La Camera delle Marche è al fianco di Tipicità in Blu

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Gino Sabatini Presidente della Camera diCommercio delle Marche

La Camera delle Marche è al fianco di Tipicità in Blu che promuove e sostiene finanziariamente e oggi è stata protagonista alla Mole Vanvitelliana in diversi appuntamenti di rilievo dedicati alla risorsa mare. All’incontro di btb su nautica e cantieristica promosso da CNA Ancona il Presidente dell’ente camerale Gino Sabatini ha annunciato per giugno 2023 un appuntamento già immaginato prima della pandemia e poi rimandato per lo stop imposto dall’emergenza sanitaria. 

Sarà un grande evento dedicato alla subfornitura nautica che metterà al centro Ancona e le Marche, una piattaforma in cui faremo convergere gli imprenditori non solo della cantieristica e dei settori legati all’economia del mare ma anche di tessile, moda, pelletteria e legno nel segno dell’innovazione tecnologica e della collaborazione transfrontaliera“.

Agli Stati Generali del Turismo organizzati da Confcommercio Marche Centrali,  sempre stamane alla Mole,  Sabatini ha portato e commentato i dati dell’ultima rilevazione ISNART e gli stock del Registro Imprese di Camera Marche” i numeri mostrano tenuta e crescita nel tempo delle imprese turistiche. Certamente ristori e interventi nazionali di supporto hanno inciso positivamente sul saldo delle imprese congelando le cessazioni, ma è anche vero che siamo un sistema resiliente, che può diventare più forte facendo leva sulla filiera istituzionale dove la Camera è accanto a tutte le Associazioni di Categoria e naturalmente alla Regione: che Acquaroli abbia la delega al Turismo è un segnale forte.

Anche Der Spiegel lo dice, nel numero del 30 aprile: le Marche sono un luogo sorprendente dalle coste all’entroterra, in quell’equilibro costa appennino che è al centro dei nostri interventi e della campagna di promozione che abbia finanziato insieme alla Regione. Intercettare il segmento del turismo straniero è la sfida; bisogna ammettere che le Marche non hanno subito il forte contraccolpo di conflitto e pandemia rispetto al turismo internazionale perché non è mai stato squisitamente internazionale il turismo marchigiano, diversamente da quello toscano, veneziano, siciliano. Eppure che le Marche siano una più che valida alternativa alla Toscana non lo dice solo Der Spiegel”

In quanto alle previsioni ai primi mesi del 2022 delineano un trend positivo con un incremento del  43,5% (numero degli arrivi) e 18% (presenze) rispetto al 2021

Sarà importante la gestione di tutta la partita della digitalizzazione che nel comparto turistico pesa”

Inoltre c’è da considerare l’aspetto formativo e  occupazionale; abbiamo da pochi giorni messo a disposizione i nuovi dati Excelsior relativi ai fabbisogni professionali e alle previsioni occupazionali della stagione estiva alle porte: nel turismo sono previsti 13mila contratti entro luglio e si fa i conti con la carenza di candidati: questo chiama in causa il tema della formazione professionale che pure vanta eccellenze nei nostri territori (ITS di prim’ordine, anche dedicato all’ambito turismo) ma per cui servono ancora di più politiche attive e coordinamento tra mondo della scuola e dell’impresae cambiamenti culturali importanti: la Spagna investe 5 volte di più dell’ Italia su questa offerta formativa degli ITS in ambito turistico. 

E in tema di lavoro Sabatini ha fatto propria una richiesta del ministro Garavaglia incontrato ieri a Roma: per ritrovare i lavoratori mancano al comparto turistico scoraggiati dalla prospettiva di perdere il reddito di cittadinanza, la proposta è agganciare la misura di sostegno ai contratti stagionali, così che chi accetti di fare la stagione turistica comunque si veda riconosciuto il reddito di cottadinanza al 50% .

 

Infine proprio oggi, giornata centrale di Tipicità in blu, Camera Marche annuncia la pubblicazione del nuovo report “Economia del Mare e Green Deal” del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL, realizzato in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di commercio G. Tagliacarne, dove si esaminano anche altri aspetti delle filiere blu, come l’importante fattore moltiplicatore delle attività legate all’economia del mare sul resto dell’economia italiana, che è pari a 1,9 euro per ogni euro investito.

Osservando la distribuzione dei dati per ripartizione geografica è il Mezzogiorno del Paese a detenere la quota più elevata di valore aggiunto attivato dall’economia del mare. Con una incidenza della ricchezza prodotta dalla filiera del mare sul totale economia pari al 10,5%, si colloca al secondo posto il Centro, Marche comprese, (36,4 miliardi di euro, +2,0% sul 2018).

E se il Centro Italia incide per un valore pari al 21,6% sul totale economia e del 21,5% dell’occupazione italiana, rispetto al contributo dato in termini di Blue Economy i valori salgono al 26,8% del valore aggiunto e al 25,6% dell’occupazione

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