L’inflazione e il caro tassi

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L’inflazione e la scarsa elasticità dei prezzi delle case assorbono il caro-mutui. Nell’ultimo anno, il calo generalizzato delle transazioni immobiliari non ha generato la caduta attesa sul fronte dei prezzi che, dopo un +6% registrato nel 2022, si sono fermati poco al di sopra di una crescita zero. Tutto questo, mentre la corsa dell’inflazione ha portato il costo della vita a superare il 10% nel corso del 2023 attestandosi su un valore medio del 5,7%.

«Si tratta dell’aspetto positivo della crescita dei tassi di interesse, analizzando il tema dal punto di vista dell’acquirente di immobili», spiega Angelo Spiezia, amministratore delegato di Telemutuo. «Se è vero, infatti che la politica monetaria della Bce che ha alzato il costo del denaro di 10 volte in un anno, ha determinato un balzo in avanti del costo dei mutui, è vero anche che ha determinato un rallentamento del mercato della casa con transazioni in forte contrazione e conseguente stop alla crescita dei valori. In questa situazione, l’aumento del costo dei finanziamenti è stato ampiamente compensato dal deprezzamento del valore delle case indotto dall’inflazione».

Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di Telemutuo, infatti, ipotizzando un valore medio di acquisto di una abitazione pari a 220.000 euro in Italia, l’erosione del prezzo determinato dal fattore inflazionistico ha portato a uno sconto implicito sul costo pari a 12.540 euro nel corso dell’ultimo anno. In questa situazione considerando un mutuo pari all’80% del valore dell’immobile (ovvero 176.000 euro), l’importo medio relativo agli interessi versati il primo anno per un mutuo a 30 anni alla fine del 2023 si attesta a 5.820 euro con un incremento di 3.180 euro rispetto a quelli che si sarebbero pagati nel 2021, prima che la Bce iniziasse ad aumentare i tassi. Questo vuol dire che, almeno il primo anno, l’acquirente di una abitazione ha ottenuto un risparmio teorico di 9.360 euro pari alla differenza dello sconto medio implicito dovuto all’inflazione (12.540 euro) e il rincaro del costo del mutuo (3.180 euro).

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