La macroregione?Think international

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Da Marco Bellardi (Regione Marche – IAI), quale profondo conoscitore della realtà europea e del bacino adriatico – ionico, poteva giungere solo un interessante spunto di riflessione: pensare alla macroregione implica un percorso molto più difficile di quanto possa essere apparso in questo ultimo periodo, nel quale se ne è parlato molto, al punto da renderla una tendenza. E’ un percorso nel quale molte istituzioni europee devono essere convinte, ma nel quale, ancora prima, devono essere convinti gli attori che ne fanno parte a vario titolo e che in questo momento ne stanno sventolando il vessillo. Solo così alle parole potranno seguire i fatti, solo così sarà possibile dare una “definizione” concreta al concetto di macroregione che fin qui non esiste. Ecco che chi ci crede davvero, come ad esempio la Regione Marche, si fa promotore di un’iniziativa costruttiva: un incontro a Bruxelles di tutti i parlamentari europei degli attuali tre Stati membri (Italia, Slovenia e Grecia), in attesa che a queste “pressioni” possano aggiungersi quelle della Croazia, del Montenegro, dell’Albania… E’ solo sensibilizzando i parlamentari europei appartenenti ai territori del bacino che si potrà promuovere, nella stessa sede europea, la costituzione della macroregione adriatico – ionica, portatrice di interessi comuni che nascono da un bacino marittimo comune, con storie e origini comuni, problemi comuni, sfide future comuni, al fine di coinvolgerli sulla necessità di creare una regione efficiente e sostenibile, perfettamente integrata con le strategie europee e soprattutto con nessuna intenzione di costituire duplicati di alcun genere, né di richiedere nuovi fondi, leggi apposite o sovrastrutture alle istituzioni esistenti. Nessun carrozzone nuovo di zecca, ma semmai la possibilità di dare accelerazione all’esistente. “Pensare internazionale” non è per tutti: significa pensare al di là dei propri interessi, di qualsiasi genere essi siano. Significa individuare veramente sul “tutt’uno” la possibilità di futuro, un futuro serio e integrato che va oltre i confini ed è basato su radici comuni, consistenti e forti e non su una stupida moda o ancor più stupide gelosie.

The macro-region? Think international…
As Marco Bellardi suggests to think at the macro-region implies a distance much most difficult than it can be appeared in this last period, a distance in which both the European institutions, and the member states must be convinced. Only in this way it will be possible to give to a “concrete definition” to the concept of macro-region thanks also to constructive initiatives like the meeting to Brussels of all the European
parliamentarians of the current three Member States (Italy, Slovenia and Greece), promoted by the Marches Region.
It’s only awakening the European parliamentarians belonging at the territories of the river basin that will be able to be promoted, in the same European center, the constitution of the Adriatic and Ionic macro-region, bearer of common interests with the aim to involve them on the necessity to create an efficient and sustainable region, perfectly integrated with the European strategies. “Think international” it means to think beyond own interests in order to create a serious and integrated future, that goes beyond the borders and it is based on common roots.

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