Medici, dirigenti sanitari, anestesisti e rianimatori: “Non è il tempo delle polemiche”

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La gravissima crisi sanitaria della quale siamo investiti a causa del Coronavirus ha confermato ancora una volta che il sistema sanitario pubblico italiano è un’eccellenza ma lo anche sia perché consta su altissime professionalità ma anche perché può contare su uomini e donne generose e infaticabili che non lesinano sacrifici per il bene comune in momenti tanto gravosi. Da questa premessa Anaao Assomed Marche e Aaroi Marche, sindacati che tutelano rispettivamente medici, dirigenti sanitari, anestesisti e rianimatori, se da una parte riconoscono la necessità di fare tutto il possibile per mettere a disposizione degli operatori sanitari tutte le dotazioni di sicurezza indispensabili a svolgere il proprio lavoro in piena sicurezza riconoscendo l’oggettiva difficoltà nel reperimento di tali supporti in tutto il territorio nazionale, dall’altro si dissociano da ogni posizione massimalista e preconcetta che fa capo ad altre sigle sindacali.

«Oggi non è il tempo delle polemiche – dice Oriano Mercante, Segretario di Anaao Assomed Marche che si fa portavoce di oltre 660 iscritti nel territorio regionale – ma solo quello di mettersi tutti a disposizione di una situazione emergenziale mai vista e per la quale occorre fare fronte comune». «Come Anaao stiano portando avanti anche a livello nazionale una campagna che rimarca la necessità di tutelare i colleghi che anche come organizzazioni territoriali sosteniamo – ha aggiunto Mercante – ma al contempo riconosciamo che con l’inserimento d’urgenza di nuovo personale attraverso procedute semplificate e la volontà di acquistare materiale sia beneficiando di stanziamenti supplementari pubblici che utilizzando le generose donazioni dei privati, si stia facendo quanto necessario per affrontare la crisi». «Quando saremo fuori da questa emergenza – conclude il segretario di Anaao Marche – siamo convinti che gli appelli inascoltati che per anni abbiamo indirizzato ai vari governi succedutisi negli ultimi 20 anni a tutela del sistema sanitario pubblico saranno finalmente riconsiderati». Concorde sulla stessa posizione anche la Aaroi il cui segretario regionale Marco Chiarello attesta l’immane lavoro dei 320 colleghi in prima linea. «Il potenziamento delle rianimazioni (93 pazienti oggi – 86 ieri) si è potuto effettuare con turni massacranti e abnegazione di tutti» – spiega. L’appello del segretario Chiarello è anche diretto ai colleghi recentemente pensionati. «Rientrate e dare una mano – chiede a nome degli Anestesisti e Rianimatori – nella speranza che tutti gli operatori siano posti in condizioni idonee per fare fronte al problema che, come siamo abituati da sempre, verrà superato» – conclude Chiarello.

 

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