Youth Games 2014: un altro passo verso la Macroregione

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La kermesse sportiva che si è svolta ad Ancona dal 6 all’8 giungo ha portato, nel capoluogo marchigiano, oltre 700 giovani provenienti dagli 8 paesi interessati dalla strategia per la Macroregione Adriatico Ionica. Preludio all’inizio dei giochi è stato il convegno, che si è tenuto al ridotto del Teatro delle Muse dal titolo “La sfida dei giovani sul podio della Macroregione Adriatico Ionica”. Il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, ha iniziato così il suo intervento: “I giochi sportivi ospitati ad Ancona rappresentano un’anteprima della strategia europea per la Macroregione Adriatico Ionica (Eusair) che sarà approvata durante la presidenza italiana dell’Unione europea nel prossimo mese di ottobre. L’entusiasmo e la passione dei ragazzi rafforzeranno i rapporti di amicizia e collaborazione tra le comunità adriatiche – ha continuato, poi, il presidente Spacca. La Macroregione nascerà non solo per effetto di documenti formali perfezionati negli anni, ma per la volontà dei soggetti che, nel corso del tempo, hanno costituito solide reti di collaborazione a ogni livello, contribuendo a superare anche lo scetticismo di alcune autorità europee. All’incontro hanno partecipato anche Nassos Sofos (DG Politica regionale e urbana della Commissione europea), il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, il sindaco di Ancona, Valeria Mancinelli, Hrvoje Akrap (assessore allo Sport del Comune di Spalato e rappresentante delle delegazioni estere), Fabio Pigliapoco (Iai), Rodolfo Giampieri (presidente Forum Camere di commercio adriatico ioniche), Michele Brisighelli (Forum delle città), Andrea Guidotti (assessore Sport Comune di Ancona), Fabio Sturani (presidente Coni Marche).
Terminato il convegno, i giovani, insieme alle autorità, si sono ritrovati nella centrale Piazza Cavour da dove è partita la sfilata che ha raggiunto l’Arco di Traiano, monumento simbolo all’interno dell’area storica dello scalo dorico, dove è avvenuta la cerimonia ufficiale di apertura dei giochi. Visibilmente emozionati il Sindaco di Ancona e il presidente Spacca, hanno salutato tutti i giovani che l’indomani avrebbero iniziato le competizioni sportive, ponendo l’accento su come la loro nutrita presenza rappresentasse, da sola, una grande vittoria per la cooperazione e solidarietà tra i popoli della Macroregione Adriatico Ionica. Nonostante i timori della vigilia, legati alla difficoltà organizzativa di un evento mai sperimentato prima nella città di Ancona, la tre giorni di sport si è conclusa, senza particolari difficoltà, la sera dell’8 giugno con le premiazioni, sempre a Piazza Cavour divenuta simbolo d’integrazione e aggregazione per tutti i giovani. “Una grande festa per l'intera città. Che ha dimostrato – ha detto Valeria Mancinelli – che Ancona è pronta a uno scatto d'orgoglio e che è possibile lavorare in sinergia". Molto soddisfatto anche Gian Mario Spacca, sempre presente a ogni momento dei Giochi che nell’intervento di chiusura ha ricordato come "La Macroregione Adriatico – Ionica, di cui si parla da 5 anni tra scetticismi vari sarà sancita ufficialmente entro ottobre, ma per noi è già cominciata ad Ancona. E i giovani ne sono stati i precursori".
Dal punto di vista sportivo i Giochi sono stati dominati dall'Italia, che ha vinto 18 ori sui 36 totali assegnati, precedendo la Croazia con 6 e la Serbia con 5. L'Italia ha dominato nel volley, sia in campo femminile sia maschile, ha fatto incetta di titoli anche nella scherma individuale e a squadre. Nel basket femminile la squadra italiana ha preceduto Croazia e Serbia, mentre tra i ragazzi la Croazia si è imposta a fil di sirena sul Montenegro. Molto elevati qualitativamente i tornei di pallanuoto: nel maschile Serbia davanti a Italia e Montenegro; nel femminile successo italiano sulla Croazia. Nel calcio, durante la finale al Dorico, la Croazia ha battuto l'Italia per 3 a 0. Nel taekwondo l'unico oro greco davanti a Bosnia Erzegovina ed Albania. Nella vela l'equipaggio maschile di Ancona ha vinto tutte le regate, mentre nel femminile si è imposta la Serbia. Nella pallamano successo della Croazia sulla Serbia e Montenegro; nella ginnastica si è imposta la squadra italiana e nell'individuale oro per il croato Duje e pari merito fra l'italiana Ruffini e la croata Posic. Nel tennis dominio serbo: con la Lazerevic e la Kovacevic. Nell'atletica, dove il montenegrino Letic ha vinto i 100 metri con un ottimo tempo, da segnalare i successi dei dorici Simone Barontini, Manuela Borghetti, Alessandra Tavoni e Diego Stecconi e della staffetta 4×100 femminile azzurra. Nel tiro con l'arco oro e argento per Camilla Forlani e Alessandro Montagnoli e per la squadra mista italiana.
Di là dai risultati sportivi, l’iniziativa ha messo in luce il grande valore d’integrazione che può avere lo sport. Lo sport quindi come ponte, sopra l’Adriatico, un mare che unisce i territori che bagna e che ritorna a essere centrale nelle relazioni internazionali, proprio a ridosso del riconoscimento della Macroregione Adriatico Ionica. Durante gli Youth Games, lo sport ha visto i ragazzi confrontarsi con sano agonismo ma sempre nel rispetto dell’avversario, ma soprattutto sono stati un primo passo per far parlare insieme quelli che saranno i cittadini di domani di questa costituenda Macroregione Adriatico Ionica.

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