FMG compie 120 anni e disegna con Eagle il futuro del Porto di Ancona

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Una zona nevralgica di  50 mila metri quadri del Porto di Ancona ora si candida a diventare non solo polo logistico fondamentale per lo sviluppo del traffico merci dello scalo, ma anche punto di riferimento sociale e culturale per la città. E’ l’intervento più importante realizzato nel Porto di Ancona negli ultimi 50 anni. Cambierà in maniera definitiva e migliorativa lo skyline di Ancona e del suo scalo

 

Frittelli Maritime Group compie 120 anni e, durante la celebrazione di questo storico traguardo, lancia il progetto più importante legato alla logistica integrata degli ultimi 50 anni all’interno del Porto di Ancona: Eagle. Questo in sintesi quanto accaduto ieri sera al teatro delle Muse di Ancona davanti ad una platea ricca di personalità del mondo dell’imprenditoria, della politica, delle istituzioni e delle professioni.

Un excursus storico che ha messo in risalto accadimenti e innovazioni che hanno contraddistinto il ‘900 e il XXI secolo. Un presente che, numeri alla mano, fa di FMG, una società muscolare con oltre 600 addetti e 100 milioni di euro di fatturato. Infine il futuro prossimo, che grazie all’acquisto da parte del Gruppo dell’area ex Bunge, darà l’occasione a FMG non solo di avere spazi importanti per lo sviluppo del proprio business, ma di rigenerare e riqualificare l’intera area con un grandioso progetto di archeologia industriale che avrà come destinazione gli uffici del Gruppo e, allo stesso tempo, tutta una serie di spazi a uso pubblico che torneranno in fruizione alla cittadinanza. Un progetto, Eagle, che indubbiamente cambierà in maniera definitiva e migliorativa lo skyline di Ancona e del suo scalo e lo caratterizzerà nei decenni a venire.

Il progetto Eagle: green, blue e futuristico

Un progetto che si sviluppa su 50.000 mq e che darà vita ad una moderna concezione dell’ambiente di lavoro: “FMG Village” ospiterà, infatti, i nuovi uffici, un ristorante, una palestra e uno spazio dedicato alle mostre, aperto non solo ai collaboratori, ma, sulla base di una programmazione, esteso a tutta la cittadinanza.

“Sarà realizzato – ha dichiarato il dott. Albero Rossi Fondatore, Presidente e Amministratore di FMG durante la serata di ieri sera – nella parte retrostante le banchine 19, 20 e 21 e dotato di un impianto fotovoltaico capace di produrre energia elettrica per 2mw/h, in grado di soddisfare le esigenze energetiche di 600-700 famiglie. Parte dell’energia sarà utilizzata dall’attività, il resto sarà venduta contribuendo all’obiettivo dell’Authority di ridurre del 30% l’emissione di gas serra nel porto di Ancona entro il 2025. Una parte dei locali sarà destinata a eventi aperti alla città, mostre o progetti da portare avanti con le Università. Quando ho proposto il progetto Eagle al mio staff, ho visto nei loro occhi incredulità, ma non ci stiamo inventando nulla. Strutture di questo genere sono presenti nel mondo e in Italia, ma sono convinto che la posizione su cui andremo a lavorare, questa sì, che è unica. Solo volgendo lo sguardo avremo la possibilità di ammirare la costa pesarese e romagnola, la vastità del Mare Adriatico e la città di Ancona con la meravigliosa prospettiva da mare verso terra, la stessa di cui possono godere i naviganti che approdano nel nostro scalo, la stessa che da secoli contraddistingue la nostra città legata a doppio filo con il porto dorico. Abbiamo una grande storia, ma soprattutto
abbiamo molti progetti sfidanti per il futuro, perché questo è l’unico modo in cui sappiamo fare impresa: guardare sempre avanti, generando il cambiamento, invece di subirlo. Anni fa, quando Adriatica di Navigazione era in procinto di chiudere i battenti, i collaboratori della società rischiavano di perdere il lavoro: è stato quello il momento in cui abbiamo deciso di trasformarci da agenti marittimi ad armatori. Così, abbiamo messo le fondamenta per costruire una grande azienda, che oggi ha inaugurato una nuova e modernissima sede”.

La serata

La serata si è svolta su 3 momenti che dopo i saluti del Sindaco Mancinelli ha visto dialogare la giornalista Veronica Gentili con il Presidente Rossi che ha lanciato il progetto Eagle e una serie di video del passato e presente del Gruppo. Si è poi passato a un tavolo più tecnico moderato dal giornalista Nicola Saldutti Caporedattore Economia, Corriere della Sera che ha visto la partecipazione di Massimo Deadreiss Direttore Generale SRM, Centro Studi collegato al Gruppo Intesa San Paolo, Silvia Paparella Membro dell’Academia Pontificia AD RemTech Expo Hub Tecnologico Ambienta di Ferrara, Gian Luca Gregori Magnifico Rettore Univpm e Rosanna Cintoli Direttrice Generale Arpa Marche. Un terzo e ultimo tavolo sempre moderato da Veronica Gentili ha visto disquisire il modo delle istituzioni e dei rappresentati dell’industria i quali hanno convenuto sulla necessità di implementare e investire nel sistema integrato logistico delle Marche formato da Aeroporto, Porto e Interporto. A quest’ultimo dibattito hanno partecipato: il Vice Ministro Alle Infrastrutture e Trasporti Edoardo Rixi, il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il Presidente dell’Adsp del Mare Adriatico Centrale Vincenzo Garofalo e il Presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini.

Il commento del Viceministro Rixi

“Il recupero delle strutture industriali, – ha commentato il Viceministro Rixi – la valorizzazione del patrimonio storico e la capacità di trasformare ciò che esiste ed inquina in una dimensione del fare impresa che dà nuova vita alla città, sostenendola dal punto di vista energetico, ma anche sociale e culturale. Questi sono i tratti distintivi di un agire imprenditoriale che spero non riguardi solo Ancona,bche può essere fiera di questo progetto, ma anche le importanti realtà portuali del nostro paese, che possono sicuramente seguire l’esempio del capoluogo dorico.”

L’augurio del Sindaco Mancinelli

“Un’integrazione porto-città che non può che renderci felici, – ha sottolineato la sindaca di Ancona Valeria Mancinelli – un progetto molto significativo: intanto perché recupera in termini produttivi, oltre che di rigenerazione urbanistica, un’area importante dentro lo scalo. Che poi siano anche innestate possibilità di avere un utilizzo esteso all’intera città, è segno importante in un rapporto ineludibile che va gestito con intelligenza”.

Gabriele Costantini

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