BUON COMPLEANNO ALLO SPERIMENTALE DI TARTUFICOLTURA

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Il Centro di ricerca sulla coltivazione dei tartufi di Sant\’Angelo In Vado compie 30 anni di attività! Le Marche sono all'avanguardia per raccolta, coltivazione e commercializzazione del tartufo. Negli anni '50-60, il dott. Mannozzi-Torini, Ispettore Regionale del Corpo Forestale dello Stato, realizza numerose tartufaie coltivate di Tuber melanosporum, alcune di queste ultime tuttora in produzione nel nostro terri¬torio regionale.
II Centro Sperimentale di Tartuficoltura di Sant'Angelo in Vado (PU) nasce nel 1981 con l'allora ministro dell'Agricoltura Marcora ed è frutto di una conven¬zione fra l'Istituto Sperimentale per la Selvicoltura di Arezzo e la Regione Marche. Nel 1982, con l'assegnazione di tre borse di studio (Elisei, Gregori, Pasquini) per la sperimentazione e la ricerca sulla tartuficoltura, inizia il suo lavoro portandolo avanti fino ad oggi. 30 anni esatti di esperienza sulle modalità d'inoculazione, sterilizzazione del terreno e preparazione del materiale vegetale definendo le tecniche per la produzione di piante tartufigene. 30 anni di ricerche applicate e di approfonditi studi ecologici in campo per capire gli ambienti di nascita e crescita dei tartufi nonché le condizioni più appropriate per intraprendere la loro coltivazione. Il Centro Sperimentale di tartuficoltura che, nel tempo, ha realizzato sue tartufaie sperimentali da cui desumere le pratiche agroforestali per intraprendere con successo la coltivazione del tartufo, ha incentivato la realizzazione di tartufaie coltivate presso i privati e, analogamente, di quelle controllate. Il tutto, sia affrontando i temi del miglioramento delle tartufaie naturali, in particolare di tartufo bianco, attraverso
indagini sull'ecosistema del Tuber magnatum, sia ripristinando la produttività in tartufaie coltivate in declino produttivo del Tuber melanosporum, attraverso diagnosi delle principali concause. Già dal 2000 utilizza ecotipi locali per la produzione vivaistica delle piante; predispone inoltre un sistema di assoluta tracciabilità e un disciplinare di controllo dell'avvenuta micorrizazione per fornire materiale di qualità e sicuramente certificabile. Sulla base delle esigenze delle singole specie di tartufo fornisce precise istruzioni su come gestire correttamente l'insieme: suolo, pianta, e acqua (irrigazione). La notevole attività svolta sul tartufo, preziosa risorsa, e la tartuficol¬tura, redditizia attività, fa conoscere il Centro di Sant'Angelo, in Italia e in Europa come punto di riferimento scientifico e sperimentale. La produzione media degli ultimi anni assomma a 25 mila piantine micorrizzate di Tuber melanosporum, 10 mila di Tuber aestivum e a quantità minori di Tuber brumale. Le piante dei lotti prodotti, prima di essere concesse a chi ne fa richiesta, sono sottoposte a controlli assai rigorosi per verificare lo stato di micorrizazione degli apparati radicali: non esistono quindi dubbi sulla qualità del materiale tartufigeno concesso da questo ente pubblico. Recentemente, si affianca una seconda struttura, il Vivaio "Alto Tenna" di Amandola (AP), operativo dal 2009. La produzione preventiva assomma a 8 mila piantine micorrizate di Tuber melanosporum l'anno. Il complesso nasce per appagare il fabbisogno locale, rappresentato da un'area altamente vocata, dove si riscontra anche un patrimonio di conoscenze ed esperienze; in queste aree marginali la tartuficoltura risulta un forte impulso all'economia locale. I protocolli produttivi del Vivaio "Alto Tenna" di Amandola rispettano totalmente il Disciplinare applicato al vivaio "Valmetauro" di Sant'Angelo in Vado; inoltre lo stesso processo produttivo prevede una tracciabilità assoluta: secondo procedura già consolidata, seme e tartufo utilizzati per la produzione, sono reperiti localmente dalle tartufaie coltivate, a suo tempo impiantate e divenute produttive. Si garantisce in tal modo un legame totale con il territorio.

The Centre for research on the cultivation of truffles of Sant'Angelo in Vado celebrates 30 years
Marche are daring to collection, cultivation and commercializing of truffles. Since 50-60' Mr.Mannozzi-Torini realizes truffle fields actually active. The centre of Sant'Angelo in Vado was founded in 1981 by the Minister of agriculture with the agreement between the Istituto Sperimentale for the Sylviculture of Arezzo and the Marche region. In 1982 assigned three scholarships for research. 30 years of ecological experience in methods of sterilization, inoculation and vegetable preparation. 30 years of research on ecological cultivation of truffles. Valmetauro realizes truffle cultivation. In 2000 using local ecotypes. establish a system of traceability and control rules to provide certifiable material. Examines the needs of individual species of truffle. Registers an increase for white truffles and recovery of natural black truffle. The activity makes known the centre of Sant'Angelo, in Italy and Europe as experimental scientific reference. The average yield in recent years amounted to 25 thousand tuber melanosporum, 10 thousand tuber aestivum and smaller amounts of tuber brumale. The plants before be sold are inspected to check status: there are no doubts about the quality of the material. There is the Nursery "Alto Tenna" in Amandola, from 2009. The prior production is 8 thousand tuber melanosporum per year. Satisfies local needs; is a stimulus to the local economy. Production protocols respect the regulation applied to Valmetauro and provide absolute traceability: seed and truffles used are local assuring a connection with the territory.

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