In merito al video che da due giorni sta circolando in rete tramite canale You Tube – oltre che su profili e gruppi Facebook – AnconAmbiente prende fermamente posizione respingendo ogni accusa e termine impropriamente utilizzati da cittadini e organi di stampa nei confronti del servizio pubblico che quotidianamente svolge sul territorio. Il video in oggetto ritrae infatti un frangente del servizio di raccolta che merita necessarie premesse:
1. Quel tratto cieco di via Astagno, a cui il video si riferisce, rientra nella casistica delle zone in cui costantemente gli operatori trovano auto impropriamente parcheggiate che rendono impossibile l’accesso ai mezzi e lo svuotamento dei contenitori. Proprio nel caso di specie, il ritiro della frazione indifferenziata era nuovamente saltato in data 17 marzo per la presenza di vetture che impedivano il regolare svolgimento del servizio: le riprese si riferiscono infatti al giorno successivo, sabato 18 marzo, quando il passaggio era finalmente libero e l’operatore poteva dar seguito al suo regolare giro di raccolta della frazione indifferenziata – saltato il giorno prima per impossibilità di accesso – e quindi all’ordine di servizio di sollecitato intervento. AnconAmbiente si ritrova quotidianamente a gestire lo scarso senso civico dei cittadini e a dover contattare la Polizia Municipale per richiedere interventi di rimozione che generano rallentamenti nel servizio e dispersione di risorse (operative ed economiche).
2. Quando nei contenitori dedicati ai singoli materiali si rinvengono purtroppo rifiuti mescolati di ogni genere, completamente eterogenei e senza rispetto delle diverse tipologie, l’operatore non può che deviare direttamente quel materiale nella frazione indifferenziata: sarebbe impossibile immaginare una cernita manuale in strada da parte degli operatori. L’impianto della carta, prendendo come esempio quanto accaduto, non avrebbe mai recepito quella partita di rifiuti in quanto eccessivamente contaminata.
Nel caso del video, l’operatore giunto in quel tratto di Via Astagno aveva subito notato una condizione di errato conferimento diffuso tra contenitori aperti e sacchi buttati in strada: il contenitore della carta – oggetto della disputa – era infatti saturo di rifiuti di ogni genere. Lo svuotamento del contenitore della carta avviene da calendario il martedì e solo un errato utilizzo – riempendolo cioè di altro materiale – lo poteva aver reso già stracolmo dopo nemmeno quattro giorni.
“Siamo in presenza di un episodio dai toni forti che sta circolando in modo virale sulla rete e a mezzo stampa. Serve quindi far capire ai cittadini e agli organi di stampa quanto accaduto”, sottolinea il Presidente Antonio Gitto. “AnconAmbiente si sta continuando a sforzare nel garantire il Progetto Decoro con il Comune di Ancona anche in presenza di situazioni non corrette per garantire a tutti, in ogni momento, la disponibilità di una città pulita: ecco perché raccogliamo e puliamo anche quando i rifiuti non vengono correttamente conferiti. Il nostro dovere è quello di offrire una risposta tempestiva di raccolta e di pulizia al cittadino e se il cittadino non rispetta le regole, non possiamo che evitare il maggior danno ripristinandogli le condizioni per fare in modo che differenzi meglio la prossima volta. Ancora una volta siamo costretti a richiamare in causa il senso del dovere davanti alle comuni regole di conferimento o di utilizzo degli spazi pubblici su strada. Come azienda ci facciamo sempre carico delle nostre responsabilità quando siamo giustamente chiamati in causa, ma non è questo il caso che però cogliamo per spiegare al meglio l’accaduto ed evitare futuri disagi. L’appello è anche agli organi di stampa affinché diffondano sempre più le conseguenze dei comportamenti scorretti e collaborino con AnconAmbiente e con il Comune nel valorizzare anche buone pratiche”.