Notte europea dei ricercatori: 29 settembre 2023

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Il 29 settembre 2023 torna la Notte Europea dei Ricercatori che coinvolge migliaia di ricercatori e istituzioni di ricerca in tutti i Paesi europei per diffondere la cultura scientifica e la conoscenza delle professioni della ricerca in un contesto informale, e che vede ancora l’Italia il Paese con il maggior numero di eventi sparsi sul territorio

Torna il 29 settembre 2023 dalle ore 15.00 all’una di notte, la Notte Europea dei Ricercatori (European Researchers’ Night), uno dei principali eventi internazionali dedicati al dialogo tra ricerca e cittadini promossi nell’ambito delle Azioni Marie Skłodowska-Curie (MSCA) del Programma Horizon Europe, che per consuetudine si svolge ogni anno dal 2005 l’ultimo venerdì di settembre.

La Notte Europea dei Ricercatori si pone l’obiettivo di:
– attrarre un pubblico che non ha familiarità con la scienza attraverso un’offerta emozionante;
– garantire che il pubblico trascorra molto tempo all’evento per interagire veramente con i ricercatori;
– condividere la “scienza in divenire”: le domande, le procedure, le alleanze, i successi e le difficoltà;
– coinvolgere il pubblico e risvegliare il desiderio di sviluppare e mantenere un collegamento con la ricerca prima e dopo l’evento.

La Notte dei Ricercatori 2023 si svolgerà in 26 Paesi europei, e l’Italia sarà coinvolta con 8 Progetti e con altre 2 iniziative associate.

– BRIGHT-NIGHT (Toscana) unisce l’acronimo “Brilliant Researchers Impact on Growth Health and Trust in research” (I ricercatori di talento hanno un impatto sulla crescita, la salute e la fiducia nella ricerca) con la parola notte e dà forma così al messaggio della manifestazione: una “Notte brillante” per l’energia della ricerca e la passione dei ricercatori con visite guidate, dimostrazione di prototipi e brevetti, concorsi, premiazioni, giochi e laboratori per ragazzi, proiezioni di documentari, attività nei musei, incontri e desk informativi.
Promotori della manifestazione sono gli Atenei della regione, insieme a un’ampia rete di Enti di ricerca – fra cui il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR),l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’European Gravitational Observatory(EGO), l’Istituto Nazionale di Astrofisica(INAF), con il sostegno della Regione Toscana, nell’ambito del progetto Giovanisì.

– LEAF (oltre 20 località sparse in tutta Italia), acronimo di “heaL the pIAnet’s Future” (Cura il futuro del Pianeta), è il progetto di Frascati Scienza che prende avvio il 23 settembre con l’inizio della Settimana della Scienza e si conclude il 30 settembre, con il clou del 29 settembre con la Notte dei Ricercatori. L’obiettivo principale è rendere la scienza accessibile e divertente per tutti in chiave “pop”, generando così maggior consapevolezza sugli impatti del cambiamento climatico, ma anche sulle soluzioni messe a disposizione dalla comunità scientifica (qui il Programma).

– SHARPER (Ancona, Cagliari, Camerino, Catania, Genova, L’Aquila, Macerata, Nuoro, Palermo, Pavia, Perugia, Sassari, Terni e Trieste), acronimo è coordinato dalla Società di comunicazione scientifica Psiquadro in collaborazione con un consorzio che comprende l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), 5 Università: l’Università Politecnica della Marche, l’Università di Cagliari, l’Università di Catania, l’Università di Palermo, l’Università di Perugia, il Museo Immaginario Scientifico di Trieste, l’associazione Observa Science in Society. Partecipano inoltre come partner associati l’Università di Camerino, l’Università di Genova, l‘Università di Macerata e l’Università di Sassari. Oltre 170 le istituzioni, i partner culturali gli enti di ricerca coinvolti – inclusi CNR, INAF e INGV – pronti a reinventare le oltre 500 iniziative previste in modo da consentire la partecipazione in sicurezza a cittadini di tutte le età. Acronimo di SHaring Researchers’ Passion for Evolving Responsibilities, ovvero “condividere le passioni dei ricercatori, per il coinvolgimento e la responsabilità”, SHARPER sintetizza l’obiettivo principale del progetto: coinvolgere tutti i cittadini nella scoperta del mestiere di ricercatore e del ruolo che i ricercatori svolgono nel costruire il futuro della società attraverso l’indagine del mondo basata sui fatti, le osservazioni e l’abilità nell’adattarsi e interpretare contesti sociali e culturali sempre più complessi e in continua evoluzione.

– SOCIETY riPENSAci (Bologna, Cesena, Forlì Ravenna, Rimini e Ferrara).È il Progetto coordinato quest’anno dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) – Area Territoriale di Bologna, con partner: CINECA, Università di Bologna, INFN, INAF, INGV, ComunicaMente e Naxta.). Il titolo vuol sottolineare che ripensare a ciò che sappiamo da un’altra prospettiva è una pratica utile e necessaria per gli abitanti di un mondo che sta affrontando cambiamenti e minacce epocali. Ma riPENSAci significa anche riflettere sulla posizione che occupiamo nella società e sulle ripercussioni delle nostre azioni sull’economia e sull’ambiente. Avvalendosi di un’ampia rete di stakeholder, SOCIETY riPENSAci proporrà una grande varietà di argomenti pensati per coinvolgere pubblici diversi, con un focus particolare su ragazze e ragazzi. Gli incontri, le mostre, i laboratori, gli esperimenti, i seminari e tutte le nostre attività ruoteranno attorno ai tre macro-temi sviluppo e sostenibilità, ambiente e persone, conoscenza e digitalizzazione.

