Bonus, voucher, deal, coupon: il lessico del risparmio

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Gli acquirenti digitali aumentano a dismisura: a confermarlo è un Report di Idealo, dello scorso febbraio. Secondo la ricerca l’84,5 per cento dei naviganti compra online almeno una volta al mese, un dato che sale se si considerano il 23 per cento di consumatori “intensivi”, che acquistano su Internet almeno una volta a settimana.

Indipendentemente dall’intensità e dalla frequenza con cui si compra da shop online e marketplace, a emergere è un ulteriore, importante dato: il 49,1 per cento degli utenti è alla costante ricerca di sconti, anche attraverso i comparatori di prezzi. Il 41,6 per cento del campione considerato, inoltre, presta molta attenzione alla presenza di buoni sconto e codici promozionali, mentre sono il 41,2 per cento coloro che vogliono essere informati rapidamente su eventuali ribassi di prezzo rispetto a un dato prodotto o servizio. Questo fenomeno è particolarmente diffuso in riferimento a beni come elettrodomestici, prodotti hi-tech ma anche sneakers e altri capi di abbigliamento.

Si è parlato di codici sconto e buoni, alcune delle modalità tramite cui le aziende di e-commerce attuano online le proprie politiche promozionali. Si tratta di strumenti davvero utili per risparmiare facendo e-shopping, anche se talvolta su questi termini si può creare un po’ di confusione. Ecco dunque una lista delle parole più usate nel marketing innovativo promozionale 2.0, alle quali corrispondono significati, contenuti e ambiti applicativi diversi, a seconda della tipologia di impresa e del bene/prodotto/servizio messi in vendita.

I CODICI SCONTO O CODICI PROMO

Il codice sconto è un concetto molto simile a quello di coupon, ma con sfumature diverse. I codici sconto sono infatti delle stringhe alfanumeriche che si possono utilizzare nei marketplace nazionali e internazionali per ricevere sconti importanti su servizi e merci di ogni genere. I codici sconto vengono emessi quotidianamente all’interno di piattaforme dedicate come Codicesconto: ad esempio “REGALO 444” o “SCONTO 925” potrebbero essere benissimo codici da digitare nel campo richiesto per completare l’acquisto di un capo di abbigliamento, come di un cosmetico, un bene per la casa, e così via.

Nel caso dei servizi, non raro è che i codici sconto prendano il nome di “codici bonus”, in quanto la parola bonus sta a significare un’aggiunta di contenuto, un extra, un beneficio in più rispetto a quelli contenuti nella regolare offerta. Codici bonus possono essere applicati, ad esempio, dalle banche, come credito iniziale per l’apertura di un conto; allo stesso modo i codici bonus casinò sono tecniche di marketing degli operatori per incentivare nuove registrazioni rilasciando un iniziale credito gratuito da spendere, a mo’ di prova, nei giochi. Un ulteriore esempio di codice bonus è quello rilasciato da alcune piattaforme di trading per dare il benvenuto ai nuovi utenti, e così via.

I COUPON

Il coupon, nel linguaggio comune legato al commercio tradizionale, è un tagliando da ritagliare da una rivista o dalla confezione di un prodotto, per ottenere uno sconto al momento di presentarlo in cassa. Con la diffusione del commercio elettronico, il coupon ha iniziato ad essere digitalizzato, così come hanno cominciato a nascere vere e proprie piattaforme di couponing, che aggregano questo genere di offerte anche attraverso l’affiliazione di aziende appartenenti alle categorie più disparate, dall’abbigliamento ai viaggi, dai servizi alla persona al food.

I coupon, nello specifico, sono tagliandi promozionali digitali che si possono ottenere nei siti specializzati come Groupon o Scontiecoupon, e altri simili: solitamente sono dei codici testuali che vanno digitati al momento del completamento della transazione, ovvero quando si conferma il “carrello acquisti”. Se si compra per la prima volta in un negozio di farmacia online o in uno shop di generi alimentari, ad esempio, i coupon contengono la dicitura “WELCOME”, ma ne esistono anche altri per ottenere vantaggi se ci si iscrive alla newsletter, o spese di spedizione gratuite, e così via. Inutile aggiungere altri esempi, perché i coupon ottenibili dalla Rete coprono davvero ogni ambito merceologico, senza contare quelli dei servizi.

I VOUCHER E I DEAL

Molte volte i coupon vengono confusi con i voucher. In realtà i voucher, utilizzati soprattutto per le prenotazioni alberghiere, di ristoranti, di servizi alla persona (massaggi, cure, trattamenti estetici), oppure per l’acquisto di ticket per concerti o altri spettacoli, hanno una caratteristica diversa: le piattaforme che li offrono prevedono che questi debbano essere acquistati, per avere diritto allo sconto. Il tagliando, che viene generato e inoltrato in formato digitale all’acquirente, va esibito in loco per godere dell’offerta stessa. Spesso i coupon possono essere utilizzati per fare un regalo, inoltrando alla persona il buono da stampare per usufruire del servizio.

Un concetto ancora diverso è quello di deal, che si è diffuso a partire dall’iniziativa di gruppi d’acquisto come Groupalia: gli sconti per l’acquisto di beni come automobili o altri articoli costosi possono raggiungere anche il 90 per cento del totale. La condizione, tuttavia, è che l’offerta raggiunga un numero minimo di acquirenti. Non è sempre detto che questo avvenga, ma il vantaggio, nel caso in cui la soglia minima sia raggiunta, risulta essere davvero consistente, tanto più quando il bene ha un prezzo elevato.

 

 

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