La provincia di Ancona perde sempre più imprese: l’analisi dei dati

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Consistenza imprese 2023: devastazione per una nuova “evoluzione della specie economica”.,L’annuale analisi dei dati sulla consistenza delle imprese, elaborata dalla CNA di Ancona, restituisce un quadro devastante: in 10 anni sono state perse 1.139 imprese (-13,59%), quasi la metà sono cessate l’anno scorso (-489); tutti i segnali indicano una “mutazione della specie imprenditoriale”

L’annuale elaborazione dei dati dello stock di imprese della città di Ancona, elaborati da CNA Ancona su dati InfoCamere, rimandano una fotografia preoccupante. L’anno scorso avevamo già preannunciato che nubi all’orizzonte si stavano delineando, oggi il rapporto rileva come queste nubi si siano trasformate in un evento cataclismico, con una diminuzione delle imprese ormai evidente, dal trend che si è instaurato negli ultimi 10 anni e soprattutto con dati che rilevano quanto il quadro economico sia paurosamente peggiorato nell’ultimo anno.

Dal 2014 ad oggi (Tabella 1) la città di Ancona ha perso ben 1.139 imprese, passando da uno stock pari a 8.378 alle 7.239 imprese del 2023. Se l’anno scorso l’avevamo classificato come l’anno peggiore della nostra decennale serie storica, il 2023 dimostra come i record sono fatti per essere battuti: registriamo nell’anno appena passato un calo di 489 imprese pari ad un -6,33% rispetto al 2022, dato che polverizza il record del 2022 e che pone il 2023 come nuovo “anno nero” per le imprese.

ANNO

CONSISTENZA

DIFFERENZA

%

2014

8378

2015

8342

-36

-0,429696825

2016

8283

-59

-0,707264445

2017

8237

-46

-0,55535434

2018

8132

-105

-1,274735948

2019

8025

-107

-1,315789474

2020

7942

-83

-1,034267913

2021

7972

30

0,377738605

2022

7728

-244

-3,060712494

2023

7239

-489

-6,327639752

Totale (in 10 anni)

-1.139

-13,5951301

Tabella 1

Stock totale delle imprese della città di Ancona dal 2014 al 2023 e relative differenze

Anche in questo 2023 non esistono “isole felici dove rifugiarsi” (Tabella 2). Il terremoto economico sta scuotendo ogni settore dell’economia dorica. Entrando nei dettagli dei codice Ateco più rilevanti in termini di consistenza (agricoltura, commercio, turismo, manifattura, etc.) si possono notare i cali consistente del 10% di Agricoltura (Ateco A) e Commercio (Ateco G), quello delle costruzioni pari a -7,75%, delle attività manifatturiere che si attesta a -7,09%.

Ateco

anno 2022

anno 2023

differenza

%

a agricoltura, silvicoltura e pesca

487

436

-51

-10,47227926

b estrazione di minerali da cave e miniere

0

0

0

#DIV/0!

c attività manifatturiere

578

537

-41

-7,093425606

d fornitura energia elettrica, gas, …

31

29

-2

-6,451612903

e fornitura acqua; reti fognarie, gestione rifiuti

10

8

-2

-20

f costruzioni

864

797

-67

-7,75462963

g commercio e riparazione autoveicoli e moto

2336

2115

-221

-9,460616438

h trasporto e magazzinaggio

204

190

-14

-6,862745098

i attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

577

553

-24

-4,159445407

j servizi di informazione e comunicazione

239

234

-5

-2,092050209

k attività finanziarie e assicurative

292

290

-2

-0,684931507

l attività immobiliari

540

535

-5

-0,925925926

m attività professionali, scientifiche e tecniche

515

494

-21

-4,077669903

n noleggio, ag. viaggio, servizi supporto imprese

344

333

-11

-3,197674419

o amm. pubblica e difesa; assic. sociale obblig.

1

1

0

0

p istruzione

52

54

2

3,846153846

q sanità e assistenza sociale

70

69

-1

-1,428571429

r attività artistiche, sportive, intratten. divert.

150

149

-1

-0,666666667

s altre attività di servizi

432

414

-18

-4,166666667

t attività di famiglie e convivenze datori lavoro

0

0

0

non classif

6

1

-5

-83,33333333

TOTALE

7728

7239

-489

-6,327639752

 

Tabella 2
Suddivisione per codice Ateco delle imprese del comune di Ancona per gli anni 2022 e 2023 e relativa differenza

Come ogni anno la nostra associazione concentra poi l’attenzione su due settori importanti per la città: il commercio e la ristorazione/turismo. Continua il trend discendente del comparto Commercio (Tabella 3): nel 2023 registriamo un saldo di -221 imprese (record degli ultimi 10 anni) con un calo rispetto all’anno precedente pari al -9,46%. Il dato però che preoccupa di più è che più della metà delle imprese cessate negli ultimi due anni hanno chiuso i battenti tra il 2022 e 2023 (più del 51%).

