Stati Generali internazionalizzazione: oggi ai b2b protagoniste 300 imprese marchigiane

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Un evento unico quello in corso a Colli del Tronto da stamattina, all’interno delle giornate degli Stati Generali dell’internazionalizzazione organizzati da Camera Marche in occasione della 32^ Convention di Assocamerestero

230  le imprese iscritte ai b2b, 300 quelle che poi hanno riempito la Sala Raffello del Casale di Colli del Tronto, da venerdì 16 teatro della riflessione sull’export marchigiano. E oggi si sono concretizzate le parole nel corso di quasi 1400 incontri ai 79 desk delle Camere di Commercio Italiane all’estero presenti in rappresentanza di 55 mercati.  Davvero tutto il mondo è presente, e, dall’altra parte dei desk ci soni  tutti i comparti economici delle Marche: agroalimentare, moda, meccanica, mobile, turismo. Imprese, ma anche Associazioni di categoria, Università e  start up innovative.

Genni Nevoso è la Segretaria Generale della Camera di Commercio italiana a Los Angeles dove vive a due passi dal Campus di Netflix, è nativa di Tortoreto in Abruzzo ma ha origini marchigiane. “Le imprese marchigiane arrivano con il vantaggio competitivo dell’artigianalità, uno storytelling importante e un valore aggiunto in termini di qualità e storia da non sottovalutare. A LA abbiamo portato avanti la cultura del cinema e dell’enogastronomia italiana ( partecipando anche alla apposizione della stella dedicata a Pavarotti nella walk of fame ndr). Per posizionare prodotti sugli scaffali della distribuzione statunitense non esiste una formula magica non c’è ma bisogno di  pensare in maniera creativa. Bisogna studiare il mercato, conoscere prima di arrivare, e differenziarsi, avere l’umiltà di non partire dal presupposto di avere il made in italy o Marche. Bisogna innovare e non fare conto solo sulla tradizione”. Al desk di Los Angeles c’è un’impresa di Porto San Giorgio, la Beach Vibes, che produce accessori per la spiaggia (teli, borse, kimono) rappresentata da Caterina Pancotto che spiega “ho creato questo brand per il mercato italiano e per quello americano, l’idea era quella di esportare il nostro prezioso life style in tutto il mondo e soprattutto in Paesi dove l’estate dura tutto l’anno. Siamo già affacciati nel mercato USA e in Thailandia, vogliamo farci conoscere e riconoscere per stile e qualità. Ci interessa anche Singapore. Oggi abbiamo la possibilità di colloquiare con persone che vivono e lavorano dall’altra parte del mondo ma che col cuore sono in Italia, questa energia e empatia che respiriamo oggi ci daranno la forza di entrare in mercato grandi ma che sanno apprezzare le cose  piccole e preziosissime che le Marche propongono”.

Fernando Cascaes è il Segretario di Florianopolis, isola nel sud del Brasile vicino alla città di Santa Cateria dove si concentra un terzo del Pil del Paese, vocata all’agroalimentare ma anche considerata la Silicon Valley del Sud America “è la prima volta nelle Marche. Non sospettavamo fosse un mercato tanto interessante, faremo affari. Cerchiamo soprattutto tecnologia, tessile e materie plastiche. Oggi incontrerò un’impresa che si occupa di ricarica per le bici elettriche: per noi le energie rinnovabili sono una frontiera importantissima”.   Che i collegamenti infrastrutturali sono un limite per le Marche, ma che il potenziale del nostro mercato è alto, emerge anche dalle parole della Segretaria della Camera di Budapest Adel Vinter che osserva “per noi è già una notizia che dopo un viaggio così lungo e complesso si arriva in una terra tanto bella e ricca di opportunità; il confronto con le altre Camere è una forza. L’Italia è già partner importante per l’Ungheria, ci sono buone premesse; noi siamo un luogo strategico dove produrre per la disponibilità forza lavoro qualificata e per un  potere d’acquisto in crescita. Nelle Marche cerchiamo produttori di macchine per l’agroalimentare, da noi assenti. Ci interessano anche moda e mobile”

L’America è da sempre una frontiera e oggi, lo sanno bene gli imprenditori del calzaturiero, è guardata come uno dei mercati dove riorientare produzioni destinate tradizionalmente ad altri Paesi. Cruciale in tal senso New York, che, spiega il Segretario Generale Federico Tozzi, è la porta commerciale agli Stati Uniti. Tozzi ha appena incontrato un’impresa che produce e commercializza olive ascolane surgelate. “L’Italia è coperta commercialmente a New York, le Marche meno. Stiamo incontrando realtà interessanti, le invitiamo a farsi sotto. Il consiglio è quello di usare NY e la nostra Camera come ingresso: domani (martedì 20) è in programma qui a Colli la presentazione di catergory buyers delle 5 catene statunitensi indipendenti che cercano prodotti italiani. E’ una prima ottima opportunità per produzioni che meritano di essere collocate in una distribuzione di qualità”.

