Mercato auto, fisco e noleggio

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Crollo di 9 miliardi con ½ milione di macchine in meno e altri 600 milioni messi dai contribuenti. Dieci anni fa, per tirar su 31 miliardi servivano 350.000 auto in più. Cresciuto in 10 anni il valore medio, da 18 a 21.000 euro a macchina, grazie all’arrivo dei SUV. Nel 2020 balzo a 22.400, perché meno RAC e km0 e un peso maggiore delle elettrificate che hanno un prezzo elevato.

Si compra sempre più quello che c’è, in genere vetture più complesse che devono dare i resti ai vari regolamenti per le emissioni, e questo lo paga il cliente finale.

Le ibride al 20% del mercato, ma con le mild-hybrid che in Europa non sono calcolate come ibride. Però al di là delle catalogazioni tecniche, il consumatore ritiene le mild-hybrid adatte a soddisfare la sua voglia di ambiente (e di circolazione in città senza divieti) e quindi ne vedremo ancora di più.

MERCATO AUTO A VALORE 2020 – FOCUS NOLEGGIO

7,1 miliardi divisi tra 5,4 NLT e 1,7 RAC pari al 23% del mercato auto, che nel 2019 era arrivato al 25%. 10 anni fa era al 16%. La crescita del noleggio sta cambiando il mercato del remarketing, con volumi importanti di vetture fresche, e dell’assistenza.

I top brand per valore unitario sono AlfaRomeo, Volvo e BMW. Mentre i top brand per quota di mercato sono Fiat, Audi e Volkswagen. In valore, sono raggruppati in meno di due punti, dall’11,5 di Fiat al 9,7% di Volkswagen. Eppure, in termini di volume il primo pesa più del secondo e terzo insieme.

In generale, il peso del noleggio nelle vendite totali dei brand varia tantissimo, dal 16% di Toyota al 48% di Alfa Romeo. Rispetto a pochi anni fa, alcuni brand hanno aumentato tale penetrazione, soprattutto BMW e Volkswagen, mentre altri, come Ford, Citroen e Mercedes, hanno allentato la pressione sul canale, che resta “costoso” e a bassa contribuzione.

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