I vini abruzzesi volano a Parigi

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Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo sarà anche quest’anno protagonista della fiera d’Oltralpe. Immagine e stand completamente rinnovati per una comunicazione più accattivante

 

 

Il Consorzio Tutela Vini D’Abruzzo ricomincia l’intensa attività promozionale e lo fa da Parigi con la partecipazione di una collettiva a Wine Paris. La fiera internazionale del vino e degli alcolici dedicata agli operatori, propone 3 giorni di incontri e approfondimenti, in uno degli appuntamenti che da alcuni anni si sta rivelando strategico per il mercato europeo.

 

 Wine Paris è una grande opportunità di promozione in Francia, e apre ormai le danze delle fiere europee. Quest’anno in particolare risulta strategica per capire il sentiment del mercato, dopo un 2023 di luci e ombre. Sarà solo l’inizio della nostra attività promozionale che ci vedrà tornare a viaggiare in Estremo Oriente già a fine febbraio per poi presentarci agli appuntamenti di Prowein e Vinitaly “, spiega il presidente del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo Alessandro Nicodemi.

Lo stand del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo a Parigi sarà organizzato con un’area collettiva (Pad 5.1, Stand C025) formata da 24 aziende. Uno stand rinnovato nell’immagine e nella struttura, con un importante restyling dell’area espositiva che ha l’obiettivo di attrarre maggiormente l’interesse da parte del pubblico degli operatori. Sarà una piccola anticipazione di quello che verrà poi realizzato al Prowein e, in forma ancora più ampia e articolata, anche al Vinitaly.

 La promozione realizzata dal Consorzio all’estero è molto importante per i nostri produttori, che investono sempre più sulla qualità dei propri vini e sui mercati internazionali. L’export mantiene una quota importante delle nostre vendite e i dati 2023 tutto sommato confermano un trend positivo nei valori di vendita, un processo di premiumization che stiamo portando avanti con forza e di cui stiamo cogliendo i frutti. In mercati strategici come gli Stati Uniti e la Germania vediamo infatti uno spostamento dei consumi verso la fascia prezzo più alta (12 e 20$ per il mercato statunitense e 7-10€ su quello tedesco) che ci fa ben sperare per il futuro “, conclude il presidente Nicodemi.

 

 

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