Cybersecurity e AI, tra pericoli e opportunità

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Protagonista in negativo e in positivo, l’intelligenza artificiale è al centro del dibattito sulla sicurezza informatica: da strumento per sviluppare e distribuire malware a soluzione per migliorare le difese, l’AI sta giocando un ruolo sempre più importante nel settore della cybersecurity.

 

Il dualismo dell’intelligenza artificiale

Attrice ambivalente della cybersecurity, l’AI agisce da una parte a favore della sicurezza, permettendo una difesa più rapida ed efficace dagli attacchi digitali, attraverso l’individuazione, l’analisi, la classificazione e il monitoraggio delle minacce, e dall’altra invece affianca i criminali che la utilizzano per sferrare attacchi più complessi e difficili da rilevare, attraverso la creazione di malware e virus.

Malware e virus che stanno crescendo vertiginosamente, tanto che, secondo il report di Trend Micro Research sulle minacce informatiche, nell’ultimo anno il numero di vulnerabilità critiche a livello globale è raddoppiato rispetto al 2021.

Nonostante il podio sia formato da Giappone, Stati Uniti e India, non va meglio all’Italia, quarto paese al mondo e primo in Europa per attacchi malware: con un incremento del 300% degli attacchi, l’Italia si conferma infatti uno dei Paesi più colpiti dai cybercriminali.

Visto il pericolo crescente, il presente, ma soprattutto il futuro, vedrà quindi una battaglia che si muoverà al ritmo dello sviluppo delle capacità dell’intelligenza artificiale e di coloro che la useranno come strumento di difesa o di aggressione informatica.

 

Come rinforzare le proprie difese

 Nonostante l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per migliorare le proprie difese sia un’ottima strategia, per proteggersi al meglio dagli attacchi cyber è necessario prima di tutto seguire alcuni suggerimenti. Ogni utente ha infatti il diritto e la responsabilità di mantenere al sicuro i propri dispositivi collegati alla rete, e di conseguenza la privacy dei dati.

Per questo, oltre a una maggiore consapevolezza sui rischi di certi comportamenti, come la digitazione dei dati della propria carta di credito o di password su siti di dubbia affidabilità, è consigliabile adottare alcune misure di sicurezza preventive, come usare password sicure, evitare le reti Wi-Fi pubbliche, aggiornare il sistema operativo e i programmi, eseguire regolarmente il backup dei dati e installare un antivirus su tutti i propri device. Quest’ultimo, infatti, è indispensabile per raggiungere un livello di protezione adeguato: per chi dovesse essere in difficoltà nella scelta, data l’ampia disponibilità di servizi, sul sito html.it è consultabile una raccolta completa dei migliori antivirus disponibili, a seconda delle esigenze e dei dispositivi da proteggere.

 

 Il caso dell’Ucraina

Tra i molteplici modi per utilizzare l’AI, in Ucraina se ne sta diffondendo uno in particolare, molto pericoloso. Come confermato anche da NewsGuard, il programma che contrassegna le notizie permettendo agli utenti di riconoscere quelle false, sono in aumento i cosiddetti newsbot, i siti generati dall’intelligenza artificiale. Questi ultimi, infatti, con costi molto bassi, creano e diffondono notizie false, contribuendo alla disinformazione e alla mistificazione degli eventi attraverso la pubblicazione di migliaia di articoli.

Inoltre, come emerso in uno degli ultimi rapporti sullo stato della cybersicurezza in Ucraina, programmi come ChatGPT potrebbero essere già utilizzati dagli Stati nelle loro attività informatiche, e diventare così in futuro una delle principali minacce alla sicurezza umana, in quanto l’uso di questa tecnologia è in continua crescita.

 

 

 

 

 

 

 

 

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