Stop al Superbonus, CNA: “Un incubo per le imprese. Muoiono per aver rispettato la legge”

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Non sappiamo se domani mattina 40 mila aziende riusciranno ad aprire le loro attività. Quello che sta avvenendo in queste ore, con lo stop totale ai Bonus dell’edilizia è un incubo“. Con queste parole il presidente di CNA Costruzioni di Ancona, Giampiero Cardinali, sottolinea con forza la contrarietà profonda di tutto il sistema CNA rispetto all’inaspettato provvedimento preso dal Governo nelle ultime ore che di fatto chiude la stagione dei bonus dell’edilizia.

 

Un provvedimento che non si limita a eliminare, senza alcune misura graduale, un provvedimento che ha mostrato in maniera lampante la sua bontà negli ultimi mesi, innescando un’onda economica e di investimenti che non si vedeva da decenni, ma che uccide ogni speranza di chi aveva confidato anche nel virtuoso meccanismo di acquisto dei crediti maturati dalle banche da parte delle Pubbliche Amministrazioni e quindi lo sblocco del meccanismo di cessione degli stessi alle banche.

 

La scelta del Governo di intervenire con la propria tagliola anche su questa opportunità è inclassificabile – sottolinea Cardinali -. Ci sono in Italia 100mila cantieri bloccati che generano caos e incertezza per un milione di cittadini. È necessario che lo Stato con urgenza si faccia carico di trovare una soluzione definitiva. Le imprese non possono pagare a carissimo prezzo per aver rispettato una legge dello Stato.”

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