Anche il Vietnam cerca le Marche. Spiega il Segretario Quyet Tranconosciamo questa regione per la meccanica e l’agroalimentare. Ora vorremo conoscere meglio anche alle settori approfittando delle migliori condizioni che abbiamo oggi con dazi di quotazione azzerati per tre anni. Denise De Almeda Peres è la Segretaria Generale della Camera Italiana per i Portogallo ho partecipato a molte convention ma questo appuntamento è davvero ottimo, con quattro giorni di incontri e l’opportunità di vedere tante imprese. Ci interessa molto l’agroalimentare da sempre, ma è importante la metalmeccanica e il settore delle nuove tecnologie, accogliamo start up in diverse manifestazioni fieristiche e ci aspettiamo una presenza forte di marchigiane”.

Tra le start up marchigiane a Colli c’è Foodoc, che opera nell’ambito del software, ha sede ad Altidona in provincia di Fermo ed è rappresentata a Colli da Gianni Emidi abbiamo messo a punto una soluzione tecnologica per la gestione del processo di etichettatura nell’agroalimentare” spiega “siamo qui oggi per cercare nuovi partner commerciali, potenziali clienti e investitori. Stiamo lavorando ad un nuovo progetto basato sull’intelligenza artificiale per semplificare le attività di compliance normativa : quella di oggi è un’occasione per prendere contatti e cominciare a pensare all’export. Abbiamo agenda fitta e cerchiamo di intercettare anche tavoli per cui non abbiamo preso appuntamento. Abbiamo un prodotto immateriale, complesso da capire, ma siamo fiduciosi di portare a casa contatti”. Tra i desk Valentino Fenni, del calzaturificio Dada alla ricerca di nuove piazze per il suo prodotto made in Marche per eccellenza “Siamo interessati a Sud Africa e Australia, all’altra parte del mondo …abbiamo un progetto importante promosso da Regione Marche Camera e SVEM sul mercato USA. I desk americani sono molto gettonati, mi metto in fila”.

Marche vuol dire anche produzione vitivinicola. Tra gli imprenditori del comparto incontriamo Tommaso Di Sante, titolare della Di Sante Vini a Fano, e Alessandro Starrabba dell’Azienda Agricola Conti Malacari di Offagna, in provincia di Ancona. Di Sante, che è anche rappresentante del settore agricoltura per la Giunta di Camera Marche, oggi a Colli “vogliamo farci conoscere, la mia azienda è interessata a est Europa e Regno Unito, in considerazione del fatto che con la Brexit il mercato è molto cambiato. Il tentativo è quello di creare le basi per l’interscambio ma  anche per informarci rispetto alla documentazione richiesta per l’export del prodotto vino che è complessa e diversificata nei vari Paesi”. Starrabba, la cui cantina appartiene alla sua famiglia da 15 generazioni, ci spiega che “la metà della nostra produzione è destinata all’export. Ci interessano diversi mercati, l’europeo ma anche oltre. Abbiamo incontrato il delegato del Vietnam e quello del Perù; la nostra è un’azienda piccola, produciamo molto biologico, che oggi pesa sempre di più. Gli importatori canadesi, ci dicono, cercano quasi solo biologico, lo verificherò all’incontro col delegato del Canada. Il mondo è in movimento, le aziende piccole non possono permettersi di essere così elastiche da seguirlo e questa è pertanto un’occasione davvero interessante anche per comprendere le questioni burocratiche  e doganali. Le Marche hanno forza ma hanno un problema di immagine su cui occorre lavorare molto”.

Tra gli imprenditori del turismo c’è Fausto Calabresi, anche lui in Giunta di Camera Marche “Oggi è la parte commerciale della manifestazione Convention, gli incontri si moltiplicano. C’è voglia di venire nelle Marche, abbiamo da migliorare le infrastrutture, perché c’è interesse sia tra i turisti che tra gli imprenditori”.

