Giovedì 23 novembre, alle ore 18, nell’Aula Magna di Androna Baciocchi 4, si svolgerà la tavola rotonda “Confini e migrazione: (IN)visibilità, ieri e oggi”, organizzata dall’Università di Trieste in collaborazione con l’Università Primorska di Capodistria, nell’ambito delle attività del progetto Transform4Europe (T4EU).
L’incontro si concentrerà sul confine di Trieste e sulla (in)visibilità delle migrazioni, viste sia dal lato italiano che da quello sloveno: a seconda dei soggetti che lo attraversano e della sua configurazione temporale il confine è stato parte della Cortina di Ferro, spazio di connessione tra mondi, spazio di transito quotidiano o barriera europea.
A partire da un’analisi del confine e della sua funzione nel passato e nel presente, la tavola rotonda si rivolgerà alla cittadinanza per un confronto fra studiosi, istituzioni locali e testimonianze di chi ha attraversato e vissuto il confine nel percorso migratorio.
L’evento in programma a Trieste fa seguito ad un primo incontro organizzato un mese fa a Capodistria con ricercatori che lavorano sulle migrazioni e associazioni coinvolte nell’ospitalità e nell’accoglienza dei migranti.
«L’iniziativa parte da una collaborazione transfrontaliera con l’Università del Litorale (Koper), che è partner di progetto nella rete di alleanza europea Transform4Europe», spiega Roberta Altin, docente di Antropologia al Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Trieste.
«Essendo Trieste crocevia storica di migrazioni – prosegue Altin – approfondiremo il confronto transfrontaliero, comparando le testimonianze delle migrazioni di ieri e di oggi e restituendo l’evento poi tradotto ai dieci atenei internazionali partner di T4EU. L’alleanza europea è sorta proprio tra università inserite in aree di confine e di multilinguismo, al fine di cercare di costruire un senso di comunanza europea attraverso il dialogo dei diversi contesti territoriali, coinvolgendo anche istituzioni e associazioni locali».
All’interno del progetto gli studenti italiani e sloveni di UniTS e della Primorska stanno lavorando alla costruzione di un archivio di frontiera, sia sul confine croato-sloveno che sloveno-italiano, con l’obiettivo di realizzare una mostra itinerante.
Intervengono:
-
Alessandro Monsutti (Antropologo, Graduate Institute of International and Development Studies, Geneva)
-
Katja Hrobat Virloget (Antropologa, Università Primorska)
-
Roberta Altin (Antropologa, Università di Trieste)
-
Tullia Catalan (Storica, Università di Trieste)
-
Sandi Klun (Sindaco di San Dorligo della Valle – Dolina)
-
Rita Casseler (border witness)
-
Ismail Swati (border witness)
-
Studenti dell’Archivio di Frontiera
Modera: Giuseppe Grimaldi (Antropologo, Università di Trieste) and Alessandro Carreri (Storico, Università di Trieste).
Con la partecipazione di Associazioni di volontariato e stakeholder locali, studenti e cittadini/e.
Sarà possibile seguire l’evento da remoto collegandosi a MS Teams