Le interconnessioni fra Space e Blue Economy favoriscono sviluppo e crescita sostenibili

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Il 24 novembre a Roma, Mario Mattioli, presidente della Federazione del Mare, è intervenuto al Forum SPACE & BLUE intitolato “Economia dello Spazio e del Mare: interconnessioni Made in Italy”, primo appuntamento per rafforzare l’interconnessione tra le più importanti realtà che rappresentano, a livello istituzionale, associativo e privato l’Economia dello Spazio e l’Economia del Mare Nazionali dando impulso al dialogo e ad azioni congiunte di questi due asset strategici dell’economia italiana al fine di acquisire maggiori quote sul mercato euromediterraneo e internazionale.

Mario Mattioli, ha innanzitutto ricordato che esiste un legame profondo tra i marinai e le stelle che hanno sempre guidato i navigatori a trovare la rotta in mare, quando non esistevano GPS e altri strumenti tecnologici: “Non è un caso che per le esplorazioni spaziali si parli di “astronavi””. Il Presidente della Federazione del Mare ha poi sottolineato che l’Economia dello Spazio e l’Economia del Mare sono indubbiamente due settori strategici non solo per l’Italia ma per l’Europa e per il mondo intero: “Tecnologia spaziale e Blue economy rappresentano un’integrazione cruciale per un pianeta più verde e un mare più blu”.

Dopo aver ricordato che l’economia blu cerca di creare un equilibrio tra prosperità economica e resilienza ecologica promuovendo pratiche sostenibili per garantire la salute a lungo termine dei nostri oceani e delle comunità costiere, e che mira proprio all’utilizzo responsabile e innovativo delle risorse marine, tra cui la pesca, l’acquacoltura, la navigazione, le energie rinnovabili e persino il turismo, salvaguardando l’ambiente marino, Mattioli ha affermato che sono già numerose le interconnessioni esistenti fra Space e Blue Economy e altre sono potenzialmente attuabili per favorire lo sviluppo e la crescita sostenibili. Infine, riferendosi all’intervento del Ministro Musumeci, che ha lamentato il fatto che sono troppe le voci, a volte distoniche, che oggi parlano di economia blu, Mario Mattioli ha affermato che la Federazione del Mare, grazie alla nuova governance, potrà giocare un importante ruolo per restituire centralità all’economia del mare, che rappresenta il 9% del PIL italiano, ed essere ascoltata per partecipare concretamente alle prossime scelte politiche sia a livello nazionale che europeo.

On November 24 in Rome, Mario Mattioli, president of the Federazione del Mare, the Italian Maritime Cluster, spoke at the SPACE & BLUE Forum entitled “Space and Sea Economy: interconnections Made in Italy,” the first appointment to strengthen the interconnection between the most important entities representing, at the institutional, associational and private level, the National Space Economy and Sea Economy by boosting the dialogue and joint actions of these two strategic assets of the Italian economy in order to gain greater shares in the Euro-Mediterranean and international markets. In his speech, Mario Mattioli stressed that the Space Economy and the Economy of the Sea are undoubtedly two strategic sectors not only for Italy but for Europe and the whole world.

“A crucial integration for a greener planet and a bluer sea.” After mentioning that the Blue Economy seeksto create a balance between economic prosperity and ecological resilience by promoting sustainable practicesto ensure the long-term health of our oceans and coastal communities, and that it aims precisely at the responsible and innovative use of marine resources, including fisheries, aquaculture, shipping, renewable energy and even tourism, while safeguarding the marine environment, Mattioli said that there are already many interconnections between Space and Blue Economy and more are potentially viable to fostersustainable development and growth. Finally, referring to Minister Musumeci’s speech, which lamented the fact that there are too many voices, sometimes distonic, talking about the blue economy today, Mario Mattioli said that the thanks to the new Governance, the Italian Maritime Cluster, will be able to play an important role in restoring centrality to the sea economy, which accounts for 9 percent of Italy’s GDP, and be heard to participate concretely in the next political choices both at the national and Eu,

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