Federico Scaramucci rappresenta Inside Marche Live, associazione di Incoming turistico “Siamo presenti a questo incontro con interesse a incontrare il sistema camerale soprattutto europeo, il nostro target sono Francia, Belgio, Germania, Svezia. E’ un’occasione preziosa per tre motivi: innanzitutto riuscire a organizzare appuntamenti promozionali delle Marche in questi Paesi, quindi coinvolgere i loro rappresentati in educational tour in Italia, infine per allacciare rapporti diretti con imprenditori di questi Paesi con la formula del business to business”.

Mirco Pierucci di Sassocorvaro (PU) è CEO di Floema group che produce mobili da sessant’anni “il nostro è un mercato che può incidere sull’export. C’è una richiesta pazzesca di Italia nel mondo. Collaboriamo già con Nord America ed Emirati, oltre all’Europa. Ci interessa il Sud America da cui abbiamo voluto molte richieste da importatori negli ultimi tempi. Stiamo sviluppando il prodotto porte e il loro design, porte acustiche in particolare. Abbiamo attenzione all’aspetto green: essere sostenibili non è solo riciclare ma anche recuperare dal passato. Mio nonno usava il legno e meglio del legno non ce; e poi dovremmo ridurre la produzione. In passato si è pensato di sovraprodurre per ridurre i costi, invece occorre investire sulla qualità”.

A Colli è presente naturalmente Francesca Orlandi, Presidente dell’Azienda Speciale della Moda LINEA e imprenditrice del comparto “ la nostra pelletteria il prossimo anno compie 50 anni e guarda molto all’estero al medio oriente, usa ma anche a Paesi in via di sviluppo come Nigeria e Congo. Abbiamo molti appuntamenti per conoscere e fare network ma anche per rappresentare le difficoltà incontrate rispetto a certi mercati e mettere a punto insieme le soluzioni necessarie. Per questo quello di oggi è un appuntamento imperdibile”

 

Spiga Domenico Mauriello Segretario Generale di Assocameresterotutto il mondo oggi qui, in una fase in cui bisogna portare il mondo nei territori perché il patrimonio di MPMI sia facilitato ad accedere a tutti i mercati che potrebbero accoglierlo. Tutti i rappresentanti della nostra rete camerale all’estero è qui per capire impresa per impresa quali sono i mercato più adatti alle specifiche esigenze, per penetrare nuovi mercati per ampliare business già avviati, I nostri delegati domani torneranno a casa ma rimarranno in contatto con le Marche. La Camera di Commercio delle Marche, con le sue aziende speciali di settore, vede “in controluce” le caratteristiche delle imprese del territorio e sa fare da tramite per orientarle e verso i mercati e verso le Camere italiane all’estero”.  E proprio per facilitare le imprese più piccole delle Marche la Camera di Commercio ha stanziato 400mila euro di voucher; spiega a tal proposito il Presidente Gino Sabatini richiestissimo oggi da tutti i delegati esteri nello spazio promozionale di Camera Caffè dove incontra personalmente i rappresentati delle Camere per una breve presentazione dei mercati fatta nel tempo di un espresso servito in tazzine realizzate da una artigiana marchigiana “Proprio con l’occasione della Convention nell’ambito delle azioni rivolte al potenziamento della competitività delle filiere marchigiane sui mercati internazionali, Camera Marche offre un nuovo strumento per stimolare la domanda di servizi qualificati a sostegno dell’export, e, allo stesso tempo, di facilitare il contatto con la rete delle Camere Italiane all’estero in queste giorni rappresentate a Colli del Tronto. Con questa misura specifica sostiamo le imprese del territorio che, tramite contratti di servizio attivati con le Camere all’estero, intendano avviare o rendere più stabile e continuativa la propria presenza sui mercati internazionali, attraverso percorsi di rafforzamento della presenza oltre i confini nazionali, utilizzare pacchetti di servizi integrati per lo sviluppo dell’attività commerciale all’estero, eventualmente anche correlati alla partecipazione a fiere o eventi con finalità commerciale all’estero (sia in Paesi UE, sia extra Ue) o anche a fiere internazionali in Italia. La presenza massiccia delle imprese oggi ai nostri Stati Generali, l’interesse del mondo verso le Marche, ci dimostra che siamo sulla strada giusta”.

 

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