugno, in flessione del 9,2%, mentre, nei primi sei mesi del 2022, hanno una quota del 42,1% e calano del 7,3%. Tra queste, le ibride non ricaricabili si riducono del 10% nel mese e raggiungono il 28,9% di quota, mentre nel cumulato diminuiscono del 6,9%, rappresentando il 33% del totale. Le immatricolazioni di autovetture ricaricabili si riducono del 7% e rappresentano il 10,4% del mercato (-8,7% e 9,1% di quota nel primo semestre 2022). Tra queste, le auto elettriche hanno una quota del 4,8% e diminuiscono del 12,3%, mentre le ibride plug-in si riducono dell’1,7% e rappresentano il 5,5% del totale. Infine, le autovetture a gas rappresentano il 10,8% dell’immatricolato di giugno, di cui il 9,7% è rappresentato da autovetture Gpl (+1,4%) e l’1,1% da autovetture a metano (-62,4%). Da inizio 2022, le autovetture Gpl risultano i crescita del 5,1% e quelle a metano in calo del 63,1%. Il Gruppo Stellantis ha registrato, in Europa, 215.439 immatricolazioni nel mese di giugno 2022 (-16,5%) con una quota di mercato del 20,2%. Nel periodo gennaio-giugno 2022, i volumi ammontano a 1.087.879 unità (-21,1%), con una quota del 19,4%.

La Spagna totalizza 89.252 immatricolazioni a giugno 2022, il 7,8% in meno rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Nel primo semestre del 2022, il mercato risulta, così, in calo del 10,7%, con 407.757 unità immatricolate. L’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC fa notare che il mercato non è ancora riuscito a stabilizzarsi. Le vendite ai privati, che avevano registrato una ripresa nel mese precedente, sono di nuovo in leggero calo a causa dell’incertezza economica e della crisi dei microchip, che sta colpendo la produzione sia in Spagna che in Europa e ritarda l’arrivo dei veicoli alla rete di vendita. Anche l’aumento dei prezzi dei carburanti e l’incremento dell’inflazione sono fattori che incidono sulla domanda e probabilmente influenzeranno il tasso di ripresa delle vendite nei prossimi mesi. Tenendo conto di questa situazione e dell’andamento di mercato nella prima metà dell’anno, le previsioni indicano che quest’anno saranno vendute circa 800.000 autovetture. Una cifra inferiore all’anno precedente e molto lontana dal ritmo naturale del mercato nazionale, che si aggira intorno a 1,3 milioni di immatricolazioni all’anno. Nel dettaglio, secondo i canali di vendita, il mercato di giugno risulta ripartito in 34.551 vendite ai privati (-2% e 39,8% di quota), 37.100 vendite alle società (+18,4% e 41,6% di quota) e 16.601 vendite per noleggio (-43,1% e 18,6% di quota), mentre nel cumulato è ripartito in 177.132 vendite ai privati (+1,2% e 43,4% di quota), 171.590 vendite a società (+2,3% e 41,1% di quota) e 59.035 vendite per noleggio (-48,3% e 14,5% di quota). Le autovetture a benzina rappresentano il 43,5% del mercato di giugno (-7,8%) e il 42,8% del mercato da inizio 2022 (-20,3%). A seguire, le vetture ibride non ricaricabili sono il 27,8% del mercato del mese (-6%) e il 28,3% nel cumulato (+6,9%). Le autovetture diesel sono il 18% del mercato di giugno (-8,7%) e il 17,7% nel cumulato (-24,8%), seguite dalle ibride plug-in (4,8% nel mese e 5,8% nel cumulato), dalle elettriche (3,5% nel mese e nei primi sei mesi) e dalle auto a gas (2,5% nel mese e 1,9% da inizio 2022). Le emissioni medie di CO2 delle nuove autovetture si attestano a 121,7 g/km a giugno e a 120,9 g/km da inizio anno.

