Una governace regionale unica per i porti del Friuli Venezia Giulia

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\”Il Friuli Venezia Giulia è una regione piccola ma fortunata, anche perché dispone di ben tre porti, ma bisogna indicare loro una prospettiva di governance unica\”.
Lo ha detto oggi a Trieste la presidente della Regione, Debora
Serracchiani, che ha incontrato i rappresentanti sindacali di
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uil trasporti e le Rsu dei lavoratori per
fare il punto sulle criticità del porto di Monfalcone – gestione
dello scalo, dragaggi, precarizzazione del lavoro, disdetta del
contratto integrativo da parte della Compagnia portuale – oggetto
nei giorni scorsi di tre giornate di sciopero e protesta davanti
alla sede del Consiglio regionale.

Per Serracchiani le soluzioni vanno individuate attraverso azioni
immediate, a partire dai dragaggi, e con "interventi macro" che
riguardano la governance dello scalo monfalconese ma, più in
generale, dei tre porti regionali di Trieste, Monfalcone e Porto
Nogaro.

Riguardo l'escavo del canale di accesso allo scalo, giudicato
"assolutamente necessario perché si rischia il blocco delle
attività portuali", la presidente ha spiegato che "siamo in
attesa della conclusione delle procedure di VIA (valutazione di
impatto ambientale) nazionale: stiamo verificando che tutto vada
a buon termine il prima possibile, anche perché ci sono le
risorse e perché la Regione è pronta ad intervenire". Non solo.
In vista dell'approdo in Parlamento del "decreto del Fare" alcuni
parlamentari hanno presentato un emendamento per riportare alla
competenza ambientale della Regione i permessi sui dragaggi e
sulla VIA.

Sempre in tema di azioni immediate, nel corso della riunione la
presidente Serracchiani ha confermato la convocazione per martedì
prossimo 23 luglio del Comitato consultivo del porto, sede in
cui, ha detto, "confido che possano essere affrontati serenamente
i temi del lavoro, della precarizzazione, degli ammortizzatori
sociali, della sicurezza e della formazione".

Tuttavia l'aspetto principale che determina il futuro dello scalo
monfalconese è, secondo la presidente, quello della governance.
"Abbiamo un porto regionale conquistato grazie a una legge
regionale – ha ricordato – sul quale però le competenze della
Regione sono non solo limitate ma sovrapponibili alle competenze
nazionali. Ogni volta che si deve prendere una decisione vengono
chiamati al tavolo dieci diversi soggetti, a valenza nazionale e
regionale. In questo modo una gestione efficace ed efficiente
appare impossibile".

In una prospettiva di crescente centralità dell'Adriatico per i
trasporti via mare legata al potenziamento del canale di Suez, la
presidente Serracchiani ritiene obiettivo da perseguire una
maggiore mutualità tra i porti del Friuli Venezia Giulia. Un
obiettivo condiviso dai sindacati che hanno garantito il loro
contributo, già a partire dal Comitato consultivo, per indicare
le soluzioni atte al superamento delle criticità in atto.

All'incontro erano presenti gli assessori regionali al Lavoro,
Loredana Panariti, e alle Infrastrutture, Mariagrazia Santoro,
assieme a dirigenti dei due assessorati, "a testimonianza del
forte impegno della Regione nella ricerca di soluzioni alle
problematiche evidenziate dalle rappresentanze sindacali".

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