ANNO

CONSISTENZA

DIFFERENZA

%

2014

2852

2015

2834

-18

-0,631136045

2016

2797

-37

-1,305575159

2017

2760

-37

-1,322845906

2018

2638

-122

-4,420289855

2019

2565

-73

-2,767247915

2020

2523

-43

-1,676413255

2021

2494

-29

-1,149425287

2022

2336

-158

-6,335204491

2023

2115

-221

-9,460616438

TOTALE

-738

-25,87657784

Tabella 3
Consistenza delle imprese “commercio e riparazione autoveicoli e moto” CODICE ATECO G dal 2014 al 2023 e relative differenze

Infine l’ultimo focus è dedicato al turismo e alla ristorazione. Negli anni passati questo comparto rappresentava il bilanciamento dei saldi negativi degli altri settori (in particolare nel comparto del commercio). Nel 2022 il settore aveva subito una battuta di arresto nella sua lenta crescita, derivante probabilmente dalla crisi pandemica. Il trend negativo registrato nel 2022 purtroppo non ha avuto uno stop ed è continuato anche in questo 2023: nel codice Ateco I (Attività dei servizi di alloggio e ristorazione) nell’anno passato abbiamo registrato un calo rispetto all’anno precedente pari a -24 unità (-4,16%). Se guardiamo il dato in 10 anni (rispetto al 2014) la buona notizia è che le imprese sono in ogni caso aumentate (+6,85%). Certamente, quindi, il calo registrato nel 2023 è inferiore a quello del 2022, ma purtroppo sembrerebbe che “i movimenti tellurici economici” non abbiano risparmiato neanche questo settore.

ANNO

CONSISTENZA

DIFFERENZA

%

2014

553

13

2015

558

5

0,904159132

2016

590

32

5,734767025

2017

583

-7

-1,186440678

2018

586

3

0,51457976

2019

597

11

1,877133106

2020

590

-7

-1,172529313

2021

612

22

3,728813559

2022

577

-35

-5,718954248

2023

553

-24

-4,159445407

TOTALE

37

6,690777577

Tabella 4.
Consistenza delle imprese “attività dei servizi di alloggio e di ristorazione” CODICE ATECO I dal 2014 al 2023 e relative differenze

“Osservando i soli dati della consistenza delle imprese potremmo pensare ad un cataclisma economico, teso a cancellare molte delle nostre micro e piccole imprese. I dati recentemente usciti di fatturati aziendali e occupati ci dicono però che siamo di fronte ad un cataclisma evolutivo: l’occupazione tiene come i fatturati. Dati quindi che indicano una mutazione aziendale che tende alla crescita dimensionale delle imprese e ad una loro selezione. Tale mutazione è determinata dalle condizioni economiche che spingono verso la crescita per le economie di scala, per la necessità di avere strutture commerciali, etc.

Il “Big Bang” che ha avviato questa drammatica fase evolutiva sembrerebbe scaturito da una serie di eventi: prima il covid, poi i conflitti in Ucraina e Palestina con le conseguenti crisi energetiche ed inflattive (e il successivo innalzamento dei tassi) hanno portato alla moria di imprese che abbiamo registrato con la nostra indagine – ha commentato Andrea Cantori, segretario della CNA di Ancona – Una moria di imprese silenziosa, che non ha fatto rumore ma che i dati mettono in evidenza come la peggiore degli ultimi 10 anni.

In tutti i comparti, infatti, le perdite sono notevoli, ma in particolare se sommiamo i risultati negativi del 2022 e del 2023 noteremo che il saldo negativo di questi due anni rappresenta numericamente più della metà di tutte le imprese cessate in 10 anni. Questo rende il biennio passato il peggiore di sempre e il 2023 l’anno nero per eccellenza – conclude Cantori – Questo trend è diffuso in tutta Italia, basti pensare al dato della provincia di Ancona che registra un -6,2%, trend che quindi difficilmente può essere invertito con politiche locali. Il mutamento socio – economico che ho cercato di descrivere non sarà indolore e lascerà molte ferite in giro, basti pensare a cosa sta accadendo al mondo agricolo che sta vivendo questa “evoluzione” in maniera drammatica.”

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