In Francia, a giugno 2022, si registrano 171.087 nuove immatricolazioni, in calo del 14,2% rispetto a giugno 2021. Nei primi sei mesi del 2022, la flessione si attesta al 16,3%, per un totale di 771.980 immatricolazioni. In riferimento alle alimentazioni, a giugno calano le autovetture a benzina (-19,5%, con il 36,9% di quota) e diesel (-25,6%, con il 17,8% di quota). Le auto ad alimentazione alternativa vedono diminuire il proprio mercato del 3,4% nel mese, con il 45,4% di quota, e crescono del 10,2% nei primi sei mesi 2022, con una quota di mercato del 45,6%. Le ibride (25,2%), superano la quota del diesel. Tra le ibride, quelle ricaricabili hanno una quota del 7% (-27,5%) e quelle non ricaricabili del 25,2% (+15,1%). Infine, le elettriche raggiungono il 12,8% del mercato (+4,7%), quelle a gas lo 0,3% e quelle a bioetanolo lo 0,2%. Da inizio 2022, in calo le autovetture diesel del 38,8% con una quota di mercato del 16,8%, e le vetture a benzina (-25,9%), che rappresentano il 37,5%. In crescita, invece, le ibride non ricaricabili del 7,1%, le elettriche del 28,7%, quelle a gas dell’11%, mentre risultano in calo le ibride plug-in del 12,5%.

Nel mercato tedesco sono state immatricolate a giugno 224.558 unità, con una flessione del 18,1%. A gennaio-giugno 2022, le immatricolazioni si attestano a 1.237.975, in calo dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2021 (ma del 33% rispetto a gennaiogiugno 2019). Gli ordini domestici, a giugno 2022, risultano in calo del 15% su base annua, mentre nei primi sei mesi del 2022 crescono del 4%. Guardando ai canali di vendita, le autovetture intestate a società rappresentano il 64,3% del totale immatricolato, contro il 35,7% delle vetture intestate ai privati. Con 32.234 nuove immatricolazioni (-3,5%), a giugno le auto elettriche raggiungono una quota di mercato del 14,4%. Con riferimento alle auto ibride, sono state immatricolate complessivamente 65.363 vetture, in calo del 14,6%, con il 29,1% di quota, di cui 26.203 plug-in, in calo del 16,3% e l’11,7% di quota. Il 37% delle nuove auto è a benzina (83.175 autovetture, -23,2%) e il 18,9% è diesel (42.495 autovetture, -22,3%). Le vetture a gas rappresentano lo 0,6% del mercato: 1.120 auto nuove Gpl e 116 a metano. Da inizio 2022, le vetture a benzina rappresentano il 35,8% del mercato, le diesel il 19,9%, le ibride il 30,1% (di cui l’11,2% ricaricabili), le elettriche il 13,5% e, infine, quelle a gas lo 0,7%. La media delle emissioni di CO2 delle nuove autovetture è pari a 117,8 g/km a giugno 2022 e a 120,1 g/km nel cumulato.

Il mercato inglese, infine, a giugno totalizza 140.958 nuove autovetture immatricolate, con un calo del 24,3%. Si tratta del giugno più debole dal 1996. Nei primi sei mesi dell’anno, le immatricolazioni si attestano a 802.079 unità, l’11,9% in meno rispetto a gennaio-giugno 2021. L’Associazione inglese dell’automotive SMMT fa notare che la carenza di semiconduttori sta mettendo in difficoltà il mercato delle auto nuove ancora di più rispetto ai lockdown dello scorso anno. La domanda di veicoli elettrici continua ad essere l’unico punto di forza, dato che il numero di auto elettriche in circolazione è più alto che mai, ma questa crescita, pur apprezzabile, non è ancora sufficiente a compensare la debolezza dei volumi complessivi, il che ha enormi implicazioni per il rinnovo del parcocircolante e per il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di carbonio. Con gli automobilisti alle prese con l’aumento dei costi del carburante, comunque, il passaggio a un’auto elettrica è sicuramente favorito e l’industria sta lavorando molto per migliorare l’offerta e dare la priorità alle consegne di questo segmento di vetture, in grado di far risparmiare i consumatori. La quota di mercato dei privati, nel mese, si attesta al 49,3%, mentre le vetture destinate a società rappresentano il 50,7% delle vendite. Per tipo di alimentazione, per le auto diesel si registra una quota del 5,7% nel mese e da inizio 2022 (in entrambi i casi il dato più basso tra i major market), per quelle a benzina del 44% nel mese e del 43,8% nel cumulato, mentre le ibride non ricaricabili sono il 28,7% del mercato di giugno e il 29,7% di quello del cumulato. Infine, le autovetture ricaricabili rappresentano il 21,6% del mercato del mese (16,1% le BEV e 5,5% le PHEV) e il 20,8% da inizio anno (14,4% le BEV e 6,4% le PHEV).

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