Il software gestionale in Italia: il percorso di trasformazione di PMI e PA

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Nel 2021, le aziende che operano in Italia nell’ambito del software e dei servizi a esso correlati, hanno generato un fatturato di 51,3 miliardi di euro, in crescita del 14% rispetto a quanto registrato nel 2020. Le PMI e le grandi imprese rappresentano l’86% del mercato, per un totale di 44,2 miliardi di euro, mentre le microimprese arrivano a 7,1 miliardi.

Guardando esclusivamente alle software house in ambito software gestionale (comparto che conta oltre 133.000 dipendenti impiegati) queste hanno generato un fatturato complessivo di 19,9 miliardi di euro nel 2021, in crescita del 16% rispetto all’anno precedente.

Queste alcune delle evidenze emerse dalla ricerca Il software gestionale in Italia: il percorso di trasformazione di PMI e PA” a cura degli Osservatori Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano in collaborazione con AssoSoftware, presentata ieri.

Cresce la consapevolezza dell’importanza del digitale, ma solo il 9% delle PMI e il 7% delle Pubbliche Amministrazioni intervistate possono definirsi “avanzate” secondo l’Indice di maturità nell’utilizzo dei software gestionali messo a punto dalla ricerca.

I benefici maggiormente riscontrati dalle PMI riguardano la capacità di prendere decisioni migliori perché più informate (76%), l’ottenimento di dati sempre aggiornati in tempo reale (74%), il controllo sulle performance di processo (72%) e la capacità di intervento in caso di anomalie e cambiamenti.

Analizzando la distribuzione dell’indice nella Pubblica Amministrazione, si osserva invece come solo il 7% del campione di enti locali analizzati può definirsi avanzato.

La tecnologia è il primo passo per un cambiamento organizzativo più profondo: è necessario guardare ai software con un approccio strategico e integrato per ottenere flussi di lavoro più snelli e interconnessi, nonché supportare migliori decisioni grazie a dati corretti e sempre aggiornati” afferma Pierfrancesco Angeleri, Presidente di AssoSoftware. “La crescita dei dati di adozione dei software gestionali è incoraggiante ma il nostro tessuto di imprese e pubbliche amministrazioni deve ancora maturare, abbattendo i freni culturali e costruendo competenze digitali. I vantaggi derivanti dall’uso di software gestionali sono comunque tangibili, lo dimostrano chiaramente i dati sulle performance che crescono a fronte di un aumento dell’adozione e dell’integrazione dei software.

La consapevolezza sulla rilevanza strategica dei software è ormai radicata, in ambito pubblico e privato, pur con obiettivi diversi” aggiunge Piermassimo Colombo, Vicepresidente AssoSoftware. “Le PMI e le PA avanzate nel percorso di trasformazione sono ancora poche ma i casi di successo evidenziano benefici tangibili legati all’efficienza e all’efficacia dei processi. L’impatto potenziale di queste soluzioni sul sistema paese è significativo ma deve essere correttamente guidato. Enti e aziende dichiarano una mancanza di risorse finanziarie e competenze per poter accelerare: è necessario che tutto l’ecosistema, a partire dalle istituzioni fino agli attori del mercato, si muova in modo coordinato per favorire questo percorso, promuovendo piani di incentivazione e lavorando alla creazione delle competenze digitali nel Paese, ambito su cui l’Italia è particolarmente indietro rispetto al resto d’Europa”.

“La pandemia ha fatto maturare una nuova consapevolezza nel Paese sull’importanza del digitale per le imprese di ogni settore. L’adozione di strumenti digitali a supporto dei processi è cresciuta, anzitutto per una risposta tattica all’emergenza, che ha portato le applicazioni a proliferare in poco tempo” dichiara Marina Natalucci, Responsabile della ricerca sul software gestionale degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano“Questo è evidenziato dalla crescita del business riscontrata dai produttori di software, che caratterizza un settore in buona salute nonostante gli anni di crisi pandemica. La maturità di utilizzo da parte delle organizzazioni è lievemente cresciuta, dopo una prima adozione contingenziale. Aziende e PA hanno avviato un percorso di consolidamento della tecnologia. Manca ancora però un vero commitment organizzativo alla revisione delle modalità di lavoro e una chiara visione strategica sul digitale, che faccia leva anche sui software gestionali”. 

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