– S.T.R.E.E.T.S. (Science Technology Research for Ethical Engagement Translated in Society), progetto che coinvolge Atenei della Campania e del Lazio meridionale, CREO-Rete degli Istituti campani del CNR, e Le Nuvole, impresa culturale e ricreativa napoletana, coordinato dall’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e basato sulla convinzione che la scienza, la tecnologia, la ricerca hanno un forte impatto sulla nostra società in tutte le sue diramazioni e declinazioni, riscoprendo anche gli aspetti etici che regolano le relazioni tra scienza e società per un benessere condiviso. Le città e i borghi dove queste relazioni si incrociano sono i luoghi di STREETS (Napoli, Gaeta, Caserta, Salerno, Avellino, Pozzuoli, Capua, Santa Maria Capua Vetere Portici, Torre del Greco, Benevento, Aversa, Cassino, Ischia, Frigento, Carife, Ventotene, Castellamare di Stabia, Torchiara, Procida).

– SuperScieneME (Catanzaro, Cosenza, Lamezia Terme, Matera, Potenza, Reggio Calabria, Rende). Research is an inexhaustible (re)source of inspiration to make Europe better for the next generation” è il messaggio che il progetto delle Università Mediterranea della Calabria, della Magna Graecia, di Cosenza e della Basilicata, con la collaborazione del CNR e della Regione Calabria, punta a veicolare, alle nuove generazioni, durante l’edizione 2023. Il cuore dell’iniziativa quest’anno è rappresentato dalle attività dirette alle scuole. Con Researchers at Schools, infatti, i ricercatori incontreranno gli studenti delle scuole di Calabria e Basilicata per coinvolgerli con le discipline e la ricerca STEAM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) e per illustrare le 5 EU Missions riguardanti le seguenti sfide europee: adattamento al cambiamento climatico; lotta al cancro; ripristino degli oceani e delle acque; promozione di città climaticamente neutre e intelligenti; miglioramento della salute dei suoli.

– UNIGHT – United citizens for research (Torino, Aosta, Cuneo, Ostana, Saluzzo, Savigliano, Settimo Torinese). Torino. Altre sedi: Aosta, Cuneo, Ostana, Saluzzo, Savigliano, Settimo Torinese) il progetto che vede ricercatrici e ricercatori dell’Università di Torino, del Politecnico e degli Enti di ricerca piemontesi gemellati con colleghe e colleghi di 5 università europee dell’alleanza UNITA. Con circa 200 attività tra caffè scientifici, mostre e musei aperti, presentazione di prototipi, esperimenti, spettacoli e giochi per tutte le età, UNIGHT che proseguirà anche nella giornata di sabato 30 settembre, offre alla cittadinanza un’esperienza immersiva nel mondo della ricerca e un’occasione per partecipare attivamente alle sfide sociali più rilevanti del presente e del futuro (qui il Programma).

– BlueNIGHTs, un tocco di blu per un uso più sostenibile degli oceani (Venezia e altre località), è un progetto dedicato in particolare a far conoscere al grande pubblico le mille sfaccettature e i volti delle persone che lavorano nel campo della scienza e della ricerca marina. Gli eventi della Notte Europea dei Ricercatori nell’ambito del progetto, si svolgeranno in almeno 6 città in diverse Aree Marine Regionali (RSA) della UE, tra cui Venezia per l’area Mediterranea. Nell’occasione ricercatrici e ricercatori dell’Istituto di Scienze Marine del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-ISMAR), Università Ca’ Foscari, e il Distretto Veneziano Ricerca e Innovazione (Dvri) presenteranno 10 attività legate al mare. Anche altre città italiane vedranno la presenza di attività BLU presentate dai ricercatori in collaborazione con i progetti locali SOCIETY riPENSAci (Bologna), S.T.R.E.E.T.S. (Napoli), NET-scieNcETogether (Roma), SHARPER (Trieste). (qui il Programma)

I due eventi associati.
– NET – scieNcE Together (Roma, Viterbo, Rieti, Civitavecchia, Tarquinia, Rocca di Papa, Frascati, La Spezia, Montelibretti, Livorno, Ozzano dell’Emilia, Lampedusa, Palermo, Portici, Milazzo). NET è la “rete” che unisce i principali Enti di Ricerca e alcune Università (CNR coordinatore del Progetto, ENEA, INAF, INFN, INGV, ISPRA, CINECA, Centro Ricerche “Enrico Fermi”, ISS, Università La Sapienza di Roma, Università Tor Vergata, UniNettuno, Università della Tuscia), per promuovere la divulgazione scientifica(qui il Programma).

ERN-APULIA4 (Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Castellana Grotte). Coordinato dall’Università del Salento, coinvolge le università statali ed i principali enti pubblici di ricerca pugliesi: l’Università degli Studi di Bari, il Politecnico di Bari, l’Università di Foggia, gli enti pubblici di ricerca CNR, INFN, ENEA, IIT, INSTM, CMCC, IRCCS di Castellana Grotte, Museo MArTA di Taranto.
Focus delle iniziative sarà la narrazione del legame esistente tra ricerca e territorio investigando le nuove conoscenze nei settori delle nanotecnologie, biotecnologie, medicina personalizzata, aerospazio, agroalimentare, biodiversità, materiali per la sostenibilità, dieta mediterranea e archeologia in diretta e video dimostrativi anche con piccoli esperimenti scientifici e giochi divulgativi. I partecipanti potranno anche conoscere la storia e la passione di ricercatori e ricercatrici pugliesi e delle loro scoperte, per comprenderne meglio speranze, successi e difficoltà.

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