Esercitazione di contrasto alla pirateria nel Golfo di Guinea con la Marina Militare

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La nave portacontainer MSC Marta e la fregata Marceglia della Marina Militare sono state protagoniste lo scorso 22 ottobre di una esercitazione anti pirateria nel Golfo di Guinea; si è trattato della simulazione di un attacco e delle conseguenti azioni di reazione della nave militare italiana. L’esercitazione rientra nel contesto delle attività condotte periodicamente dalla Marina Militare in supporto alle compagnie di armatori e finalizzate alla sicurezza marittima, ancor più rilevante per coloro che operano in contesti particolarmente a rischio. Nel Golfo di Guinea il fenomeno della pirateria è presente da tempo, tuttavia nell’ultimo periodo il livello di sicurezza, anche grazie a queste operazioni, si è notevolmente innalzato. Nave Marceglia ha ricevuto un segnale di allarme che comunicava il tentativo di presa di controllo della MSC Marta da parte di un gruppo di pirati; a quel punto ha serrato le distanze con la portacontainer e ha inviato a bordo, tramite elicottero, un team di specialisti della Brigata Marina San Marco. L’azione ha permesso di sventare l’attacco, consentendo la ripresa delle normali operazioni commerciali. L’attività si è svolta in collaborazione fra la Marina Militare, la MSC e Assarmatori. “Si tratta di esercitazioni che si svolgono ormai regolarmente – è il commento di Assarmatori – e che rivestono una grande importanza per la tutela degli equipaggi delle navi italiane e del carico su rotte a rischio, oltre a confermare l’elevato livello di coordinamento raggiunto fra CINCNAV (Comando in Capo della Squadra Navale con sede a Roma), Assarmatori e le compagnie di navigazione che operano nell’area. Determinante in questi casi l’addestramento degli equipaggi e il ruolo svolto dalla Marina Militare italiana, prezioso e insostituibile a protezione anzitutto delle vite umane. Il Golfo di Guinea è una delle aree ritenute più ‘calde’ sotto questo punto di vista, ma anche grazie a questo tipo di attività e alla costante presenza e sorveglianza di queste acque il numero di attacchi negli ultimi mesi è sensibilmente calato”. “Questo – proseguono dall’Associazione – non deve far abbassare la guardia. La collaborazione fra la Marina Militare e la Marina Mercantile è un presidio di sicurezza irrinunciabile e i risultati dell’interazione fra equipaggi e militari sono appunto sotto gli occhi di tutti”.

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