I dipendenti Chef Express possono stare da soli di notte

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n seguito ad una segnalazione di due studi legali di Venezia e di Padova, in merito alla situazione dei lavoratori della Chef Express nell’area di servizio Fratta Nord, l’Ispettorato nazionale del lavoro ha effettuato un’ispezione nell’area di sosta autostradale Fratta Nord lungo l’autostrada A4 Venezia/Trieste, il 23 aprile 2021, e una nell’area di sosta Fratta Sud, lungo la A4 Portogruaro, il 27 maggio 2021, i cui servizi di ristorazione e commercio sono gestiti da Chef Express. La segnalazione degli studi legali, arrivata il 20 aprile 2021, riguardava personale iscritto alla Filcams-Cgil e alla Fisascat-Cisl di Venezia, per problematiche inerenti l’organizzazione del lavoro, ed in particolare l’assegnazione di un solo addetto per i turni notturni, e l’utilizzo degli ammortizzatori sociali con causale Covid-19. Oltre ad inviarla all’Ispettorato del lavoro, i due studi legali hanno consegnato la segnalazione anche alla ditta, chiedendo un incontro. Chef Express ha quindi risposto “richiamando tutti gli incontri sindacali tenuti in merito alle procedure di tutela del lavoro notturno e alla procedura di sicurezza Covi-19”. È quanto si apprende leggendo il testo della risposta fornita dalla sottosegretaria Tiziana Nisini ad una interrogazione presentata dal deputato Walter Rizzetto (Fdi).
Nella visita ispettiva all’area Fratta Nord, gli ispettori hanno trovato quattro dipendenti “che hanno reso spontanee dichiarazioni in relazione ai turni di lavoro, alle mansioni svolte e all’informativa Covid 19 sui rischi e la sicurezza sul lavoro”, così come i tre dipendenti trovati nell’ispezione all’area Fratta Sud, spiega Nisini.
“All’esito degli accertamenti svolti e in base alla documentazione in materia di lavoro acquisita, è risultato che i lavoratori svolgono effettivamente il turno notturno in solitaria, secondo le previsioni delle procedure della tutela del lavoro notturno sottoscritte in data 20 novembre 2020 tra l’azienda, il Rspp, il medico competente, il Rls e le Rsa”, specifica dunque la sottosegretaria nella risposta visionata dalla ‘Dire’. E si può: “Sulla base di una prima valutazione non sono state rilevate macroscopiche difformità rispetto alle previsioni del Dvr; nulla è stato portato a conoscenza dell’Ispettorato del lavoro, né in sede di segnalazione né in sede di ispezione, in relazione all’utilizzo degli apprendisti in mancanza del tutor”.
Per quanto riguarda la cassa Covid, invece, “nel periodo gennaio 2021-aprile 2021 tutti i lavoratori hanno effettuato una turnazione di cassa-Covid con una media dalle 20 alle 30-40 ore mensili fino a raggiungere anche le 60-80 ore durante i mesi di marzo-aprile 2021, sulla base delle differenti mansioni a cui sono adibiti. Non sono stati rilevate e né segnalate modalità discriminatorie nella rotazione tra i dipendenti”, riporta la sottosegretaria. Tiepida la replica di Rizzetto, che nel riservarsi di approfondire i contenuti della risposta fornita da Nisini, lamenta “il grande ritardo con il quale il ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’Ispettorato nazionale del lavoro hanno dato seguito alle segnalazioni”. Ciò nonostante la visita dell’Ispettorato all’area di servizio di Fratta Nord sia avvenuta il 21 aprile 2021, e quindi il giorno immediatamente successivo alla segnalazione da parte degli studi legali, che risale appunto al 20 aprile 2021.

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