Commercio Equo, Girolomoni prima filiera food 100% italiana ad entrare nella World Fair Trade Organization

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Dal giusto compenso alla tutela ambientale, principi garantiti in ogni fase per la produzione della pasta. Sabato 25 marzo incontro nell’ambito della Fiera “Fa’ la cosa giusta!” di Milano

 

 

Una filiera completa della pasta, tutta italiana e biologica, il cui rispetto dei principi del commercio equo è oggi garantito da una delle organizzazioni internazionali più autorevoli in materia. La Cooperativa agricola Gino Girolomoni è stata riconosciuta impresa garantita “Fair Trade” dalla World Fair Trade Organization (WFTO), network mondiale di organizzazioni del commercio equo e solidale che conta più di 350 soci in 70 Paesi.

Questo riconoscimento arriva al termine di un’accurata fase di indagine in cui WFTO ha verificato il rispetto degli standard sul commercio equo, tra cui il giusto compenso per il lavoratore e la tutela ambientale. Un impegno che continuerà ad essere monitorato costantemente da WFTO.

Nel mondo del commercio equo, questo importante sistema di garanzia si distingue perché riguarda non solo un prodotto ma tutta l’impresa; nel caso dell’ecosistema Girolomoni, che ha costruito una filiera completa dal campo alla tavola, questo significa che il rispetto di questi principi è applicato in ogni fase: dall’attività agricola per la coltivazione e il conferimento del grano, alla lavorazione nel mulino fino al pastificio, dando vita ad una pasta garantita “fair trade” non solo dal punto di vista della materia prima, ma anche del contesto che l’ha prodotta. Si tratta della prima filiera food 100% italiana ad entrare nella World Fair Trade Organization.

“Da sempre sentiamo nostri i principi del commercio equo e solidale – sottolinea Giovanni Battista Girolomoni, presidente della Cooperativa –; siamo nati oltre 50 anni fa sulla collina di Montebello, nelle Marche, proprio per dare un’opportunità al lavoro contadino che stava morendo, applicando fin da allora come fattori fondanti valori come il giusto compenso e la sostenibilità ambientale. L’ingresso nel sistema di garanzia WFTO segna una nuova importate tappa di questo cammino e rappresenta l’impegno a tener ben saldi questi valori anche per il futuro.  Il commercio equo – aggiunge Girolomoni – si è tradizionalmente occupato di importare prodotti da molti paesi del mondo secondo principi di equità, giustizia e solidarietà, oggi si sta affermando anche la necessità di valorizzare le realtà locali che seguono gli stessi principi. La Fiera Fa’ la cosa giusta! di Milano sarà un importante momento di confronto su questo”.

La Girolomoni racconterà infatti la sua esperienza e il suo ingresso in WFTO nell’ambito di “Fa’ la cosa giusta!”, Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in programma dal 24 al 26 marzo a Milano (padiglioni dell’Allianz-MiCo). In particolare, sabato 25 marzo Giovanni Battista Girolomoni interverrà all’incontro “C’è vita oltre il mercato? Emergenze, guerre, crisi e diritti: il commercio equo e la costruzione dell’altro”, organizzato da Rete Italiana di Economia Solidale (Ries) e Altreconomia (ore 12, Piazza Fa’ la cosa giusta!).

Posizione stand Girolomoni alla Fiera Fa’ la cosa giusta!: stand SC1 – padiglione Mangia come parli

 Estesa sulla collina di Montebello ad Isola del Piano (Pu), la Gino Girolomoni è una cooperativa agricola impegnata nella produzione e commercializzazione di prodotti da agricoltura biologica. L’attività principale è nella produzione della pasta: il modello “dal seme al piatto”, con una intera filiera votata al biologico costruita in 50 anni di lavoro, rende la Girolomoni un caso unico in Italia e in Europa. Erede dell’esperienza straordinaria di Gino Girolomoni, da molti considerato padre del movimento biologico in Italia, che avviò la sua attività pioneristica nel 1971, la nuova generazione prosegue questa storia affascinante fatta di rispetto per la terra, valorizzazione del lavoro e promozione dell’agricoltura sostenibile.

La cooperativa conta 30 soci e 70 dipendenti, e coinvolge nella filiera circa 400 aziende agricole attraverso la cooperativa Montebello. Il sito produttivo comprende 80 ettari coltivati e lo stabilimento, alimentato ad energia rinnovabile, con mulino, pastificio e magazzini.  L’estero è il mercato principale: Girolomoni esporta oggi in 28 paesi, fra cui i principali sono: Francia, Germania, USA, Spagna, Australia e Giappone.

La cooperativa è parte dell’ “ecosistema Girolomoni”, che comprende anche la Fondazione Girolomoni per la cultura, la cooperativa Montebello per l’agricoltura, l’agriturismo per l’accoglienza e il Consorzio Marche Biologiche per promuovere l’approccio di filiera e la necessità di fare rete. www.girolomoni.it

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